domenica 16 marzo 2014

BSA


BOYSCOUTS E OMOSESSUALITA’
Anno nuovo boy-scout nuovo… quest’anno inizia una nuova era per la famosa organizzazione BSA (Boy Scouts of America), la più grande al mondo, perché, senti, senti…..  permetterà anche ai gay di poter diventare scout.
La BSA fu fondata nel 1910 come parte del movimento scout, e poi si diffuse in tutto il mondo, dando la possibilità ai giovani dai 7 ai 21 anni (Lupetti, Esploratori, Avventurieri) di iscriversi e partecipare.
E’ da tempo che la questione “gay” era stata sollevata ai vertici dell’organizzazione, specialmente negli Stati Uniti dove lo scoutismo è un’istituzione molto autorevole, a causa della presenza di educatori omosessuali e in seguito ad alcune denunce. Come sempre accade in questi casi, tra i leader del BSA e le famiglie americane, le opinioni sono contrastanti, con coloro che sono aperti e tolleranti e coloro che invece sono intransigenti e contrari.
Sebbene, come principio, l’associazione si vanta di formare la futura classe dirigente americana, un modello per forgiare menti e corpi dei giovani esploratori, stiamo parlando di ragazzi  e ragazze che, quando non indossano la divisa, sono persone come tutti gli altri: giovani che fanno bisboccia, che probabilmente bevono, fumano, e ovviamente fanno sesso. Niente di che meravigliarsi o da esserne preoccupati.  Eppure, dal 1991 i gay (giovani o leader) non possono aderire all’associazione, in quanto considerati incompatibili con il giuramento richiesto ai novizi di mantenersi, tra l’altro, “moralmente sani”. Ed un gay, nella loro opinione, non ha questa caratteristica. Purtroppo, per molti Americani, l’omosessualità è ancora considerata una “malattia”.
Siamo di fronte al solito comportamento ipocrita, specialmente se si tiene conto che da sempre, tra gli scout, vi sono stati istruttori gay e solo Dio sa quanti giovani con un orientamento diverso sessuale  (forse mai palesato). Nei campi estivi, considerata la rigida divisione tra scout maschi e femmine, il convivere, il dormire o il fare la doccia assieme, diventa un’occasione di “iniziazione” e favorisce la promiscuità, così come è risaputo che ciò avviene anche negli ambienti militari, nei collegi o nelle carceri. Lo stesso è capitato nella YMCA (Young Men’s Christian Association) che nonostante la natura religiosa dell’associazione, era ben noto che esso era anche un luogo di incontro tra  gay.
Mi chiedo, tra l’attuale classe dirigente Americana, quanti avranno avuto simili  esperienze quando da ragazzi erano boyscout, e oggi gridano “allo scandalo”?!
La stessa ipocrisia che sorge anche all’atto del giuramento, quando ogni nuovo membro deve giurare di “fare il proprio dovere verso Dio e verso il proprio Paese“, nonostante si può ragionevolmente supporre che quasi la metà degli iscritti sia atei o non ha una Fede così radicata (il 70% dei gruppi scout sono gestiti da organizzazioni religiose).
Lo scorso mese di maggio la maggioranza dei delegati dell’organizzazione BSA si è espressa in favore dell’accettazione degli scout gay, disposizione che, come detto, partirà da quest’anno. Una vera rivoluzione che ovviamente fa piacere alle associazioni che perorano la causa dei gay aspiranti scout (Scouts for Equality e Inclusive Scouting Network), ma va detto che resta saldamente in vigore il principio di esclusione per i leader gay.
Dopo questo provvedimento, sono arrivate le prime opposizioni e contestazioni.
I conservatori  tra i primi, con  la Catholic Family and Human Rights Institute di Washington, che ha detto che questa decisione “porterà inevitabilmente ad una drammatica riduzione degli iscritti“. La Chiesa Battista ha invece deciso di continuare la lotta, chiedendo a chiese e famiglie di impegnarsi per ottenere l’abrogazione di questa norma pro-gay.
Secondo un recente sondaggio il 63% della popolazione americana sarebbe d’accordo con la decisione di non escludere i ragazzi gay dai Bsa e il 56% ritiene che anche i gay adulti dovrebbero poter essere inclusi come leader. Un sondaggio che dà risultati alquanto diversi rispetto a quelli precedenti…. segno che i tempi stanno cambiando e…. per il meglio si spera.
fonte: antveral.wordpress.com

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