venerdì 29 luglio 2016

il mestiere di scrittore

foto Gilan


di Gianni Lannes

È una vela la mia mente. Prua verso l'altra gente. Vento, magica corrente. Scrivere è la mia vita da sempre. Da bambino era già il mio destino.

«Impiego di un’energia per raggiungere uno scopo determinato»attesta il dizionario alla parola “lavoro”.  Infatti l’energia è ciò che serve, tra le altre cose, per scrivere un romanzo o un saggio. La genteche non legge mai un libro, non ha la minima idea di cosa comporti la scrittura  autentica, e che genere di impegno sia portare a compimento un’opera simile. Almeno un anno o due, quandol'ispirazione viene e tiene, a parte la ricerca.

 foto Gilan
Da 30 primavere racconto il mondo anche per immagini, attraverso la fotografia. E se mi legge anche solo un essere umano, scrivo comunque per narrare storie, comunicare emozioni, trasmettere valori basilari. E chi dipinge? Chi compone musica? Chi recita? Chi danza? I lavori creativi non sono palpabili, sono doni universali.

Certo il talento, la preparazione culturale, la sensibilità, ma c'èbisogno di concentrazione e riflessione, un impegno non da poco.

Qualsiasi lavoro comporta un dispendio di energia, indipendentemente dal risultato. Insomma, che uno scrittore venda con il suo libro mille copie, oppure un milione di volumi, la fatica per scriverlo l’ha comunque sostenuta. Alla fine il libro non appartiene all'autore, ma più che simbolicamente al lettore che lo riempie di significati. 

José Luis Borges si immaginava il paradiso a forma di bilioteca. Marguerite Yourcenar scrisse che fondare biblioteche, è come costruire granai per il lungo inverno dello spirito.

 foto Gilan
Scrivere non è assemblare parole una dietro l'altra o comporre discorsi, ma prima di tutto un modo di sentire, di trasmettere emozioni e di vivere. Scrittore si è o non si è, ma non si fa questo mestiere. Porta via tempo, a volte anche amicizia, sovente amore, perché ci si chiude in un mondo che si affaccia almeno inizialmente su pagine bianche. Non è solo un lavoro bensì un destino. E'qualcosa che non ha orari: non c'è da timbrare alcun cartellino. Quante volte mi sono svegliato di notte per scrivere una sola frase, o addirittura centellinare un'unica parola? A volte chi ti sta vicino sia pure fisicamente non può o non vuol capire.

Se uno scimpanzé pompato dal mondo effimero dello spettacolo pubblica un romanzo autobiografico, e magari viene distribuito anche al supermercato e vende di brutto, dobbiamo poi considerarlo uno scrittore?

fonte: https://sulatestagiannilannes.blogspot.it

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