sabato 18 aprile 2020

i quattro diabolici complici dell'Anticristo


I franco-massoni portano Jules Ferry come una bandiera. Colui che nel 1885 proclamò in Parlamento: "C'è un diritto per le razze superiori perché c'è un dovere per esse. Hanno il dovere di civilizzare le razze inferiori". I sionisti sono convinti che non ci siano esseri umani eccetto gli ebrei. Talmud, Kerithuth 6b p. 78: Gli ebrei sono esseri umani, non goyim, questi sono animali. Gli islamisti estremisti predicono che la guerra deve continuare fino a quando il mondo intero non sarà musulmano. Mentre i neonazisti credono nella superiorità della razza ariana (aryos = nobile). Essi affermano la superiorità dei tipi nordici e delle civiltà anglosassoni ponendoli in cima a una piramide, la cui base corrisponde ai popoli dell'Africa nera.

La riunione del 24 marzo 2014 all'Aia (Paesi Bassi)

50 erano rappresentati per un vertice sul terrorismo nucleare. Un tema regolarmente sollevato dai media, che suggerisce che una bomba nucleare sull'Iran continua ad essere un obiettivo israeliano, con l'obiettivo di fare tabula rasa. La stanza che li ospitava era composta al centro di un mobile circolare, sormontato da una proiezione olografica che rappresentava una piramide. Intorno ad esso c'era un enorme tavolo con i lati bassi decorati con geroglifici, dove si sedevano i partecipanti. I leader presenti: David Cameron, Ban Ki Moon, John Kerry, Serge Lavrov... tutti indossavano una "piramide di illuminati" spillata alle loro giacche. Tranne Barack Obama! (Video)
Un decoro che avrebbe sconvolto più di un artista, sapendo che questo segno piramidale simboleggia un patto satanico, promettendo successo, fortuna e onori, a chi accetta di vendere l'anima al diavolo! Ma a chi cerca di sfuggirne, problemi seri.
In breve, questo è ciò che ha detto David Spangler (direttore dell'Iniziativa Planetaria, un progetto delle Nazioni Unite): "Nessuno entrerà nel Nuovo Ordine Mondiale se non giurerà di adorare Satana. Nessuno entrerà nella New Age senza aver ricevuto l'iniziazione Luciferiana!"
https://www.youtube.com/watch?v=IKGKouhQ3bY

Quando Satana scimmiotta Dio

Resta il fatto che il significato del triangolo, che in tempi passati rappresentava il mistero cristiano della Trinità, con il suo occhio che ci ricorda che Dio è uno e vede tutto, qui è cambiato. Lucifero, non avendo alcun potere creativo, scimmiotta continuamente Dio. Lo ha sequestrato per farne l'emblema del NWO (Nuovo Ordine Mondiale). Lawrence Patton McDonald (1935-1983), membro del Congresso americano (ucciso in modo molto strano nell'attacco di un volo della Korean Airlines), in un messaggio pubblico del 1976, ci ha detto qualcosa di più su questa organizzazione: 
"L'obiettivo dei Rockefeller e dei loro alleati è quello di creare un unico governo mondiale, che combini Super Capitalismo e Comunismo sotto la stessa bandiera, e sotto il loro controllo... Intendo dire una cospirazione? Sì, è vero. Sono convinto che ci sia una tale cospirazione, di portata internazionale, di pianificazione per diverse generazioni, e incredibilmente malvagia in natura".
Quindi non dovrebbe essere una sorpresa il fatto questa piramide non appare solo sul dollaro ma anche su molte altre valute!

