giovedì 30 agosto 2018

il governo che piace...


C'è chi legittimamente plaude un "cattivo reddito di cittadinanza" salutato come salvaguardia del precariato, quella grande innovazione culturale in atto a colpi di editti.
E' sempre più chiaro a tutti che questi nuovi paradigmi MODERNISTI, in parte introdotti dal precedente governo siano implementazione di un nuovo modello culturale, ancor prima che economico, e riguardino più il LIVELLO SOTTILE che il potere necessita di cooptare, per realizzare compiutamente questo processo.
Per culturale, intendo l'ACCETTAZIONE e l'adesione popolare alle nuove dinamiche del mondo del lavoro, alla negazione di una coscienza di classe che pare sopita, al far sembrare scontato e normale che si debba lavorare per pochi euro, senza diritti e con un controllo orwelliano che, evidentemente, piace.
I nuovi impieghi a basso costo saranno l'anticamera di un abbassamento generale dei diritti dei lavoratori.


Con il reddito di cittadinanza (che in teoria potrebbe essere anche qualcosa di importante se inteso in senso keynesiano puro e non come è venuto fuori dal Contratto di governo GIALLO/VERDE) si vogliono far accettare forme di elemosina con il ricatto che devi accettare qualsiasi cosa, pena la perdita di tali diritti.
Apparentemente, potrebbe sembra tutto logico e giusto (sempre fosse fatto con giudizio) ma per come è stato impostato e presentato negli ultimi giorni, assomiglia di più ad una forma di padronato che ti offre una paghetta in cambio dell'occupazione più sfigata possibile e senza alcuna protezione sociale.
Con il ricatto, o questo o nulla, si procede nell'accettazione di modelli di precariato, di flessibilità ulteriore che porta l'orologio indietro di un secolo...
Si potrebbe obiettare che sia meglio che niente, che una persona disoccupata debba necessariamente accettare qualsiasi lavoro subordinato pur di mangiare, ma ciò non è ne vero ne giusto, questo non è un modello risolutivo, non fa altro che spostare la polvere sotto il tappeto e rinuncia ad individuare i veri bersagli da confliggere per superare l'attuale assetto iperliberista.
Da un lato si impone e si fa accettare un maggior controllo, in linea con il paradigma di schedatura degli ultimi decenni, in sincrono con le nuove tecnologie, si amplifica il grande fratello, anticamera per i microchip, li si rendono piacevoli, friendly, trendy, dall'altro si indeboliscono le tutele, si rieduca la massa alla cinesizzazione del mondo del lavoro e si militarizza il territorio.
Un tempo questo modello si chiamava conservatorismo, regime reazionario, oggi GOVERNO CHE PIACE.


