giovedì 25 agosto 2016

terremoto: l'emergenza affaristica già prevista



di Gianni Lannes

Ma le autorità già sapevano cosa sarebbe accaduto e dove? La presidenza del consiglio dei ministri, sotto la regia dell’ineletto Renzi, era già pronta al peggio? Eppure, secondo la vulgata ufficiale, i terremoti non sono prevedibili. Che singolare coincidenza, anzi che preveggenza. Ma che inusuale e straordinaria prontezza. Sul sito online della Protezione civile si legge: 

«Accordo Quadro con più operatori economici per l’aggiudicazione di Appalti Specifici aventi ad oggetto il noleggio, il trasporto e l’installazione di moduli Container in emergenza, per la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile».

  http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Chiarimenti_27nov2015.pdf


Il sismogramma dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha registrato la scossa con magnitudo 6.0 della scala Richter, attesta un ipocentro estremamente superficiale, addirittura appena 4 chilometri di profondità. Insomma, roba da riscaldatori ionosferici in uso al Pentagono, che da alcuni, infatti, anni sperimenta le apparecchiature non convenzionali nella colonia Italia. L’ennesima catastrofe innaturale: il sisma è arrivato come una bomba, preceduto da un boato.
  
Comunque, tutti i terremoti su faglie attive, con ipocentro entro i 10 chilometri, sono firmati. Chi doveva ricevere il messaggio cifrato avrà compreso? Un impulso che viene dall'alto coinvolgere la faglia più vicina alla superficie, come da brevetto Eastlund del 1987.

Le autorità sfruttano sempre le emergenze siano esse ambientali, abitative o collegate all'immigrazione (frutto della rapina coloniale in atto). Le emergenze infinite portano quattrini pubblici e facili.

Voglio fare un elogio particolare agli eroici vigili del fuoco italiani, che pur sottopagati e scarsamente attrezzati, stanno dando l'anima per salvare le persone. Chi lucra sulla morte di cittadine e cittadini italiani? Chi sta distruggendo l'Italia? Una cosa è certa: la natura non c'entra.

riferimenti:





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