giovedì 14 dicembre 2017

Renaissance Technologies

James Simons, Robert Mercer & the Medallion Funds: la setta pitagorica e la pietra filosofale della finanza internazionale. Forse una spiegazione per la morte di David Rossi.



Giornalista, autore, avvocato e residente da lungo tempo in Virginia, Scott Christianson, è morto improvvisamente domenica 14 maggio 2017 nella sua casa a Great Barrington, Massachusetts. Christianson, 69 anni, è morto per un enorme trauma cranico dopo essere caduto dalle scale posteriori di casa. Sua moglie, Tamar Gordon, disse che la balaustra aveva ceduto. Descrisse suo marito come un uomo che combinava una vorace curiosità con un profondo senso di giustizia sociale e un gran fiuto per le notizie. Due settimane prima della morte, Christianson e i suoi colleghi McClatchy e Gordon, avevano pubblicato un'indagine approfondita sui legami tra il presidente Donald Trump e il magnate dell'hedge fund Medallion Robert Mercer.
Il fondo Medallion è uno dei grandi misteri della finanza dal 1988,  ed è ad oggi ancora gestito dalla Renaissance Technologies. Secondo la leggenda, un investimento iniziale di 1000 dollari si sarebbe trasformato oggi in 13 milioni 830mila dollari, pari a un ritorno annuale del 40%. In questi anni il fondo ha generato profitti per un totale di 55 miliardi di dollari, distribuiti ai suoi sottoscrittori. Gli investitori sono i dipendenti stessi della società, che gestisce altri tre fondi aperti a investitori istituzionali per un totale di 25 miliardi di dollari, e che hanno avuto performance meno spettacolari. La Renaissance Technologies, è stata fondata dal matematico Jim Simons nel 1982. Simons è stato ex capo di dipartimento di matematica dell'università di Stony Brook e professore anche al MIT ed a Harvard. Un’ inchiesta di Bloomberg ha cercato di fare luce su questa misteriosa entità, scoprendo che la società è un avanzatissimo laboratorio di matematica, con computers, complesse basi statistiche e un esercito di laureati votati alla sistematica ricerca di anomalie sui vari mercati. A Renaissance sono bravi a tenere segreti questi sistemi, e a modificarli con grande rapidità. Nel 2007,  il fondo ha perso un miliardo di dollari per via del crollo del mercato delle cartolarizzazioni immobiliari. Ma si è trattato di una parentesi.
Siamo a sessanta miglia ad est di Wall Street, in una lingua di terra che separa Long Island Sound e Coscience Bay. I palazzi qui, sono da milioni di dollari, e fanno parte di un piccolo villaggio chiamato Old Field. Gli abitanti del posto hanno però dato un altro nome a questo territorio: la Riviera del Rinascimento. Questo perché i più ricchi residenti della zona sono scienziati, e lavorano per il fondo denominato Renaissance Technologies, con sede nella vicina East Setauket. Questi scienziati, per lo più matematici, sono i creatori e sorveglianti del fondo più grande del mondo: Medallion. Medallion ha circa 300 dipendenti della società Renaissence, novanta per cento dei quali sono laureati in matematica. Il fondo è molto più redditizio rispetto a quelli gestiti dai miliardari Ray Dalio e George Soros. E simili profitti sono stati fatti in un tempo più breve e con meno attività in gestione dei fondi di Dalio e Soros, inoltre Il fondo quasi mai perde denaro. Il suo più grande flop in un periodo di cinque anni è stato solo di mezzo punto percentuale. “Renaissance è la versione commerciale del Progetto Manhattan”, spiega Andrew Lo, professore di finanza alla Sloan School of Management del MIT e presidente di AlphaSimplex, una società di ricerca Quantitativa. Andrew Lo lavora per Jim Simons, per riunire tanti scienziati a caccia di profitti economici: “Questi matematici sono l’apice dell’investimento Quant. Nessun altro vi è nemmeno lontanamente vicino.”
Tutti hanno sentito parlare della Renaissance, ma quasi nessuno sa ciò che accade all’interno: ricordano più i pitagorici, e cioè una setta filosofica di matematici, che topi da laboratorio. L’azienda gestisce tre fondi hedge, aperti a investitori esterni, che insieme coinvolgono circa 26 miliardi di dollari, anche se la loro performance è meno spettacolare di MEDALLION. Quasi nulla si sa di questo piccolo gruppo di scienziati, il cui vasto patrimonio è superiore al prodotto interno lordo di molti Paesi e influenza sempre di più la politica degli Stati Uniti. I proprietari e i dirigenti del Renaissance rifiutano sempre di commentare se non tramite il portavoce della società. “Rinascimento” è un sistema unico, anche tra gli hedge fund, per il genio e l’eccentricità della sua dirigenza. Peter Brown, uno dei bosss, di solito dorme su un letto nel suo ufficio. Il suo omologo, Robert Mercer, raramente parla. I due sono laureati in matematica e teorici della famosa teoria delle “stringhe”. Il mistero dei misteri è il modo in cui Medallion è riuscito a rendere rendimenti annuali di quasi l’80 per cento in un anno, al lordo delle commissioni. La spiegazione è che: i computer di Renaissance sono alcuni tra i più potenti al mondo. I suoi dipendenti hanno più dati e meglio organizzati. Hanno trovato più segnali su cui basare le loro previsioni e hanno modelli migliori per l’allocazione del capitale. Prestano molta attenzione al costo dei vari trade e di come il trading si muova sui mercati. Il successo di Renaissance, spetterebbe alle persone che hanno costruito, migliorato, e che mantenuto gli algoritmi di Medaillon, molti di questi scienziati sono partiti dalla IBM nel lontano 1980, dove hanno usato l’analisi statistica per affrontare le sfide più scoraggianti all’epoca pionieristica dei computer. 
