martedì 25 luglio 2017

la lingua, strumento di potere

La comunicazione è un'arma micidiale se il pubblico non la capisce, può nascondere mistificazione o incapacità a far circolare le idee.

Una "élite maledetta ma illuminata" in quasi quarant'anni di lavoro di persuasione, più o meno velata, ma assidua e persistente, è riuscita ad impossessarsi di una parte enorme delle risorse del pianeta.

Riescono a farci venire dei dubbi sulle nostre capacità intellettive.

Quando parlano di sport, di gossip o di cronaca, pur non prestando molta attenzione, riusciamo facilmente ad intendere il messaggio che i media vogliono trasmetterci.

Ma appena ci si avvicina alla politica il linguaggio diventa più complesso, volutamente meno chiaro: come quando a scuola ci interrogavano e, non avendo studiato la lezione, cercavamo di farfugliare delle parole, senza dire niente, ma il più a lungo possibile...


A scuola però il professore capiva se c’era la fregatura e ci metteva il voto. A noi invece non viene riconosciuta l'autorità del professore e il voto che diamo ai commentatori politici, non serve a farli studiare di più. Anche perché, in fondo, i politici la lezione non la stanno spiegando bene, perché da anni ormai dicono molto poco e, purtroppo, fanno molto meno.

Questa critica, che i media ed i politici definirebbero immediatamente qualunquista, sterile e populista, non vuole essere negativa, ma solo una presa di coscienza di come si sta comportando l'informazione con il pubblico. Vorremmo dire pubblico italiano, ma purtroppo il problema non è solo nazionale : l'informazione ormai è un problema globale.

Infatti la difficoltà di comunicazione di argomenti politici è causata dalla pochezza dei contenuti espressi. Tutto diventa ancora più difficile però appena ci si avvicina a temi di "economia" o peggio ancora di "finanza". Ci fanno sentire troppo piccoli e ignoranti per capire come funzionano certi meccanismi e la nostra frustrazione la manifestiamo accettando, come indiscutibili, quei concetti che non capiamo.

Dai giornali e dalla televisione quasi tutte le informazioni trasmesse sono parziali, cioè contagiate dagli interessi dell'editore, di un referente politico o dell'autore del servizio, ma le cose non cambiano nemmeno cercando notizie su Internet dove si può trovare qualche articolo di gente che fa onestamente opera di divulgazione.

Ci sono tanti articoli che cercano di trovare le parole giuste per spiegare quanto sta succedendo nella nostra economia e come la finanza abbia preso il controllo su quelle regole dell’economia che da sempre hanno permesso all'uomo di lavorare e vivere in pace o in guerra nell'ambito di uno Stato sovrano.

Tutti ci rendiamo conto che oggi il prezzo dei beni e dei servizi necessari alla nostra sopravvivenza non ha più un valore stabilito dal costo del materiale e del lavoro necessario alla produzione, ma che il prezzo è determinato esclusivamente dal mercato: dalla domanda e dall'offerta, che possono essere però controllate ed indirizzate da fattori esterni (le regole che dicevamo prima).

È facile rendersi conto anche che ormai i beni primari (quelli necessari per alimentarsi e per ripararsi) costituiscono solo una parte minima dei costi di una famiglia che vive in una "società evoluta".

Quindi se l'uomo di oggi potesse vivere secondo i canoni validi fino a non più di cento anni fa, sicuramente riuscirebbe a soddisfare i propri bisogni con solo il 25% del reddito che produce con il proprio lavoro. Ma è necessario che produca anche il restante 75% che serve, anzi deve aumentare, non solo per un suo maggior benessere, ma essenzialmente per permettere agli Stati di misurarsi in base ad un Prodotto Interno Lordo ed a pagare i debiti contratti per soddisfare dei bisogni, non essenziali, che hanno permesso però ad un sistema fondato sul consumismo, di imporsi come unico e senza alternative.

Così succede che per rispettare gli standard essenziali ed irrinunciabili per un paese civile è cominciata la rincorsa a "guadagnare" sempre di più, per permettere allo Stato di non perdere competitività e per evitare un maggior indebitamento che lo potrebbe far "classificare meno affidabile" e quindi a maggior rischio di insolvenza per i creditori privati che poi sono, ormai per legge, diventati creditori dei cittadini dello Stato, quelli che pagano imposte e tasse.

Questa divagazione potrebbe essere la premessa per una lunghissima dissertazione sul ruolo del consumismo, del neoliberismo, del denaro, delle valute, delle banche, delle speculazioni sugli interessi, in breve della finanza.

Siamo arrivati qui perché qui vogliamo fermarci: per cominciare a parlare di finanza abbiamo dovuto mettere insieme tanti temi differenti ma necessariamente interconnessi tra di loro, tanto da cominciare a confonderci le idee, a farci sentire impreparati per comprendere temi tanto elevati, tanta scienza.

E' il modo per farci cadere nella rete : abbiamo toccato uno dei fattori che ha contribuito a provocare la crisi finanziaria, l'allontanamento (spontaneo?) di una massa, che si autoesclude dall'élite decisionale.

E' proprio per questo motivo che ogni volta che cominciamo a leggere un libro, una relazione, un articolo che prova a spiegare il funzionamento dei meccanismi con cui la finanza si è impossessata dell'economia e della politica, ci dobbiamo armare di una enorme pazienza per arrivare fino in fondo. Infatti certi processi non possono essere sintetizzati in poche righe perché ogni operazione finanziaria è esageratamente complessa e complicata.