Il rimodellamento del mondo da parte dei cabalisti

Otto Khan (1869-1934) partner di Jacob Schiff e Paul Warburg presso Kuhn Loeb (banca d'investimento molto influente) ha già spiegato che i banchieri "Kuhn Loeb" stavano cercando di rimodellare il mondo creando conflitti artificiali: guerre mondiali, guerra fredda, contro il terrorismo, divisione destra-sinistra per mantenere i paesi democratici in stallo. Nel suo libro del 1937 "Ginevra contro la pace", il conte de Saint-Aulaire (ambasciatore francese a Londra) racconta una domanda che ha posto a Khan subito dopo la prima guerra mondiale: "perché i banchieri hanno protetto i bolscevichi quand'essi erano ostili alla proprietà privata?" Egli rispose che per ristrutturare il mondo a suo vantaggio era necessario creare degli opposti.
"Il nostro dinamismo usa le forze della distruzione per alimentare le forze della creazione. Il bolscevismo distruttivo ci ha portato alla Società delle Nazioni, che è la nostra opera e di cui Israele è il seme. Il marxismo, l'antitesi del capitalismo, è per noi altrettanto sacro. Ci permette di essere l'asse di questi opposti per purificare l'idea di Dio, identificandola con la nazione di Israele, che diventerà il suo stesso messia"
Così questo progetto di creazione di un monopolio politico, economico e culturale mondiale si realizza attraverso un processo dialettico hegeliano di creazione di avversari (tesi-antitesi) per la realizzazione di una sintesi corrispondente agli obiettivi prefissati. Christian Rakovsky dimostra perfettamente come il comunismo e il capitalismo siano stati parte di questo processo dialettico nel libro "La Sinfonia in rosso maggiore (1°)", (2° parte) scritto dal testimone assistente del suo interrogatorio, José Landowsky.

Da entrambe le parti, il cartello sionista illuminato controllava la ricchezza e il potere. Mentre in URSS lo Stato (sostenuto da questo cartello) possedeva le società, negli Stati Uniti le multinazionali erano direttamente sotto il loro controllo. Oggi, con il crollo del muro di Berlino, le cose sono un po' cambiate. Ma i principi comunisti rimangono gli stessi. Così la dialettica degli illuminati si riflette con Georges Soros che finanzia la sinistra mentre i fratelli Koch finanziano la destra. Ed entrambi, pur essendo sionisti illuminati, non si vergognano in alcun modo di finanziare una campagna di islamizzazione, come in Francia con Soros.

Naturalmente, sono ben lungi dall'essere gli unici a giocare a questo piccolo gioco. La Fondazione Tides, ad esempio, aiuta le aziende che a loro volta finanziano la sinistra radicale, l'Islam, i media attraverso la pubblicità, i think tank e le università. Se le manifestazioni di massa, come Occupy Wall Street, non fossero state finanziate in questo modo, avrebbero da tempo richiesto la nazionalizzazione della Fed, la creazione di denaro senza debiti, un'indagine sull'11 settembre o che tutte le campagne politiche fossero finanziate dallo Stato e non dalle multinazionali. Lo stesso si potrebbe dire di Anonymous!
Grazie alle nuove tecniche, i banchieri sionisti e i loro vassalli massonici stanno lentamente ma inesorabilmente costruendo la loro dittatura di polizia globale
Gilles Babinet, nominato "Campione digitale" da Neelie Kroes, per portare la voce digitale della Francia a Bruxelles, denuncia questo sistema orwelliano in via di istituzione, con in particolare l'articolo 13 sul rafforzamento del monitoraggio dei dati:
"Questa legge è il più grande colpo al funzionamento della democrazia dai tempi delle leggi d'emergenza durante la guerra d'Algeria. Non c'è più il potere del giudice. Se non ci sono problemi ad entrare nella vita di un gangster, è comunque necessario sapere chi è colui che nomina il gangster, deve essere un giudice. In nessun caso i militari, la polizia o i politici devono ricevere un assegno in bianco. Il mondo di Internet si è rivoltato contro Hadopi e ora è molto peggio. Critichiamo Prism (il programma di sorveglianza della NSA), ma questo va ben oltre. Stiamo istituendo uno stato di sorveglianza permanente."
Non è stato rivelatore vedere François Hollande opporsi al presidente Morales volare sopra la Francia per paura che partisse con Edward Snowden, l'informatore che ha denunciato questo spionaggio? Con il suo progetto informatico di censura globale di Internet?

L'Unione Europea non sta forse installando una delle peggiori dittature globali che il mondo abbia mai creato?

Tratto da: Effondrements

Traduzione di Voci Dalla Strada

giovedì 2 aprile 2020

nuovo coronavirus: errori e menzogne di Burioni!