Tuttavia non è chiaro come sia possibile che nessuna informazione sia mai trapelata, molti modelli di Hedge sono simili, e i dipendenti migrano da Hedge ad Hedge, da Goldman a JP Morgan ecc ecc. Invece da Renaissence non se ne è andato mai nessuno, o se qualcuno se ne andato non ha replicato tali strategie. E' possibile che il nucleo del modello decisionale sia stato sviluppato dal fondatore nel lontano 1986 e che da allora i dipendenti si occupino solo di creare l'infrastruttura software che massimizza l'efficienza dell'Algoritmo predittivo attraverso l'esecuzione dei segnali in uscita?
Se ciò fosse vero, e spiegherebbe perchè non c'è fuga di segreti, perchè guadagna solo Medallion, ma si paleserebbe un mistero ancora più grande: il modello avrebbe forte dosi di componenti deterministiche e le ottimizzazioni stocastiche interverrebbero solo nella parte residuale di un ipotetico decision tree, il che violerebbe il principio della aleatorietà dei mercati.  Come dire che alla Reinassence sarebbero in possesso della legge deterministica dei mercati. Un cosa che somiglierbbe molto alla pietra filosofale, tenendo conto che tale modello sarebbe stato concepito in un'epoca in cui le capacita computazionali erano un'infinitesimo di quanto lo sono oggi.
Pochi sanno che James Simons il fondatore di Reinassence  fu all’inizio della sua carriera un crittografo e lavorò per la difesa degli Stati Uniti prima di essere licenziato, apparentemente, per la sua insubordinazione riguardo alla guerra contro il Vietnam e per aver parlato con la stampa. Fece i suoi soldi inizialmente tramite un investimento in Colombia, e poi con il fondo Limroy, un precursore del fondo Medallion. Ha sempre reclutato personale che non ha mai lavorato a Wall Street. I suoi investitori inizialmente furono gente come Jimmy Meyer uno dei più vecchi amici di Simons e Edmundo Esquenazi, uomo d'affari di origine ebraica che fondò società emblematiche come Pavco, Mexichem Resinas Colombia (ex Petco) e Propilco. Ma Simons è anche legato all’affare Madoff, la truffa schema Ponzi. Tale sistema deve il suo nome a un italiano immigrato che agli inizi del Novecento per primo lo mise in atto su grande scala, e consisteva nel promettere fraudolentemente agli investitori alti guadagni pagando gli interessi maturati dai vecchi investitori, con i soldi dei nuovi investitori. Rispetto agli altri hudge fund  Madoff non vantava profitti del 20~30% ma si attestava su un più credibile rendimento del 10% annuo, costante nonostante l'andamento del mercato. La truffa consisteva nel fatto che Madoff versava l'ammontare degli interessi pagandoli con il capitale dei nuovi clienti. Il sistema saltò nel momento in cui i rimborsi richiesti superarono i nuovi investimenti. Nell'ultimo periodo le richieste di disinvestimento avevano raggiunto una tale cifra, circa 7 miliardi di dollari, che Madoff non fu più in grado di onorare la remunerazione degli interessi promessi con le risorse finanziarie disponibili. La dimensione della truffa messa in piedi da Madoff è almeno tre volte più grande dell'ammanco causato dal crac Parmalat. Molti seniors partners Reinassence, Paul Broder, Chief Risk Officer, Henry Laufer, Nat Simons (figlio di Jim), Jimmy Meyer, e portfolio managers di Meritage Fund, un fondo gemello di RenTech fondo Reinassence, sono stati sentiti dalla SEC in merito al loro coinvolgimento nella truffa di Madoff. Tuttavia la negoziazione di RenTech con Madoff non è stata perseguita dalla SEC.  
Ciò che sorprende di più è che la Renaissance Technologies non ha mai fatto cenno alla SEC che Jimmy Meyer era uno dei più vecchi amici di Jim Simon.  
I molti suicidi della Reinassance
(1) Impiegato russo RenTech - Alexander Astashkevich, ha ucciso se stesso e sua moglie nel 2006.
(2) William Broeksmit - un dipendente della Deutsche Bank che gestiva le opzioni di paniere di RenTech oggetto dell'investigazione americana IRS è stato trovato impiccato nel 2014. Le e-mail di Broeskmits che spiegavano l'uso del commercio da parte di RenTech sono state fornite agli investigatori statunitensi prima della sua morte.
(3) Jim Simons ha la sfortuna di avere 2 figli su 4 che muoiono in incidenti: Paul nel 1996 investito da una macchina, e Nicholas nel 2003  annegato a Bali.
(4) Scott-Christianson morto cadendo dalla scala di casa poco dopo aver pubblicato la sua storia iniziale su Robert Mercer.  