Per far in modo che certi concetti possano essere spiegati e compresi da una persona di buona volontà e di media intelligenza chi scrive deve riuscire a catturare l’attenzione del lettore che , qualche volta, non riesce a reprimere la noia di dover restare concentrato ad assorbire tante nozioni, spesso sibilline, che tentano di fargli rendere ammissibile un mondo parallelo in cui si apprezza esclusivamente l'astuzia, il trucco e la dialettica di abili venditori al servizio del più potente di turno che alla fine del gioco sarà l'unico vincitore.

Ciò non vuol dire che esistono poche persone capaci di comprendere come funziona la finanza, ma solamente che è stata volutamente creata una complessa rete con cui sottilmente e subdolamente si è riuscito ad ingabbiare l'economia e a renderla succube della finanza per mezzo della politica.

L'allontanamento delle masse dalla gestione dei soldi e dalla partecipazione alle decisioni di politica economica sono due dei fattori che hanno maggiormente contribuito a creare la crisi finanziaria. Durante una crisi c'è chi perde ma per la legge del contrappasso qualcuno guadagna.
A voler essere cinici potremmo dire che stiamo assistendo ad una eccellente prova di abilità fornita da una "élite maledetta ma illuminata" che in quasi quarant'anni di lavoro assiduo e persistente è riuscita a prendere possesso di una parte enorme delle risorse del pianeta.

Questa élite ha utilizzato al meglio tutti i mezzi di informazione disponibili fino a rendere una gran parte della popolazione connivente con le sue scelte, dopo averla convinta che qualsiasi sua decisione anche se contraria agli interessi e ai diritti di chi lavora, è stata presa perché necessaria a rendere meno insopportabile la situazione in cui gli Stati ormai sono caduti.

Come se fosse una situazione causata da un imprevedibile disastro naturale!

Il resto della popolazione che non crede alla casualità degli eventi che sta vivendo e si sente vittima di un gioco premeditato, non riesce però a trovare nessuna formula sociale alternativa, perché non ha idee chiare su come stanno veramente le cose, la gente resta disorientata e non si crea una coscienza sociale comune capace di reagire alle trame dell’élite maledetta ma efficiente.
Stiamo assistendo ad una delle tante repliche di una storia che abbiamo già letto mille volte sui libri ma, anche se conosciamo già il finale, è sempre avvincente seguirla, perché non sappiamo ancora quale sarà la trama che l'autore ha pensato di mettere in scena questa volta.

Sappiamo solo che il biglietto del teatro sarà veramente molto caro.

Fonte: infotricksblog.blogspot.it

fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/

i misteri intorno alla morte di Rino Getano

Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada, quando un’auto veloce lo investì
[La ballata di Renzo – Rino Gaetano]

Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato, a firma di Rosella Reali, un articolo relativo al caso Wilma Montesi, la ragazza ritrovata morta sulla spiaggia di Torvaianica, presso Roma, sabato 11 aprile 1953. Il delitto è tuttora irrisolto.
La spiaggia, tra Torvaianica e Castel Porziano, del ritrovamento del cadavere risponde al nome di Capocotta.
Nulla di strano, uno dei tanti nostri articoli sui misteri di questo paese.
Qualcosa però non tornava, forse meglio affermare che qualcosa sfuggiva.
Immediatamente dopo la lettura dell’articolo, il nome della spiaggia ha iniziato ad incuriosirmi.
Dove l’avevo sentito?
Ero sicuro di conoscerlo ma non ricordavo il motivo.
Il caso giunge dove la memoria vacilla.
Ascoltando una canzone di Rino Gaetano il buio scompare.
Era lui l’autore dei versi che circolavano nella testa da giorni.
La canzone dove appare il nome della spiaggia è Nuntereggae Più, ed esattamente: ue paisà, il bricolage, il quindicidiciotto, il prosciutto cotto, il quarantotto, il sessantotto, il pitentrotto, sulla spiaggia di Capocotta.
Rino avrà cercato la rima?
Non ero convinto: premetto che non avevo mai letto nulla con riferimento alla morte di Gaetano.
Scopro velocemente che nel 1979, durante un concerto sulla spiaggia di Capocotta, Rino affermò: «C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta». 
Per quali motivi avrebbe dovuto spingersi tanto in là?
La frase finale del suo discorso, si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta, si riferiva a quella sera oppure all’aprile del 1953?
Vi conduco avanti nel tempo, sapendo che dovremo tornare indietro.
La vita di Rino s’interruppe tragicamente il 2 giugno del 1981, all’età di 30 anni, in seguito ad un incidente stradale. Già il giorno otto di gennaio dello stesso anno un fuoristrada contromano aveva spinto l’automobile di Gaetano contro il guard rail. L’auto che urtò il cantautore, insieme al suo conducente, si dileguò nel nulla. Rino rimase illeso, mentre l’auto fu completamente distrutta. Il 2 giugno, verso le tre di notte, Rino stava tornando a casa a bordo della sua automobile. Poco prima delle 4, percorrendo Via Nomentana, il cantautore invase la corsia opposta andando ad urtare un camion che stava sopraggiungendo. L’impatto fu terribile, Rino batté la testa contro il vetro e il petto sul volante. Arrivarono i soccorsi ed accertarono che Gaetano era in coma. Rino Gaetano è condotto al policlinico Umberto I, dove furono riscontrate: una rottura alla base del cranio, diverse altre fratture tra cui quella, sospetta, allo sterno. Il policlinico non prevedeva un reparto per la cura delle fratture al cranio. Il medico di turno tentò, invano, di contattare un altro ospedale dotato di un reparto di traumatologia cranica. Furono contattati il San Camillo, il CTO della Garbatella, il San Giovanni, il policlinico Gemelli e il San Filippo Neri.  Nessun posto disponibile per Rino Gaetano. Alle 6 del mattino del 2 giugno 1981 Rino spirò.
Scoppiarono molte polemiche in seguito alla successione degli eventi. Furono aperte un’inchiesta ed una interrogazione parlamentare, la numero 4 – 02031 del 4 giugno 1981.
Siamo alla presenza di un caso di malasanità oppure di una ferma volontà di rifiutare il ricovero di Gaetano?