 
di Gianni Lannes
Esiste un vaccino efficace e senza controindicazioni letali per curare la somarite patologica di gradassi, boriosi, arroganti, saccenti, prepotenti e scientisti, di cui possiamo tranquillamente fare a meno nella tragedia che ha investito l'Italia? Una vera autorità accademica: la voce della verità assoluta, indiscutibile e indiscussa? «Tutti sono morti a causa del coronavirus» pontifica il prof Burioni Roberto, mettendo a tacere in un solo colpo l'Istituto Superiore di Sanità e la Protezione Civile. Ma è proprio così come sostiene - a ruota libera e senza contraddittorio - il virologo impiegato presso il San Raffaele di Milano? Proprio l'onnipresente Burioni. Quello che oggi dicono: “Eh, lui sì che aveva previsto tutto!”. Ma cosa? A febbraio Burioni andò in tv e disse: “Rischi per l’Italia? ZERO”. E poi su Twitter: “Preoccupatevi più del meteorite che del virus”. Burioni e Speranza da Fazio: "zero rischio Coronavirus e Italia pronta". Il televirologo è una contraddizione ambulante? Se passa tutto il giorno ossessivamente sui social network e freneticamente in televisione, quando mai fa ricerca?
 





In realtà, almeno in Italia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, la situazione non è ancora definita relativamente alle cause di morte delle vittime. «Le confermo che al momento l'ISS sta analizzando i dati di tutti i deceduti COVID positivi nel paese. Non sono al momento disponibili criteri certi per etichettare i decessi come causati da Coronavirus» mi ha testualmente riferito - via posta elettronica e confermato al telefono - il 24 marzo 2020, il dottor Graziano Onder, responsabile dell'ISS, incaricato di analizzare la situazione. Infatti nel portale online della Protezione Civile, si legge chiaro e tondo quanto segue, nel rapporto relativo al 27 marzo 2020: «I deceduti sono 9.136, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso». Insomma, la ragione per cui una persona muore non può essere stabilita a priori, per giunta a distanza e peggio a tavolino, senza cognizione diretta dei fatti, utilizzando come una clava il discutibile principio di autorità, in antitesi palese con i dettami epistemologici della scienza. Se Burioni ha dichiarato pubblicamente il falso va processato per direttissima: l'azione penale è obbligatoria, sancisce la Costituzione. Comunque, chi specula sui defunti a cui non è stata offerta neanche degna sepoltura, può essere considerato socialmente uno sciacallo oppure un'analfabeta funzionale alla ricerca perenne di notorietà?





C'è qualcosa che non torna e non quadra, anzitutto nei numeri ufficiali, ma soprattutto sulle presunte cause di morte dei trapassati, propinati all'opinione pubblica. I dati ufficiali abilmente mescolati e manipolati sono falsi? La dottoressa Rita Celli, medico legale di chiara fama nazionale ed internazionale, consulente di svariati Tribunali e Procure della Repubblica, nonché di Commissioni parlamentari, raggiunta al telefono non ha proprio dubbi di sorta e conferma: 
 
«Dati falsi. Statisticamente parlando non significano nulla. Non sappiamo il numero esatto dei contagiati. Andava fatto subito il tampone a tutti. Fare i tamponi sui ricoverati e sui familiari è stupido. C'è un grave difetto di gestione dell'emergenza. Se perde un rubinetto a casa continui a spalare acqua o chiudi la saracinesca principale? Che fare? Separo gli infetti dai non contagiati, così che quelli sani continuino a lavorare e produrre reddito. Allo stesso tempo contengo la diffusione. Non sarebbe tutto immensamente più facile se si dovessero sorvegliare solo i positivi, invece di 55 milioni di italiani a random. Tutto questo nell'ottica del fatto che questa strategia avrebbe dovuto essere attuata a inizio febbraio. Ora è ancora possibile, ma decisamente tardiva».

A rigor di logica, delle due l'una: in questo caso il prof Burioni ha mentito spudoratamente per terrorizzare l'opinione pubblica, oppure ignora la situazione reale e spara a raffica fesserie alla stregua di un somaro ragliante? Ecco forse perché autorità e mass media in coro e a reti unificate, lasciano intendere che le vittime siano trapassate a causa del nuovo coronavirus. Se lo dice il tuttologo in camice bianco, allora sarà vero. Invece, è tutto falso. Infatti, e non a caso, nel suo ultimo saggio, intitolato Virus la grande sfida (pubblicato a Milano dalla Rizzoli il 10 marzo 2020), nella seconda pagina di copertina è scritto testualmente, a proposito della SARS COV 2, confusa addirittura a più riprese da Mattarella, Conte nonché da tutto il cucuzzaro governativo dei ministri, con la patologia Covid-19: «Rispetto alla SARS la nuova malattia è meno mortale ma molto più contagiosa». 



