- Lettera di Baruch Levy (rabbino) a Karl Marx -
Documento ritrovato nel 1888
pubblicato in "La Revue de Paris – 1° giugno 1928 – Pag. 574
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"Il popolo ebreo tutto insieme sarà il Messia di se stesso.
Il suo regno sull'Universo sarà ottenuto con l'unificazione delle altre razze umane,
la soppressione delle frontiere e delle monarchie
- che sono gli ultimi baluardi del "distinguo" –
e l'avvento di una Repubblica Universale che riconoscerà anzitutto
il diritto di cittadinanza agli ebrei.
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In questa nuova organizzazione dell'umanità, i figli d'Israele,
attualmente disseminati su tutta la popolazione del globo,
tutti della stessa razza e di eguale tradizione,
anche se non formano ancora, malgrado questo, una nazione a sé stante,
perverranno senza opposizione alcuna alle cariche direttive, in ogni parte,
e soprattutto riusciranno ad imporre alla massa operaia
la guida durevole di alcuni di loro.
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I governi delle varie nazioni del mondo,
allorquando si sia formata questa Repubblica Universale,
passeranno tutti, senza alcuno sforzo, in mano agli ebrei,
operando per la vittoria del proletariato.
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La proprietà individuale potrà allora essere soppressa dai governi di razza ebrea
che amministreranno ovunque il denaro di tutti.
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In questo modo si realizzerà la promessa del Talmud:
"Quando i tempi del Messia giungeranno – è scritto –
gli ebrei terranno sotto chiave i beni di tutti i popoli del mondo"
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Lettera del rabbino Baruch Levy (1860-1941), ebreo neo-messianista
a Karl Marx (1818-1883)
( Documento ritrovato nel 1888 )
tratto da "La Revue de Paris", 1° giugno 1928 – Pag. 574
fonte http://www.quieuropa.it/il-piano-giudeo-massonico-di-asservimento-planetario-nella-lettera-di-baruch-levy-a-karl-marx/
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