Profetiche le parole di una canzone scritta dallo stesso Gaetano dieci anni prima, la ballata di Renzo presente nei quaderni personali del cantautore con l’originale titolo di Quando Renzo morì io ero al bar. Proviamo a rileggerle insieme:
Quel giorno Renzo uscì
andò lungo quella strada
quando un’auto veloce lo investì
quell’uomo lo aiutò e Renzo allora partì
per un ospedale che lo curasse per guarir
[...]
La strada molto lunga
S’andò al san Camillo
E lì non lo vollero per l’orario.
La strada tutta scura
S’andò al san Giovanni
E li non lo accettarono per lo sciopero.
[...]
Con l’alba,
le prime luci
s’andò al policlinico
ma lo respinsero perché mancava
il vice capo
[...]
Profezia?
Gaetano aveva poteri divinatori?
Altre profezie le aveva scritte?
Ricordo «Mio fratello è figlio unico, perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone». Chinaglia non passò al Frosinone ma la squadra di calcio, che allora militava tra serie C e D, negli ultimi anni ha conosciuto la serie A: non era prevedibile negli anni settanta.
Torniamo al mistero di quelle parole scritte sulla sabbia.
Cercando non ho trovato riferimenti precisi alla spiaggia di Capocotta e all’omicidio di Wilma Montesi.
Le parole raccontate sulla spiaggia si riferiscono ad altro?
Nel caso in cui non vi fossero riferimenti al caso Wilma Montesi, lontano oltre 25 anni dall’incidente del 1981, per quali motivi si parlò di complotto in relazione alla morte del cantautore?
Dobbiamo retrocedere nella linea del tempo.


L’avvocato Paolo Franceschetti parlò d’assassinio massonico per Rino Gaetano. Un secondo avvocato, Bruno Mautone, ha ripreso questa visione asserendo che il cantautore poteva essere un adepto di una loggia massonica e che avesse a disposizione un insieme d’informazioni, nascoste alla maggioranza della popolazione, sui misteri d’Italia. Mautone non si ferma a questa prima asserzione spingendosi a dichiarare che Gaetano si sarebbe successivamente pentito dell’appartenenza e che avesse iniziato ad esternare rivelazioni, sotto forma d’allegorie e metafore, nelle sue canzoni. Questo fatto potrebbe aver infastidito il gruppo massonico di cui faceva parte, che avrebbe deciso per la soluzione finale: l’eliminazione fisica del cantautore.
I due avvocati su cosa basano le loro dichiarazioni?
Sulla presenza della rosa in molte canzoni di Gaetano. Prima di analizzare i testi vorrei ricordare che la Massoneria utilizza il simbolo della rosa, spesso affiancata da un pellicano che si squarcia il petto per nutrire i propri piccoli con il sangue. La rosa è utilizzata durante lo svolgimento d’alcuni riti, tra cui il funerale di un fratello: quest’occasione prevede che tre rose siano gettate nella tomba, con il significato di luce, amore e vita.
La rosa appare in diverse canzoni scritte da Rino: Rosita, Cogli la mia rosa d’amore e Al compleanno di Zia Rosina. Tutte le canzoni sono incluse nell’album Mio fratello è figlio unico.
I massoni tra loro si chiamano fratelli.
Gaetano decise di allontanarsi idealmente dalla massoneria dedicando a questo fatto non solo una canzone ma un intero disco?
In una delle tre canzoni citate, Al compleanno di Zia Rosina, possiamo leggere – o ascoltare:
[...]
Vedo già la mia salma portata a spalle
Da gente che bestemmia che ce l’ha con me
Povera povera povera la mia cara
Le racconterò di Cleme e rideremo insieme
[...]
In queste righe voleva farci comprendere che i fratelli massoni avrebbero portato a spalla la sua bara durante il funerale?
Interessante anche il verso le racconterò di Cleme e rideremo insieme.
L’avvocato Mautone suggerisce che Cleme sia il diminutivo di Clemente XII, papa che emanò la bolla contro la massoneria.
Rino Gaetano massone pentito?
In una delle ultime canzoni, Io ci sto, appaiono le seguenti parole:
[...]
Mi dicono alla radio, statti calmo, statti buono
Non essere scalmanato, stai tranquillo e fatti uomo
Ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti
E costi quel che costi, la vincerò non ci son santi
[...]
L’album, con titolo omonimo della canzone, risale al 1980, pochi mesi prima dell’incidente.
In conclusione: Rino Gaetano entrò nella massoneria ma rimase deluso dal mondo che lo circondava. Nel frattempo era venuto a conoscenza di misteri, nascosti alla popolazione. Trovò il coraggio di creare un sistema di simboli e metafore per nascondere questi misteri nei testi delle canzoni, sino a quando gli diedero la possibilità di farlo.
La spiaggia di Capocotta avrebbe un senso in questo strano mondo: Gaetano sapeva chi aveva ucciso la ragazza nel 1953 e le parole a margine del concerto, tenutosi sulla spiaggia del litorale romano, sarebbero legate all’evento di Wilma Montesi e non alla prosecuzione dell’attività professionale del cantautore.
Il riferimento «Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta» è dovuto al fatto che la ragazza fu trovata con il volto rivolto verso la sabbia?
Se invece le parole fossero in relazione al sale ed alla sabbia gettata negli occhi degli italiani?


