sabato 1 marzo 2014

opere incompiute


Un elenco di 600 opere compiute a metà con denaro pubblico in tutta Italia. I dati che sono “appena” entrati in possesso del ministero competente, quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, li analizza La Repubblica, titolando “Seicento opere incompiute, quei quattro miliardi sprecati per costruire l'Italia a metà”. Intanto, si pensa che è ora smetterla di definirle “incompiute”, un'edulcorazione linguistica che lascia spazio all'immaginazione di chissà quanto le opere avrebbero potuto essere utili qualora ultimate. La seconda intuizione è che i cittadini, che di fatto pagano coi propri soldi gli sprechi dello Stato, hanno ragione a provare insofferenza per i periodici, enfatici, annunci di opere pubbliche. Scorrendo l'elenco si trovano il nuovo terminal dell'aeroporto Saint-Christophe che serve Aosta: 8,8 milioni di euro solo per avviare il cantiere, per proseguire i lavori serviranno altri 3,3 milioni, totale approssimativo oltre 12 milioni per un terminal in una città capoluogo con neanche 35 mila abitanti, in regione autonoma con una popolazione di 128 mila (dato demografico al 2010, compresi bambini ed anziani). Cifra irrisoria, comunque, paragonata ai piloni piantati a Verduno per il futuribile ospedale di Alba-Bra (30 mila abitanti la prima, poco meno la seconda; essi sono i Comuni più grandi, tutti gli altri centri della vallata hanno tra poche centinaia a qualche migliaio di abitanti): costo 159 milioni.
Il sito della Asl Cn2 lo descrive così: “In sintonia con le linee guida del Piano Sanitario Regionale, il nuovo ospedale Alba-Bra ricovererà esclusivamente ammalati cosiddetti acuti. Non sarà quindi una struttura per lungodegenti, ma sarà attrezzato soprattutto per affrontare patologie medico-chirurgiche sia di urgenza che di elezione, con funzioni di diagnosi e terapia di alto livello. I posti-letto previsti sono 578, cioè 3,7 posti-letto ogni mille abitanti, e quindi in numero inferiore alla programmazione nazionale che prevede 4,5 posti-letto per acuti ogni mille abitanti”. Tradotto dal burocratese, un nuovo grande ospedale solo per casi particolari, in mezzo alle Langhe. Certo, il diritto alla salute va garantito, ma bisogna sempre costruire qualcosa di nuovo anziché ristrutturare o ampliare l'esistente? I “soliti” ambientalisti già l'avevano detto che costruire lì mette anche a rischio di frane il territorio. Ed nelle alluvioni in Piemonte ci sono già state vittime.
In Emilia Romagna, 50 milioni per il nuovo assetto ferroviario non compiuto di Ferrara. In Toscana, svincolo sulla Cassa di Monteroni d'Arbia: 30 milioni, cantiere aperto quattro anni fa. Poi la scuola di Lari, il centro didattico di Carmignano, l'asilo di Scandicci. Opere che sulle carte di approvazione saranno state presentate come imperdibili occasioni per creare nuovi posti di lavoro, tra addetti ai cantieri e successiva attività, ma che sono servite solo a sprecare soldi dello Stato per arricchire i pochi che li hanno ricevuti. E via di seguito numerosi esempi di altre opere iniziate ed abbandonate in tutte le regioni. In Lombardia, 14,3 milioni già spesi a Milano per il nuovo ambulatorio Asl in via Juvara, ma ne serviranno altri 10 per completarlo), 2,6 milioni per l'ostello di Lecco che avrebbe dovuto essere consegnato nel 2008.
La Repubblica osserva che “la Lombardia, nel suo elenco non proprio completo (basti pensare che manca, ad esempio, l'ormai tristemente famoso svicolo di Desio che finisce in aperta campagna)...” Si sta parlando di “un elenco appena stilato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha ricevuto la documentazione presentata dalle Regioni ritardatarie, Sicilia e Sardegna, in forza di una norma voluta dal governo Monti che crea per la prima volta una grande anagrafe delle incompiute”. Scusate, ma abbiamo atteso sino ad oggi un elenco che forse le Istituzioni presenti sul territorio avrebbero dovuto tenere ed aggiornare da tempo e si scopre pure, scorrendolo, che ci si dimentica di inserire un mega-pasticcio in Lombardia, che una piccola e nascosta regione non è. Si può essere sicuri che non ci siano state altre “dimenticanze?”. E quanto costa e quanto rende questo “utile” elenco?
Paola Serristori
fonte: www.affaritaliani.it

1 commento:

  1. solo in Italia. Per qualcuno per fortuna, arriva la nuova edizione del GF

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