lunedì 24 aprile 2017

Pervinca, il fiore dell'amore e della morte


La pervinca o vinca minore, è una graziosa pianta perenne strisciante con fiori di colore blu/violaceo che possiamo trovare sia in vaso che nei nostri boschi. 

L’origine del suo nome non è certa. Secondo alcuni deriva dal latino vincire, che vuol dire legare, per la capacità della pianta di ancorarsi al terreno con le numerose radici, oppure da vincus, flessibile, in riferimento ai suoi fusti sottili e flessibili.
Originaria dell’Europa e dei Tropici, si è diffusa sul nostro territorio in modo considerevole, ben adattandosi alle differenze climatiche presenti nella nostra penisola.
I fiori sono tubolari formati da 5 lobi tondeggianti o allungati.
Le ghirlande di Pervinca erano però anche intrecciate per accompagnare i defunti nel loro ultimo viaggio. Questo utilizzo non era visto con accezione negativa: vita e morte erano considerate le due realtà legate alla terra e alla vita.
Oggi nel linguaggio dei fiori la Pervinca ha un significato malinconico: comunica a chi la riceve in dono che si conserverà per sempre il suo ricordo.
La pervinca è considerata una pianta tossica, in quanto contiene vincristina.


In caso di assunzione di parti della pianta, i sintomi precoci compaiono entro le 24 ore, con nausea,vomito e febbre; quelli tardivi, nella prima settimana, consistono in cefaleainsonniadelirio,allucinazionineuropatieconvulsioni e coma.
Se coltivata ed utilizzata nel modo corretto, da mani esperte, la pervinca ha numerose proprietà terapeutiche. Possiede una sostanza, la vincamina, che agirebbe sui disturbi vascolari, tipici della terza età.
Nel medioevo la pervinca veniva usata anche come preparato per filtri d'amore.
Nella medicina popolare, la pervinca viene utilizzata internamente per il trattamento di disturbi circolatori, ipertensione, gastritienteritidiarrea e cistiti; oltre ad essere impiegata come rimedio contro la perdita di memoria e per diminuire livelli troppo elevati di zuccheri nel sangueEsternamente, invece, la medicina tradizionale utilizza la pervinca come rimedio astringente in caso di epistassi e sanguinamenti, ma non solo. Infatti, la pianta viene impiegata anche per il trattamento di mal di golaascessieczemi ed ecchimosi.

La pervinca viene sfruttata anche dalla medicina omeopatica, dove la si può trovare sotto forma di tintura madre, gocce orali e granuli.



Nel simbolismo religioso il colore pervinca è detto " il colore degli occhi della Madonna" perché viene utilizzato in diversi dipinti e rappresentazioni.
La pervinca ha assunto molteplici significati ma i più recenti sembrerebbero, la rappresentazione di una nuova amicizia, la condizione di armonia spirituale, la fedeltà nei rapporti a lungo termine, suggerita probabilmente a simbolo dell'adattabilità del piccolo arbusto ai diversi climi e del suo svilupparsi facilmente a fitta copertura. Un mazzo di questi fiori vistosi blu-pervinca, azzurro-lilla, viola o rosa dimostra l’amore che si prova a chi lo riceve, sia l’innamorata, la sposa, una familiare o un’amica, mentre la fioritura di colore bianco rivela al destinatario il piacere di ricordarlo.


Grazie alla sua capacità di formare bellissimi e fioriti tappeti erbosi, in Russia viene chiamata la "rondine dei fiori”, perché il suo fiorire è legato alla bella stagione.
Nel XVII secolo in Inghilterra era considerata un'erba sacra a Venere e si diceva che se le foglie venivano mangiate da due novelli sposi, si propiziava l'amore fra loro. C'era anche l'usanza di fare delle ghirlande di fiori che si mettevano al collo di chi aveva problemi di sangue dal naso in quanto si diceva che fermasse l'emorragia. In Italia, la pervinca detta ‘Centocchio’ o ‘Cento occhi’, era considerata il ‘fiore della morte’ a causa dell’antica pratica di deporne intrecci a ghirlanda sulle bare dei bambini defunti, mentre era il ‘fiore dell’immortalità in Germania.

Rosella Reali 

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

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