Fabio Casalini

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

Riferimenti bibliografici
Bruno Mautone, Rino Gaetano. La tragica scomparsa di un eroe, Grisignano, L'ArgoLibro, 2013

Gian Luigi Caron, Gianna - Rino Gaetano, un cantautore controcorrente, Lampi di stampa, 2015

Bruno Mautone, Chi ha ucciso Rino Gaetano? Il coraggio di raccontare: un'indagine tra massoneria, servizi segreti e poteri economici, Marene, Revoluzione, 2016

domenica 23 luglio 2017

la peste e il diavolo sulle rive del Lago Maggiore


Carmine Superiore, piccolo borgo d’impronta medievale.
Sopra il Monte Carza a fungere da sentinella, a controllare il villaggio che si ripara nella sua ombra.
Sotto il Lago Maggiore a riflettere tutta la bellezza del luogo.
La chiesa dedicata a San Gottardo insinuata tra la pietra e l’acqua.

Costruita sulla viva roccia a picco sul lago.
Luogo sacro, da sempre e per sempre.
Silenti testimoni, di queste parole, le coppelle ricavate sul proseguire della roccia, sottostante la chiesa, che si dipana nelle strade del borgo.
Le case come perimetro della pietra.
Non hanno coperto.
Gli antichi abitanti hanno lasciato spazio alle nuove schiere di villeggianti, tutti stranieri incantati dal borgo e dal paesaggio.
Il guardiano controlla dall’alto del suo elevarsi.
Questo luogo è bisognoso di sostegno.


San Gottardo, affrescato su due lati della chiesa, svolge la sua funzione di protezione.
La sua presenza, ingombrante, ci appare rivolta verso il lago e sul lato esposto verso il monte.
Gottardo nacque a Reichersdorf, nel sud della Baviera, nel 960.
In giovane età decise di entrare nel convento di Niederaltaich. Il silenzio del luogo sacro gli permise di studiare a fondo la teologia ed altre discipline umanistiche.
Il suo apprendere non si limitò al convento. Effettuò diversi viaggi tra l’Austria e l’Italia.
Di ritorno da questi viaggi ritenne d’essere pronto alla vita monastica e si ritirò nel capitolo di Passau. Negli anni successivi divenne monaco benedettino e nel 993 fu ordinato sacerdote.
Nel 996 divenne abate del monastero. In pochissimo tempo le sue doti furono apprezzate, anche, fuori dalle sacre mura, tanto che il futuro imperatore, Enrico II, gli ordinò di visitare molti monasteri per portare una ventata di rinnovamento nella vita monastica di quella che oggi identifichiamo come Germania.
Le doti di Gottardo andavo oltre la conoscenza teologica ed umanistica. Nello svolgimento della sua opera pastorale fece erigere oltre 30 chiese, divenendo uno dei più importanti architetti del primo millennio dopo Cristo.
Il suo operato gli valse la nomina a vescovo di Hildesheim, carica che esercitò nel rispetto delle persone e dei testi sacri. Morì nel 1038, alla veneranda età di 78 anni.


Gottardo è un santo protettore.
La traduzione dal tedesco del suo nome lo conferma!
Gottardo è l’insieme di Goth, Dio, ed Hard, forte.
Il forte di Dio oppure colui che ha la protezione di Dio.
Gottardo è protetto da Dio, può mettere sotto la sua protezione un luogo?
Esattamente quello che avviene a Carmine Superiore?
La chiesa presenta un’unica navata a tre campate, tutte interamente affrescate.
Le magnifiche pitture che adornano la chiesa sono state realizzate in tempi diversi e da maestranze che giungevano da luoghi differenti.
Gli affreschi hanno vissuto un lungo oblio, un buio totale per oltre 300 anni!
I colori sono tornati a risplendere nell’edificio sacro solo nel 1932….
Correva l’anno 1630 quando molti appestati, in fuga dai borghi lacustri, si rifugiarono all’interno della chiesa di Carmine Superiore.
L’epidemia venne soprannominata “calamitas calamitatum” per la sua particolare virulenza. 
Alla fine della pestilenza la chiesa venne sterilizzata con la sovrapposizione di uno strato di calce. La copertura venne eliminata solo nel 1932 quando si diede avvio ad all’opera di restauro della chiesa.


Gli affreschi più antichi sono quelli contenuti nell’abside, dove nella volta troviamo il Cristo in gloria, all’interno della mandorla, affiancato dal tetramorfo.
La mandorla, o vesica piscis, è un simbolo di forma ogivale ottenuta da due cerchi dello stesso raggio che s’intersecano, in modo tale che il centro d’ogni cerchio si trova nella circonferenza dell’altro. Il nome, d’origine latina, significa vescica di pesce. Nell’iconografia cristiana la mandorla è associata alla figura di Cristo, della Madonna o di Dio Padre in Maestà.
Il tetramorfo è una raffigurazione iconografica che si compone di quattro elementi: uomo alato, leone, toro ed aquila. Il termine è utilizzato per indicare i simboli dei quattro evangelisti, secondo una visione mutuata dal vecchio testamento che risale al profeta Ezechiele.
Gli affreschi risalgono al 1340 e sono attribuiti al Maestro di Corzoneso.
Ricordo che Corzoneso è un comune del Canton Ticino. E’ possibile ritrovare la dicitura “Maestro di Carzoneso” ma è chiaramente un errore.
Alcuni decenni dopo l’abside venne arricchito dall’affresco riguardante la crocifissione, affiancato dalle figure di San Bartolomeo e san Gottardo. Questi affreschi risalgono al periodo compreso tra il 1375 ed il 1385.
San Bartolomeo, l’apostolo, è una figura di protezione poiché, spesso, è raffigurato con il coltello, simbolo del suo martirio, stretto nella mano.
Questi affreschi sono fatti risalire ad un maestro di scuola novarese.