Riassumendo
Jim Simons, ex capo di dipartimento di matematica dell'università di Stony Brook e professore in passato anche al MIT ed a Harvard, ma soprattutto prima dipendente della NSA, fonda una misteriosa e segreta società la Reinassance che assolda i migliori matematici sulla piazza per studiare algoritmi per fare palate di soldi in borsa. Un investimento iniziale di 1000 dollari si trasforma in 13 milioni 830mila dollari, pari a un ritorno annuale del 40%. In questi anni il fondo ha generato profitti per un totale di 55 miliardi di dollari, distribuiti ai suoi sottoscrittori. Gli investitori sono i dipendenti stessi della società, Il fondo è molto più redditizio rispetto a quelli gestiti dai miliardari Ray Dalio e George Soros. Il fondo non perde quasi mai, e nel caso sono inezie, quasi nulla si sa di questo piccolo gruppo di scienziati, il cui vasto patrimonio è superiore al prodotto interno lordo di molti Paesi e influenza sempre di più la politica degli Stati Uniti. Sembra una favola! Davvero questo gruppo di scienziati può aver scoperto la Pietra Filosofale delle leggi economiche? Forse sono solo molto bravi nell’insider trading? O forse questa ‘setta’ di ‘pitagorici’ ha in mano il segreto di pulcinella dell’economia mondiale, cioè lo schema Ponzi?
Infine, William Broeksmit - un dipendente della Deutsche Bank che gestiva le opzioni di paniere di RenTech oggetto dell'investigazione americana IRS è stato trovato impiccato nel 2014. David Rossi, manager di MPS giusto un anno prima. Cosa hanno in comune Monte Paschi di Siena e Deutsche Bank? Sicuramente la spregiudicatezza, gli alti rischi di tenuta e la eventualità di un salvataggio pubblico. Anche se di dimensioni grandemente differenti, entrambe le banche sono un po’ il simbolo dei rispettivi sistemi bancari nazionali. Mps è la più longeva, la più antica banca al mondo, creata nel 1472, e oggi allo sbando. Db, fondata 146 anni fa, è diventata sinonimo e pilastro della capacità economica tedesca fino alla sua caduta nei gorghi della peggiore speculazione

fonte: http://larapavanetto.blogspot.it/

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