Tecniche di produzione della propaganda:
Numerose tecniche vengono usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste tecniche si possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.
Queste tecniche sono trasversali, da notare che si applicano anche all'attuale maggioranza Giallo/Verde...
Ricorso alla paura: il ricorso alla paura cerca di costruire il supporto instillando paura nella popolazione. Per esempio Joseph Goebbels sfruttò la frase I tedeschi devono morire!, di Theodore Kaufman, per sostenere che gli alleati cercavano la distruzione del popolo tedesco.
Ricorso all'autorità: il ricorso all'autorità cita prominenti figure per supportare una posizione, idea, argomento o corso d'azione.
Effetto gregge: l'effetto gregge o l'appello alla "vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La "vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge a unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi.
Ottenere disapprovazione: questa tecnica viene usata per portare il pubblico a disapprovare un'azione o un'idea suggerendo che questa sia popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che sostiene una certa politica viene indotto a pensare che anche persone indesiderabili o sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di cambiare la loro posizione.
Banalità scintillanti: le "banalità scintillanti" sono parole con un'intensa carica emotiva, così strettamente associate a concetti o credenze di alto valore, che portano convinzione senza supportare informazione o ragionamento. Esse richiamano emozioni come l'amore per la patria, la casa, il desiderio di pace, la libertà, la gloria, l'onore, ecc. Chiedono approvazione senza esaminare la ragione. Anche se le parole o le frasi sono vaghe e suggeriscono cose differenti a persone differenti, la loro connotazione è sempre favorevole: "I concetti e i programmi dei propagandisti sono sempre, buoni, auspicabili e virtuosi".
Razionalizzazione: individui o gruppi possono usare generalizzazioni favorevoli per razionalizzare atti o credenze. Frasi vaghe e piacevoli sono spesso usate per giustificare tali atti o credenze.
Vaghezza intenzionale: le generalizzazioni sono sempre vaghe, in modo che il pubblico possa fornire la propria interpretazione. L'intenzione è quella di muovere il pubblico tramite l'uso di frasi indefinite, senza analizzare la loro validità o tentare di determinare la loro ragionevolezza o applicabilità.
Transfer: questa è una tecnica di proiezione di qualità positive o negative (lodare o condannare) di una persona, entità oggetto o valore (un individuo, gruppo, organizzazione, nazione, il patriottismo, ecc.) a un altro soggetto per rendere quest'ultimo più accettabile o per screditarlo. Questa tecnica viene generalmente usata per trasferire il biasimo da un attore del conflitto all'altro. Evoca una risposta emozionale che stimola il pubblico a identificarsi con l'autorità riconosciuta.
Ipersemplificazione: generalizzazioni favorevoli sono utilizzate per fornire risposte semplici a problemi sociali complessi, politici, economici o militari.
Uomo comune: l'approccio dell'"uomo comune" tenta di convincere il pubblico che le posizioni del propagandista riflettano il senso comune della gente. Viene designato per vincere la fiducia del pubblico comunicando nel suo stesso stile. I propagandisti usano un linguaggio e un modo di fare ordinari (e anche gli abiti nelle comunicazioni faccia a faccia o audiovisive) nel tentativo di identificare il loro punto di vista con quello della persona media.
Testimonianza: le testimonianze sono citazioni, dentro o fuori contesto, dette specificamente per supportare o rigettare una data politica, azione, programma o personalità. La reputazione e il ruolo (esperto, figura pubblica rispettata, ecc.) dell'individuo che rilascia la dichiarazione vengono sfruttati. La testimonianza pone la sanzione ufficiale di una persona rispettata o di un'autorità sul messaggio propagandistico. Questo viene fatto in un tentativo di far sì che il pubblico si identifichi con l'autorità o che accetti le opinioni e le convinzioni dell'autorità come se fossero sue.
Stereotipizzazione etichettatura: questa tecnica tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile.
Capro espiatorio: colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l'attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale la colpa è stata assegnata.
Parole virtuose: sono parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un'immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.
Slogan: uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la stereotipizzazione o l'etichettatura.
Conventio ad tacendum: la propaganda, come insegna soprattutto il caso del fascismo, consiste anche nello scegliere le notizie, decidendo quali diffondere e quali tacere. La convenzione comunemente accettata di non parlare di un certo argomento viene definita conventio ad tacendum.
https://it.wikipedia.org/wiki/Propaganda


"Il ministro Bongiorno vuole introdurre "le rilevazioni biometriche (impronte digitali) per evitare che ci sia chi striscia il tesserino per altri", poiché "Tra i beni confliggenti deve prevalere l'interesse collettivo".
La schedatura collettiva auspicata dal ministro evoca uno dei peggiori scenari orwelliani, traghettandoci verso una società di vetro in cui saremo tutti tracciati, mappati, in cui la privacy si frantuma sotto il peso della sorveglianza.
Ne parlo da anni. Che siano le rivelazioni biometriche o un chip poco conta. Spero vivamente che ci sia una reazione a questa proposta.
cit. Perucchietti Enrica

"Governo anti-establishment della ggente"
cit. SANTI

fonte: http://maestrodidietrologia.blogspot.com/

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