Nella seconda campata vi sono l’iconografia della Madonna del Latte, affiancata, dalla figura di San Bernardo.
Alla sinistra della Madonna che allatta il bambino vi è una “strana rappresentazione”. Un cavallo? Una fiera bestia? Ci ritorneremo in futuro per analizzare le particolari simbologie ritrovate all’interno di questo magnifico luogo.


La seconda campata è attribuita al “maestro di San Gottardo”.
L’autore richiama immediatamente i dettami del tardogotico.
Questo stile artistico è facilmente comprensibile, a Carmine Superiore, poiché le scene sono particolarmente ricche di dettagli ed i personaggi sono vestiti sontuosamente.
L’ultima campata, la più tarda ad essere affrescata, presenta una magnifica Trinità.
Quest’ultima opera, come rappresentata nella chiesa dedicata a San Gottardo nel villaggio di Carmine Superiore, è particolare per le rive del lago Maggiore.


Possiamo ammirare Dio Padre, in trono, che sorregge il Figlio crocifisso.
Tra i due lo Spirito Santo.
Tutte le volte della chiesa sono affrescate con scene tratte dalla vita di San Gottardo.
Tra gli affreschi possiamo ritrovare molte rappresentazioni del male, oltre alla “fiera bestia” della seconda campata.
Tali pitture murarie meritano un approfondimento da parte nostra, che avverrà in un prossimo futuro.


Il male, la bestia e la presenza di santi legati alla protezione dei luoghi sono riferimenti precisi per gli uomini e le donne che hanno dimenticato il passato.
Il male sulle sponde del Lago Maggiore, quindi?
Da dove arriva?
In cosa consiste?
Durante la grande peste, coloro che avevano contratto il male si sono rinchiusi nella chiesa o sono stati portati a forza?
Domande che, secondo me, troveranno risposta nella sacra roccia sulla quale la chiesa è stata edificata.

Fabio Casalini.

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

Note:
La peste e il diavolo, si riferisce sia al fatto che durante la grande peste, di manzoniana memoria, coloro che avevano contratto la malattia si rinchiusero nella chiesa, sia al fatto che vi sono diversi affreschi che rappresentano il demonio, il male visto nella sua forma più classica.

