domenica 23 luglio 2017

la peste e il diavolo sulle rive del Lago Maggiore


Carmine Superiore, piccolo borgo d’impronta medievale.
Sopra il Monte Carza a fungere da sentinella, a controllare il villaggio che si ripara nella sua ombra.
Sotto il Lago Maggiore a riflettere tutta la bellezza del luogo.
La chiesa dedicata a San Gottardo insinuata tra la pietra e l’acqua.

Costruita sulla viva roccia a picco sul lago.
Luogo sacro, da sempre e per sempre.
Silenti testimoni, di queste parole, le coppelle ricavate sul proseguire della roccia, sottostante la chiesa, che si dipana nelle strade del borgo.
Le case come perimetro della pietra.
Non hanno coperto.
Gli antichi abitanti hanno lasciato spazio alle nuove schiere di villeggianti, tutti stranieri incantati dal borgo e dal paesaggio.
Il guardiano controlla dall’alto del suo elevarsi.
Questo luogo è bisognoso di sostegno.


San Gottardo, affrescato su due lati della chiesa, svolge la sua funzione di protezione.
La sua presenza, ingombrante, ci appare rivolta verso il lago e sul lato esposto verso il monte.
Gottardo nacque a Reichersdorf, nel sud della Baviera, nel 960.
In giovane età decise di entrare nel convento di Niederaltaich. Il silenzio del luogo sacro gli permise di studiare a fondo la teologia ed altre discipline umanistiche.
Il suo apprendere non si limitò al convento. Effettuò diversi viaggi tra l’Austria e l’Italia.
Di ritorno da questi viaggi ritenne d’essere pronto alla vita monastica e si ritirò nel capitolo di Passau. Negli anni successivi divenne monaco benedettino e nel 993 fu ordinato sacerdote.
Nel 996 divenne abate del monastero. In pochissimo tempo le sue doti furono apprezzate, anche, fuori dalle sacre mura, tanto che il futuro imperatore, Enrico II, gli ordinò di visitare molti monasteri per portare una ventata di rinnovamento nella vita monastica di quella che oggi identifichiamo come Germania.
Le doti di Gottardo andavo oltre la conoscenza teologica ed umanistica. Nello svolgimento della sua opera pastorale fece erigere oltre 30 chiese, divenendo uno dei più importanti architetti del primo millennio dopo Cristo.
Il suo operato gli valse la nomina a vescovo di Hildesheim, carica che esercitò nel rispetto delle persone e dei testi sacri. Morì nel 1038, alla veneranda età di 78 anni.


Gottardo è un santo protettore.
La traduzione dal tedesco del suo nome lo conferma!
Gottardo è l’insieme di Goth, Dio, ed Hard, forte.
Il forte di Dio oppure colui che ha la protezione di Dio.
Gottardo è protetto da Dio, può mettere sotto la sua protezione un luogo?
Esattamente quello che avviene a Carmine Superiore?
La chiesa presenta un’unica navata a tre campate, tutte interamente affrescate.
Le magnifiche pitture che adornano la chiesa sono state realizzate in tempi diversi e da maestranze che giungevano da luoghi differenti.
Gli affreschi hanno vissuto un lungo oblio, un buio totale per oltre 300 anni!
I colori sono tornati a risplendere nell’edificio sacro solo nel 1932….
Correva l’anno 1630 quando molti appestati, in fuga dai borghi lacustri, si rifugiarono all’interno della chiesa di Carmine Superiore.
L’epidemia venne soprannominata “calamitas calamitatum” per la sua particolare virulenza. 
Alla fine della pestilenza la chiesa venne sterilizzata con la sovrapposizione di uno strato di calce. La copertura venne eliminata solo nel 1932 quando si diede avvio ad all’opera di restauro della chiesa.


Gli affreschi più antichi sono quelli contenuti nell’abside, dove nella volta troviamo il Cristo in gloria, all’interno della mandorla, affiancato dal tetramorfo.
La mandorla, o vesica piscis, è un simbolo di forma ogivale ottenuta da due cerchi dello stesso raggio che s’intersecano, in modo tale che il centro d’ogni cerchio si trova nella circonferenza dell’altro. Il nome, d’origine latina, significa vescica di pesce. Nell’iconografia cristiana la mandorla è associata alla figura di Cristo, della Madonna o di Dio Padre in Maestà.
Il tetramorfo è una raffigurazione iconografica che si compone di quattro elementi: uomo alato, leone, toro ed aquila. Il termine è utilizzato per indicare i simboli dei quattro evangelisti, secondo una visione mutuata dal vecchio testamento che risale al profeta Ezechiele.
Gli affreschi risalgono al 1340 e sono attribuiti al Maestro di Corzoneso.
Ricordo che Corzoneso è un comune del Canton Ticino. E’ possibile ritrovare la dicitura “Maestro di Carzoneso” ma è chiaramente un errore.
Alcuni decenni dopo l’abside venne arricchito dall’affresco riguardante la crocifissione, affiancato dalle figure di San Bartolomeo e san Gottardo. Questi affreschi risalgono al periodo compreso tra il 1375 ed il 1385.
San Bartolomeo, l’apostolo, è una figura di protezione poiché, spesso, è raffigurato con il coltello, simbolo del suo martirio, stretto nella mano.
Questi affreschi sono fatti risalire ad un maestro di scuola novarese.


Nella seconda campata vi sono l’iconografia della Madonna del Latte, affiancata, dalla figura di San Bernardo.
Alla sinistra della Madonna che allatta il bambino vi è una “strana rappresentazione”. Un cavallo? Una fiera bestia? Ci ritorneremo in futuro per analizzare le particolari simbologie ritrovate all’interno di questo magnifico luogo.


La seconda campata è attribuita al “maestro di San Gottardo”.
L’autore richiama immediatamente i dettami del tardogotico.
Questo stile artistico è facilmente comprensibile, a Carmine Superiore, poiché le scene sono particolarmente ricche di dettagli ed i personaggi sono vestiti sontuosamente.
L’ultima campata, la più tarda ad essere affrescata, presenta una magnifica Trinità.
Quest’ultima opera, come rappresentata nella chiesa dedicata a San Gottardo nel villaggio di Carmine Superiore, è particolare per le rive del lago Maggiore.


Possiamo ammirare Dio Padre, in trono, che sorregge il Figlio crocifisso.
Tra i due lo Spirito Santo.
Tutte le volte della chiesa sono affrescate con scene tratte dalla vita di San Gottardo.
Tra gli affreschi possiamo ritrovare molte rappresentazioni del male, oltre alla “fiera bestia” della seconda campata.
Tali pitture murarie meritano un approfondimento da parte nostra, che avverrà in un prossimo futuro.


Il male, la bestia e la presenza di santi legati alla protezione dei luoghi sono riferimenti precisi per gli uomini e le donne che hanno dimenticato il passato.
Il male sulle sponde del Lago Maggiore, quindi?
Da dove arriva?
In cosa consiste?
Durante la grande peste, coloro che avevano contratto il male si sono rinchiusi nella chiesa o sono stati portati a forza?
Domande che, secondo me, troveranno risposta nella sacra roccia sulla quale la chiesa è stata edificata.

Fabio Casalini.

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

Note:
La peste e il diavolo, si riferisce sia al fatto che durante la grande peste, di manzoniana memoria, coloro che avevano contratto la malattia si rinchiusero nella chiesa, sia al fatto che vi sono diversi affreschi che rappresentano il demonio, il male visto nella sua forma più classica.

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