Ecco un'altra crepa contraddittoria, con il suo enunciato indimostrato di chi propina i numeri al lotto. A pagina 188 del predetto libro, Burioni ha scritto alla lettera: «Un elemento che finora abbiamo trascurato è la letalità di questo virus, sarebbe a dire la percentuale di persone infettate che a causa della malattia ci lasciano la pelle. È un dato molto difficile da calcolare “in corsa” durante una nuova epidemia». Alle pagine 189-190 Burioni insiste: «se teniamo conto che solo in Italia alla fine di gennaio 2020 si sono verificati circa 6 milioni di casi di influenza (una malattia contro la quale abbiamo una pregressa immunità e pure un vaccino), una letalità dell'1% significherebbe 60.000 morti... Così non è per un'infezione che uccide “solo” l'1%. In questo caso, infatti, è indispensabile che il vaccino sia dotato di un profilo elevato di sicurezza: un vaccino che causa gravi effetti collaterali in una percentuale anche bassa di pazienti potrebbe essere più pericoloso della malattia stessa». Suona alquanto strano, perché proprio il prof Burioni (un crociato vaccinale) ha sempre detto e ripetuto fino alla nausea, che i vaccini - in sostanza - sono perfetti, insomma un toccasana, tant'è che nel 2016 ha pubblicato con Rizzoli, un precedente volume dal titolo emblematico: Il vaccino non è un'opinione. Infine, a pagina 191, Burioni propina la sua insindacabile ricetta: «Isolamento: è l'unica procedura che può rallentare o addirittura fermare, la diffusione del virus. Isolamento fatto come si deve...».





Chi è l'ispiratore dietro le quinte dell'esecutivo Conte bis? Se più o meno 60 milioni di italiani sono stati reclusi in casa oltre i 14 giorni di quarantena (scaduti il 24 marzo scorso, n base al dpcm 9 marzo 2020) stabiliti a livello scientifico dal Regolamento sanitario internazionale, probabilmente devono ringraziare dopo il Conte bis, anche il prof Burioni che tanto ha insistito con la sua magica soluzione fondata sulla reclusione forzata per tanti, anzi per tutti, calpestando in un lampo la Costituzione repubblicana italiana, compreso il Parlamento. Peccato che il prof Burioni non sia un epidemiologo. Anzi, un imbonitore da avanspettacolo che le spara sempre più grosse, come nell'anno 2017. Parole, appunto, di Roberto Burioni riportate fedelmente dal quotidiano La Stampa, il 9 ottobre 2017: «Le spore del batterio del tetano sono dovunque, quindi qualunque ferita è a rischio" di causare questa "infezione pericolosissima" contro cui "non esiste immunità naturale. Neanche chi l'ha avuto ed è guarito è protetto" nei confronti del tetano. "L'unico modo in cui si può essere protetti è grazie alla vaccinazione che non ha efficacia perpetua: per questo è indispensabile sottoporsi ai richiami nei tempi prescritti». Una balla immensa. Infatti, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, si tratta di «un bacillo Gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore». Uno che ha così tanto tempo libero, da dedicare a tutta questa evangelizzazione sanitaria da far sembrare che non abbia un lavoro.



E quindi, la sua tesi in materia, sia soltanto una mera opinione (una burionata condominiale), non suffragata dalla letteratura scientifica a livello mondiale, nonché dalla storia dell'umanità che ha sempre convissuto con i virus e non in una camera iperbarica sterilizzata a regime. I numeri inventati, o peggio a volte falsificati, servono a sconquassare la parte irrazionale delle persone, l'emotività su cui far leva per spaventarle a morte.

Il dubbio? In altri termini, non si muore di Covid-19, ma per lo scompenso del Covid-19 che aumenta la gravità delle complicanze che fanno morire i pazienti in numero molto maggiore del solito? Le persone anziane colpite dal nuovo coronavirus, ma con diverse patologie - come attestano le relazioni bisettimanali dell'ISS - passano all'altro mondo perché appunto questa patologia aggrava il loro stato di persone malate irreversibilmente e le fa morire? Se di dice “il Covid-19 aumenta irreversibilmente l'aggravio di uno stato patologico dovuto ad alcune malattie pregresse e conduce alla morte”, tale affermazione va dimostrata con metodo scientifico e non con dichiarazioni rilasciate in tv e sui social network senza un briciolo di prova. Le vittime inserite nella contabilità generale del presunto killer, potrebbero essere morte del loro stato patologico pregresso e il SarCov 2, era presente come virus semplicemente diffuso. Altrimenti, si rimedia la figura dei ciarlatani con l'aggravante e la recidiva dei somari. In Germania chi ha altre patologie ed è positivo, non viene conteggiato come morto Covid-19.