fanta-epidemie e sciacalli: la salute rende meno dei vaccini

«Radio e giornali continueranno a parlare di democrazia e di libertà, ma quelle due parole non avranno più senso. Intanto l’oligarchia al potere, con la sua addestratissima élite di soldati, poliziotti, fabbricanti del pensiero e manipolatori del cervello, manderà avanti lo spettacolo a suo piacere». Così Aldous Huxley in “Brave New World Rivisited”, 1958. «La vedete la cornice?», scrive Emanuela Lorenzi su “Come Don Chisciotte”, scandalizzata dall’assordante silenzio del mainstream sul decreto-mostro dei 12 vaccini obbligatori. Disinformazione: già nel 2015 si apprese a Washington che gli “untori” contagiosi potrebbero essere proprio «gli individui vaccinati di recente». Lo ricorda il Comilva, comitato per la libertà vaccinale. A tal proposito, la “guida per i pazienti” dell’ospedale John Hopkins in caso di immunodepressione raccomanda di «evitare il contatto» con i bambini appena vaccinati. Si raccomanda ad amici e familiari di «non fargli visita», se i vaccini in questione sono contro varicella, morbillo, rosolia, influenza, poliomielite e vaiolo.
«La sanità pubblica incolpa i bambini non vaccinati per l’epidemia di morbillo di Disneyland, ma la malattia potrebbe altrettanto facilmente esser stata provocata dal contatto con un individuo vaccinato di recente», ammette Sally Fallon Morell,Morbillopresidente della Fondazione Western A. Price. «Le prove indicano che individui vaccinati recentemente dovrebbero esser messi in quarantena al fine di proteggere la popolazione». Entrambi, vaccinati e non vaccinati, sarebbero a rischio esposizione da parte di chi è stato appena sottoposto a vaccino, ribadisce Emanuela Lorenzi sempre su “Come Don Chisciotte”. «I fallimenti vaccinali sono diffusi; l’immunità indotta dal vaccino non è permanente. E recenti epidemie di pertosse, parotite e morbillo hanno avuto luogo in popolazioni completamente vaccinate. Chi riceve il vaccino antinfluenzale diventa più suscettibile ad infezioni future dopo vaccinazioni ripetute».
«Basta volerli conoscere, gli studi», aggiunge la Lorenzi: «Provano che gli “untori” possono essere i vaccinati». In più, «avendo sostituito il morbillo selvaggio con quello vaccinale e avendo modificato in modi ancora non del tutto prevedibili l’epidemiologia di una malattia ciclica quale il morbillo», si sono create «nicchie ecologiche, presto riempite da genotipi a più elevata morbilità». Sicché, «il danno della vaccinazioni di massa, che comunque non garantiscono immunizzazione a fronte di rischi invece ben documentati», sembra superare di gran lunga i presunti benefici. «La vedete la cornice?». Nulla che traspaia, ovviamente, nel dibattito italiano, dove – secondo la Lorenzi – siamo di fronte a «un regime» che non esita a «imporre un Ranieri Guerra, del ministero della salutedecreto folle», quello dei 12 vaccini, «scritto da Big Pharma», grazie a «multinazionali invitate a Palazzo Chigi con promessa di investimenti» e presentato «quasi direttamente dalla Glaxo nella persona di Ranieri Guerra».
Emanuela Lorenzi accusa chi cerca di «scatenare epidemie per favorire la cupola dei vaccini che lucra sul traffico di virus». E afferma: «Dopo la falsa epidemia di meningite e la falsa epidemia di morbillo che esiste solo nelle teste di chi deve farle fruttare, la prossima sarabanda sarà magari la polio: quanti di voi sanno che ci hanno già provato in Belgio nel 2014 sversando “accidentalmente” nel fiume Lasne 45 litri di virus concentrato di polio vivo?». La Lorenzi accusa Big Pharma di «fare terrorismo e disinformazione per imporre un piano vaccinale che ricalca esattamente quello delle industrie farmaceutiche, senza neppure darsi pena di nascondere i conflitti di interesse». Insiste: vogliono sacrificare i bambini italiani «sull’altare del falso dogma vaccinale, come prime cavie di un piano mondiale», nascondendo i dati dei bambini uccisi dalle reazioni avverse, già sottostimati «grazie alla inefficace farmacovigilanza». E si può persino «arrivare a strumentalizzare», con un atto di vero sciacallaggio, «la morte di un bambino immunodepresso che, non trovando posto in oncologia, è stato messo in un reparto infettivo di pediatria dove in aprile c’era stata una “epidemia di morbillo” (ma dove qualunque infezione sarebbe stata compresa nelle 12 vaccinazioni imposte dal decreto-canaglia) incolpando persino i fratellini sani non vaccinati».
Aggiunge Lorenzi: «Che i pianificatori vaccinali mondiali “filantropi” (Gates Foundation e Oms in primis) non abbiano scrupoli è evidente dalla lunga scia di sperimentazioni sulle bambine indiane, sia con l’anti-Hpv che con l’antipolio, che hanno portato a migliaia di bambini con paralisi flaccida postvaccinica in India (47.000 solo nel 2011), sui bambini pachistani, per non parlare dell’antimeningite A ai bambini africani (500 bambini chiusi dentro la loro scuola e costretti a ricevere un vaccino sperimentale all’insaputa dei genitori, tutti danneggiati in modo più o meno grave)». E nessuno ha pagato, nessuno ha parlato di eugenetica. Poi ci sono «le sterilizzazioni attuate negli anni 70 dalla task force sui vaccini per la regolazione della fertilità ad opera di Oms, Banca Mondiale e Fondo per la popolazione delle Nazioni Unite «La vedete la cornice?», insiste Lorenzi, che propone una sinistra cronologia di lutti. Usa, 2014: il dottor William Thompson sta per denunciare la più grossa frode scientifica ad opera dei vaccinisti di Atlanta, ma il film “Vaxxed”, che ne parla, è oggetto di censura anche in Italia. Poi scoppia la «falsa ma funzionale» epidemia di morbillo a Disneyland. Al che, la Disney-story causa l’accelerazione dell’approvazione del Senate Bill 277 proposto dai senatori Pan e Alley, «che tramite un atto di lobbismo senza Bill Gates e i vacciniprecedenti (e via mazzetta di 95.000 dollari a Pan secondo il “Sacramento Bee”) impone vaccinazioni obbligatorie per tutti i bambini per accedere alle scuole pubbliche o private escludendo ogni possibilità di esenzione».
A Bari, nel 2014 Renzi promette alle Pharma: «Noi vi garantiamo un progetto di lungo-medio periodo, invitiamo le università, le imprese a investire i territori a credere nel settore farmaceutico, perché il made in Italy non deve significare solo food e fashion ma anche settore farmaceutico». Poco dopo, Renzi va da Obama e l’Italia viene incensata come capofila della Ghsa, Global Health Security Agenda: «L’Italia – riportarono le cronache – guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo». Il nostro paese, rappresentato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin «accompagnata dal presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) professor Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 paesi». E’ un importante riconoscimento all’Italia, disse Pecorelli, «soprattutto in questo momento, in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini». L’Italia come battistrada pro-vax in Europa. Quindi, a ottobre 2014, Renzi raduna a Palazzo Chigi i Ceo del settore farmaceutico. Ad aprile 2016, la Gsk investe un ulteriore miliardo in Italia: leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni. Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il 2020. «Per questo Gsk crede nell’eccellenza Renziitaliana», sottolineano le fonti ufficiali. «E in questa eccellenza continueremo a investire, chissà, forse anche di più», promette l’azienda, a patto che l’Italia saprà essere un paese «ospitale» per gli investitori.
A giugno 2017, abbiamo finalmente la nostra Disneyland: Beatrice Lorenzin dice che «l’Austria invita a non andare a Gardaland per colpa dei mancati vaccini», come riporta “Il Gazzettino”, ma la ministra «dovrebbe ripassare la geografia», visto che a parlare non è l’Austria ma la Slovenia, precisa Emanuela Lorenzi. Solo che la notizia è falsa: né Vienna né Lubiana hanno mai fatto un’affermazione simile. «La fake news viene smentita, ma la prima boutade – come si sa – è quella che rimane impressa a supportare il “frame”». Infine, arriva il decreto legge «nazi-fascista» che impone 12 vaccini per l’accesso scolastico e pene pecuniarie, inclusa la minaccia di sospensione della responsabilità genitoriale, «con i dirigenti scolastici a fare da delatori di regime: una misura ingiustificata e coercitiva (nessuna necessità e urgenza), nonché odiosamente classista (con poteri parascientifici di eliminare l’ipotetico virus tramite pizzo di Stato) palesemente anticostituzionale (ma anche contraria a una serie di carte internazionali fra le quali la Convenzione di Oviedo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, il mai troppo citato Codice di Norimberga che vieta sperimentazioni su esseri umani e, recentemente, la sentenza della Corte Europea per i Diritti Umani che stabilisce che le vaccinazioni obbligatorie sono lesive della vita privata dei cittadini».
Così, il decreto «viene incredibilmente firmato da un costituzionalista come Mattarella» e la sua presunta costituzionalità «viene orwellianamente sancita dal Ministero della Verità grazie al voto favorevole di questi senatori della Repubblica di Oceania». Emanuela Lorenzi denuncia la a-scientificità del decreto, «che impone all’Italia, caso unico al mondo, uno scellerato piano vaccinale interamente firmato Glaxo», tra «frodi e sperimentazioni eugenetiche».  Di fatto, «non esistono studi di sicurezza su 12 vaccini combinati fatti a un bimbo di pochi mesi», e neppure su quelli singoli, «in quanto i vaccini sono considerati presidi di prevenzione, e non farmaci, e sono di fatto i farmaci meno sicuri al mondo testati direttamente sui bambini». Dietro alla creazione dei vaccini combinati come l’esavalente «ci sono le grasse risate di Jean Stèphane, direttore della Glaxo Smith Kline, che spiega il trucco dell’antiepatite B davanti ad una platea di dirigenti». Vaccini che «non sono fatti per fare “meno punture” al bambino, come vorrebbe la propaganda per acquietare le mamme ansiose». Si tratterebbe di Beatrice Lorenzinsperimentazioni imprudenti, sulla pelle dei bambini, con vaccini come l’antinfluenzale il cui «fallimento» sarebbe ormai «dimostrato da studi inequivocabili».
E mentre in Svizzera il Consiglio federale si pronuncia per il rimborso delle cure omeopatiche (ma anche della medicina cinese, antroposofica, fitoterapica) a tempo indeterminato, l’Italia «conduce una battaglia cieca nei confronti di queste medicine», visto che «la salute fa troppa concorrenza alla malattia», sottolinea Lorenzi. «Alzando lo sguardo, è slittata al Senato l’approvazione del Ceta, accordo che quasi in segreto attribuisce alle multinazionali gli stessi privilegi del più noto Ttip, consentendo loro di inibire i legislatori degli Stati citando i governi nazionali presso i tribunali sovranazionali con l’obiettivo di chiedere risarcimenti in caso di regolamentazioni avverse al loro interesse. La vedete adesso la cornice?». Tutto si tiene, a quanto pare: «Siamo noi l’investimento della Glaxo». Siamo nel “frame” di cui parla spesso Marcello Foa: è «il recinto dell’immaginario che fa da contorno a tutti i pensieri già pensati da altri e dentro il quale il gregge può muoversi belando le stesse menzogne all’infinito». Dentro al “frame” delle vaccinazioni, «la narrazione già vista assicura sudditanza financo nella sceneggiatura con i dettagli nostrani, incluso il vergognoso sciacallaggio della morte di un bambino».

fonte: http://www.libreidee.org/

lunedì 17 luglio 2017

il massone Vasco Rossi

Vasco Rossi e' iscritto ad una loggia fiorentina (1).

Sempre riguardo Vasco massone, nel video 'Basta Poco' al minuto 1:02 ed al minuto 2:30 sono visibili simboli massonici :

https://www.youtube.com/watch?v=NJSLqJzhHdk

vedi anche articolo di Centro San Giorgio :

http://www.centrosangiorgio.com/rock_satanico/simboli_esoterici/pagine_simboli_esoterici/vasco_basta_poco.htm

Vasco Rossi in pose massoniche :

http://italianilluminati.blogspot.it/2011/12/vasco-rossi.html

Vasco Rossi amico di un maestro di loggi :


http://www.strill.it/citta/2011/08/massoneria-morto-il-maestro-cosentino-luigi-de-marco-amico-di-vasco-rossi/

Per decenni ha sostenuto il Partito Radicale e Pannella (2)

Quest'ultimo e' un sostenitore di Israele e degli OGM. Ha appoggiato le aggressioni contro Assad, Gheddafi, Saddam Hussein e Milosevic. Nel suo partito era iscritto Soros ed aveva stretti rapporti con Gelli e Berlusconi (entrambi P2) e faceva battaglie anti-vita ed anti-famiglia (3)
Pannella e' anche massone (4)


Fonti :

(1) vedi commento 24.04.11 ore 20:53

 http://paolofranceschetti.blogspot.it/2011/04/lomicidio-massonico-parte-7-come-si.html

(2) https://www.youtube.com/watch?v=zR1zQrcryRE

(3) http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/2016/05/marco-pannella-un-personaggio-da-cui.html

(4) http://www.signoraggio.it/marra-politici-o-giornalisti-di-successo-solo-se-massoni-o-bilderberghini-o-pro-illiceita-bancaria/

fonte: http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/



la filantropia di Bill Gates

30.000 Bambine Indiane Usate Come Cavie Per La Sperimentazione Del Vaccino Antitumorale

Risultati immagini per bill gates

DI L.J. DEVON

naturalnews.comlnews.com
La Fondazione Bill and Melinda Gates è apprezzata in tutto il mondo per la sua filantropia, ma la maggior parte delle loro opere di bene non sono altro che esperimenti vaccinali senza consenso condotti sui poveri. Dietro il pretesto di fornire assistenza sanitaria ai paesi del terzo mondo, la Fondazione Gates in realtà costringe decine di migliaia di bambini a sperimentare diversi vaccini per le aziende farmaceutiche.
L’enorme ricchezza di Bill Gates proveniente dal settore informatico viene ridistribuita alla ricerca farmaceutica, mentre le multinazionali Merck e GlaxoSmithKline, in violazione dei diritti umani, sperimentano nuovi vaccini su diverse migliaia di vittime inconsapevoli.
La campagna di propaganda è a pieno regime in India dove le popolazioni locali vengono istruite a ricevere le loro iniezioni di “benessere”. I problemi di salute che ne derivano sono sati rilevanti e devastanti, sollevando interrogativi sugli oscuri motivi che si celano dietro alla Fondazione Gates e al suo straordinario sostegno alle vaccinazioni.
Grave peggioramento della salute delle ragazzine in seguito alla campagna vaccinale dei Gates
Nel 2009, i bambini tribali del distretto di Khammam nello stato dell’Andhra Pradesh furono radunati insieme e fu loro detto che avrebbero ricevuto iniezioni terapeutiche. La fondazione Gates avrebbe la possibilità di dare a queste tribù accesso all’acqua pulita, servizi sanitari, cibo e condizioni di vita migliori, invece spingono per i vaccini anti-HPV chiamandoli iniezioni di “benessere”. Quello ricevuto da queste ragazzine era un vaccino anti-HPV prodotto dalla Merck e somministrato dal ministero della salute nazionale. Alle bambine, di età compresa fra 9 e 15, fu ordinato di prepararsi a ricevere tre dosi di vaccino. Con il passare dei mesi, la salute delle 16.000 bambine peggiorò. Cinque morirono poco dopo.
Nel distretto di Vadodara, Gujarat, altre 14.000 bambine tribali furono sottoposte alla sperimentazione. Questa volta la  Gates Foundation portò avanti la sua azione umanitaria somministrando il vaccino anti-HPV chiamto Cervarix, prodotto dalla Glaxo SmithKline.
Senza alcun consenso informato, la Fondazione Gates obbligò la popolazione tribale convincendola che le iniezioni fossero salutari e necessarie. Tuttavia, quando materiale virale, metalli pesanti ed altri conservanti di provenienza eterologa vengono iniettati in giovani donne in via di sviluppo, sono inevitabili drastici cambiamenti nei loro corpi. A migliaia di ragazzine inconsapevoli di essere reclutate per test vaccinali furono iniettati vaccini sperimentali, con la pretesa di prevenire il cancro cervicale.
Invece di vedere un miglioramento della loro salute, queste tribù riportarono numerose e strane reazioni avverse durante i giorni, le settimane e i mesi seguenti. Le ragazzine in India persero peso, appetito e forza. Il sedicenne Aman Dhawan non immaginava neppure di essersi iscritto ad una sperimentazione vaccinale. Subito dopo cominciò a perdere peso ed energia, finché la vita gli fu succhiata via. Lo stesso problema di verificò tra le ragazze in Colombia, dove lo stesso vaccino era stato distribuito alle ragazzine.
Gli attivisti delle ONG denunciano l’uso delle bambine come cavie per gli esperimenti vaccinali
Quando i giornalisti e attivisti in campo sanitario si recarono nell’Andhra Pradesh, incontrarono oltre 100 ragazzine che soffrivano di crisi epilettiche, gravi disturbi dell’umore e attacchi di emicrania. Le tossine che erano state inoculate loro deliberatamente causarono ulteriori problemi di salute come pubertà precoce, forti emorragie e crampi mestruali – problemi che le tribù non avevano mai sperimentato prima in forma così grave e diffusa.
Questa pressione ha origine dalla ONG chiamata PATH (Program for Appropriate Technology in Health), un gruppo coordinato con la Fondazione Bill&Melinda Gates per testare i vaccini per il tumore cervicale su migliaia di bambine in India e in Africa. La Fondazione collabora anche con la ONG per studiare gli effetti del Rotavirus e dei vaccini anti-pneumococco in Africa e Asia.
Gli informatori di Sama, un’altra ONG, sono stati testimoni dell’orrore e hanno denunciato cosa succedeva realmente, rivelando come le ragazze fossero usate come cavie per i test vaccinali e tutto ciò con il pretesto di ricevere cure mediche. Sama ha riportato che i somministratori dei vaccini non richiedevano alcun consenso informato; le autorità prendevano però le impronte digitali delle persone trattandole, di fatto, come oggetti anziché come esseri umani intelligenti dotati di umani diritti.
Quando ci sono miliardi di dollari dietro a una missione, le autorità si adeguano allegramente e fanno ciò che viene loro detto di fare. Testare sostanze chimiche e virus direttamente su soggetti umani è facile nei paesi del terzo mondo dove la vita umana a quanto pare è sacrificabile.
L.J. DEVON
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/055513_Gates_Foundation_vaccine_experiments_human_guinea_pigs.html#ixzz4MJsOXcmV
3Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di EMANUELA LORENZI
http://www.complottisti.com/la-filantropia-bill-gates-30-000-bambine-indiane-usate-cavie-la-sperimentazione-del-vaccino-antitumorale-2/

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/