Appunto, ma chi è Burioni per stabilire cosa è la scienza e per distribuire patenti scientiste? L'anno scorso Franco Bechis, direttore responsabile del quotidano Il Tempo, ha offerto all'opinione pubbica un'illuminante risposta. Il prof è un medico impiegato a Milano, nel nosocomio fondato dal famigerato don Luigi Maria Verzé (quello che ha insignito con il premio cedro d'oro Silvio Berlusconi e Nichi Vendola, per intenderci: alla voce naufragata a causa di un'inchiesta giornalistica del "San Raffaele del Mediterraneo" a Taranto), al centro di scandali anche giudiziari per 40 anni, culminati con un fallimento miliardario e un suicido eccellente.



Come avevo già scritto e documentato sul diario internautico SULATESTA!, l'11 ottobre 2017 e nel mio libro di inchiesta Vaccini dominio assoluto (Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017), due anni prima di Bechis, all'università di Camerino, proprio il prof Roberto Burioni non è riuscito a superare un concorso pubblico (con appena 9 partecipanti complessivi non migliaia, lui stesso incluso), non all'Università di Harvard, per ricoprire il posto di “professore universitario di ruolo di prima fascia”. Non ha superato l'esame per il concorso a cattedra anche alle università La Sapienza di Roma e a quella degli Studi di Catanzaro. Mister “so tutto io...” che si arroga il diritto di dire a tutti cos'è la scienza, lui che ha così tante solide certezze, che però non gli hanno consentito di superare gli esami in diversi atenei, al fine di ottenere una cattedra ordinaria. Bocciato a ripetizione all'università e pretende di decidere per tutti noi. Basta leggere i verbali delle commissioni di concorso universitario che hanno respinto le sue domande per una cattedra, giudicandolo “appena sufficiente”. 



Lui che offende tutti dall’alto del suo scranno di cartone, ma non ha i titoli cattedratici da Nobel. Ecco l’incommensurabile genio, quello che si auto-osanna e auto-incensa come l’unico che ha il diritto di parlare, o meglio dissertare di "scienza" propinando ricette discutibili. Adesso tenete bene a mente chi è questo “sapientone” marchigiano pompato dai mass media, uno che non è un'autorità scientifica, uno piuttosto che dovrebbe rispondere dinanzi alla giustizia penale, quantomeno di procurato allarme, nonché di attentare alla sicurezza dello Stato e alla salute del popolo italiano, con i suoi allarmismi imposti ovunque senza confronto dialettico, sopra la voce critica di chiunque. L'ennesimo imbonitore tv ha affermato tutto ed il contrario di tutto. Per dirla con Gaber: "Il tutto è falso, il falso è tutto". Il principio della falsificazione di Popper apre la mente anche ai ciucci laureati.



La scienza è per definizione dubbio, non certezza assoluta o dogma.  L'azione penale non è un optional, ma un obbligo costituzionale. C'è un giudice almeno a Camerino? Qualcuno ora aggiorni, per dovere di completezza e di cronaca documentata, la pagina Wikipedia del prof Burioni. Grazie!


Per dirla con Socrate, senza scomodare Ippocrate o Galeno: “io so di non sapere”. La nostra conoscenza del mondo e di noi stessi è ancora estremamente limitata. Dietro i fatti, gli avvenimenti e le apparenze c’è una verità che sfugge alla rete dei nostri sensi, ai criteri della nostra minuscola scienza e della nostra striminzita ragione. I tre principali quesiti a cui la scienza non sa ancora rispondere con precisione sono: la nascita dell’universo; il passaggio da materia inanimata a materia animata, ovvero la nascita della vita nel cosmo; il passaggio dall’animale all’essere umano, vale a dire la nascita della razionalità e della coscienza.
La storia della scienza è tutta una sequela di verità che si dimostrano presto errori alla luce di nuovi fatti e di nuove verità. Quanto alla medicina non è una scienza, bensì una disciplina, dunque non può avere pretese coercitive sulla vita, soprattutto quando il mercato e il lucro economico sono tutto quel che conta e l’unica moralità è dettata dal profitto speculativo.


Riferimenti: