martedì 22 agosto 2017

era meglio lavorare nel Medioevo!

I servi, nel Medioevo, lavoravano al massimo nove ore. E facevano delle pause, che persino secondo i loro padroni, erano dovute. I nostri antenati possono, in realtà, non essere stati ricchi, ma avevano abbondanza di tempo libero. E grazie al capitalismo siamo molto più schiavi di loro, da ‘The Overworked American: The Unexpected Decline of Leisure’ (Lo statunitense oberato di lavoro: l’inatteso declino del tempo libero)

“Il lavoratore si prenderà un lungo riposo al mattino; buona parte del giorno sarà trascorsa prima che venga al suo lavoro; poi deve fare colazione, come se non l’avesse fatta alla sua ora solita o altrimenti ci sono musi lunghi e mugugni; quando scocca l’ora abbandonerà il suo carico in mezzo alla strada e qualsiasi cosa stia facendo l’abbandonerà al suo stato, anche se molte volte si è guastata prima che torni; non può trascurare il suo pasto, qualsiasi pericolo incomba sulla sua opera. A mezzogiorno deve fare la pennichella, poi la sua bevutina nel pomeriggio, che consuma gran parte del giorno; e quando a sera arriva l’ora, al primo tocco dell’orologio getta i suoi arnesi e lascia il lavoro in qualsiasi stato o necessità si trovi." James Pilkington, Vescovo di Durham, circa 1570

Uno dei miti più duraturi del capitalismo è che avrebbe ridotto la fatica umana. 

Questo mito è solitamente difeso paragonando la moderna settimana lavorativa di quaranta ore con la sua omologa di settanta o ottanta ore nel diciannovesimo secolo. Il presupposto implicito – ma raramente espresso chiaramente – è che per secolo era prevalso lo standard di ottanta ore. Il paragone evoca la triste vita del contadino medievale, all’opera dall’alba al tramonto. Ci viene chiesto di immaginare l’artigiano specializzato in una soffitta fredda e umida che si alza prima del levar del sole e lavora alla luce di candela fino a tardi la notte...


Queste immagini sono proiezioni nel passato di modelli di lavoro moderni. E sono false.

Prima del capitalismo la maggior parte delle persone non lavorava per nulla molto a lungo. Il ritmo della vita era lento, persino tranquillo; il ritmo del lavoro rilassato. I nostri antenati possono non essere stati ricchi, ma avevano abbondanza di tempo libero. Quando il capitalismo ha aumentato i loro redditi, si è anche preso il loro tempo. In realtà ci sono buoni motivi per ritenere che le ore lavorative a metà del diciannovesimo secolo costituiscano lo sforzo lavorativo più prodigioso dell’intera storia del genere umano.

Dobbiamo, perciò, assumere una prospettiva più a lungo termine e guardarci indietro non di soli cento anni, ma di tre, quattro, persino sei o settecento anni. Si consideri l’ordinaria giornata di lavoro nel periodo medievale. Andava dall’alba al tramonto (sedici ore in estate e otto in inverno), ma, come ha osservato il vescovo Pilkington, il lavoro era intermittente; prevedeva una sosta per colazione, per pranzo e per il consueto sonnellino pomeridiano, e per cena.
A seconda del tempo e del luogo, c’erano anche pause per spuntini di metà mattina e metà pomeriggio. Questi periodi di riposo erano diritti tradizionali dei lavoratori, di cui godevano anche al picco dell’epoca del raccolto. Nei periodi di rallentamento, che costituivano gran parte dell’anno, il rispetto di orari regolari di lavoro non era usuale. Secondo il professore di Oxford James E. Thorold Rogers [1], la giornata lavorativa medievale non durava più di otto ore. I lavoratori che parteciparono al movimento per le otto ore alla fine del diciannovesimo secolo non fecero che “semplicemente battersi per recuperare l’orario di lavoro dei loro antenati di quattro o cinque secoli addietro”.


Un elemento importante di prova a proposito della giornata lavorativa è che era molto insolito che ai lavoratori servili fosse chiesto di lavorare una giornata intera per un signore.

Una giornata di lavoro era considerata metà di un giorno e se un servo lavorava un giorno intero ciò era conteggiato come “due giorni di lavoro” [2]. Sono disponibili resoconti dettagliati della giornata lavorativa degli artigiani. Dai dati di Knoop e Jones sul quattordicesimo secolo risulta una media annua di nove ore (esclusi pasti e le pause) [3]. I dati di Brown, Colwin e Taylor relativi ai muratori suggeriscono una giornata lavorativa media di 8,6 ore [4].

Il contrasto tra i modelli lavorativi capitalista e precapitalista sono assolutamente impressionanti riguardo all’anno lavorativo. Il calendario medievale era pieno di festività. Le feste ufficiali – cioè religiose – includevano non soltanto lunghe “vacanze” a Natale, Pasqua e a mezza estate, ma anche numerosi giorni dei santi e di riposo. Erano trascorsi sia in sobrie frequentazioni della chiesa sia in festeggiamenti, bevute e divertimenti. In aggiunta alle celebrazioni ufficiali , c’erano spesso settimane di astensione dal lavoro, per segnare eventi importanti della vita (nozze e funerali) così come eventi di minore importanza (inaugurazione di taverne, feste di Pentecoste, feste della birra [l’autrice utilizza qui termini, probabilmente medievali, di cui non ho potuto rintracciare il significato; la traduzione è largamente intuitiva – n.d.t.).
Tutto considerato, il tempo libero per le feste nell’Inghilterra medievale occupava probabilmente un terzo dell’anno. Dell’ancien régime francese è riferito che garantiva cinquantadue domeniche, novanta giorni di riposo e trentotto festività. In Spagna viaggiatori segnalarono che le feste coprivano in totale cinque mesi ogni anno [5].


Il tempo libero del contadino si estendeva oltre le feste sanzionate ufficialmente. Esistono prove considerevoli di quella che gli economisti la curva retrograda della domanda di lavoro, l’idea che quando i salari aumentano i lavoratori offrono meno lavoro. 

Durante un periodo di salari insolitamente alti (la fine del quattordicesimo secolo) molti lavoratori si rifiutarono di lavorare “per un anno, un semestre o per qualsiasi altro periodo consueto, ma solo a giornata”. E lavoravano soltanto per i giorni necessari a guadagnare il loro reddito abituale, che in questo caso corrispondeva a circa 120 giorni di lavoro l’anno, per un totale probabile di sole 1.440 ore l’anno (questa stima presume una giornata di dodici ore, perché le giornate lavorate erano probabilmente quelle primaverili, estive e autunnali). 

Una stima del tredicesimo secolo rileva che intere famiglie contadine non dedicavano alla loro terra più di 150 giorni l’anno. Dati feudali dell’Inghilterra del quattordicesimo secolo indicano un anno lavorativo estremamente breve – 175 giorni – per i lavoratori servili. Evidenze successive relative a coltivatori-minatori, un gruppo che aveva il controllo del proprio orario lavorativo, indicano che lavoravano solo 180 giorni l’anno.

FONTI

[1] James E. Thorold Rogers, Six Centuries of Work and Wages (London: Allen and Unwin, 1949), 542-43.

[2] H.S. Bennett, Life on the English Manor (Cambridge: Cambridge University Press, 1960), 104-6.

[3] Douglas Knoop and G.P. Jones, The Medieval Mason (New York: Barnes and Noble, 1967), 105.

[4] R. Allen Brown, H.M. Colvin, and A.J. Taylor, The History of the King’s Works, vol. I, the Middle Ages (London: Her Majesty’s Stationary Office, 1963).

[5] Edith Rodgers, Discussion of Holidays in the Later Middle Ages (New York: Columbia University Press, 1940), 10-11. Vedasi anche C.R. Cheney, “Rules for the observance of feast-days in medieval England”, Bulletin of the Institute of Historical Research 34, 90, 117-29 (1961).

OTTO SECOLI DI ORE LAVORATIVE ANNUALI

TREDICESIMO SECOLO: Contadino maschio adulto, Inghilterra: 1620 ore.

[Calcolate dalla stima di Gregory Clark di 150 giorni per famiglia; presume 12 ore il giorno, 135 giorni l’anno per il maschio adulto (“Impatience, Poverty and Open Field Agriculture”, mimeo, 1986]

QUATTORDICESIMO SECOLO:
 Lavoratore generico, Inghilterra: 1440 ore.

[Calcolate dalla stima di Nora Ritchie di 120 giorni l’anno. Presume giornate lavorative di 12 ore. (“Labour conditions in Essex in the reign of Richard II”, in “Essays in Economic History”, a cura diE.M. Carus-Wilson, vol. II, Londra: Edward Arnold, 1962].

MEDIO EVO: Lavoratore inglese: 2309 ore.

[Stima di Juliet Schor di un lavoratore medievale medio che lavorava due terzi dell’anno per 9,5 ore il giorno].

1400-1600: Coltivatore-minatore, maschio adulto, Inghilterra: 1980 ore.

[Calcolate dalla stima di Ian Blanchard di 180 giorni l’anno. Presume giornate lavorative di 11 ore (“Labour productivity and work psychology in the English mining industry, 1400-1600”) Economic History Review, 31, 23 (1978).]

1840: Lavoratore medio, Inghilterra: 3105-3188 ore.

[Sulla base di una settimana di 69 ore: ore da W.S.Woytinsky “Hours of labor”, in Encyclopedia of the Social Sciences, VOL III (New York: Macmillan, 1935); la stima inferiore assume 45 settimane l’anno; la stima superiore assume 52 settimane l’anno.]

1850: Lavoratore medio, USA: 3150-3650 ore.

[Sulla base di settimane di 70 ore; ore da Joseph Zeisel, “The workweek in American industry, 1850-1956”, Monthly Labor Review 81, 23-29 (1958). La stima inferiore assume 45 settimane l’anno; la stima superiore assume 52 settimane l’anno.]

1987: Lavoratore medio, USA: 1949 ore.

[Da “The Overworked American: The Unexpected Decline of Leisure”, di Juliet B. Schor, tabella 2.4.]

1988: Operai dell’industria, Inghilterra: 1856 ore.

[Calcolo da dati del Servizio Statistiche del Lavoro, Ufficio della Produttività e della Tecnologia.

Fonte: comune-info.net/

fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/

terrorismo islamico: il nostro alleato per 38 anni



Caro diario, non posso mostrare questa lettera alle persone innocenti dell’America e del mondo, quindi è solo tra te e me. Immagina lo shock e l’oltraggio se dico che dobbiamo abbracciare il terrorismo islamico! L’uomo della strada non capisce cosa ci sia in gioco e di come a volte le élite devono contare sul “caos controllato” per un bene superiore.
I terroristi islamici sono strumenti meravigliosi nelle guerre per procura, costano molto poco e combattono senza paura. Sono una risorsa globale che può essere utilizzata in qualsiasi conflitto locale. Sono anche sacrificabili, li utilizziamo quando è conveniente e li uccidiamo quando sono scomodi.
Se questo turba la coscienza delle persone, significa solo che loro non hanno prestato molta attenzione. Consideriamo i seguenti esempi:
  • Thomas Friedman, del The New York Timesha scritto [in inglese] che “non dobbiamo attaccare l’ISIS in Siria” e “dobbiamo considerare di fornire gli armamenti all’ISIS per abbattere Assad”.
  • John Kerry  ha ammesso che “Gli Stati Uniti hanno cercato di utilizzare l’ISIS per spingere Assad al negoziato”.
  • Il capo militare israeliano ha spiegato [in inglese] che “Israele preferisce l’ISIS ad Assad”.
  • Il ministro della difesa israeliano ha commentato [in inglese]“l’ISIS non ci attacca intenzionalmente e, quando una volta è accaduto, l’ISIS si è immediatamente scusata”. Salve!
  • Hillary Clinton ha scritto [in inglese] “Arabia Saudita e Qatar armano e finanziano l’ISIS”.
  • Joe Biden, il generale Martin Dempsey, il generale Wesley Clark hanno confermato (quiqui e qui [in inglese]) che gli alleati americani del Medio Oriente armano e finanziano Al Qaeda e ISIS.
  • Molteplici messaggi del Dipartimento di Stato americano hanno chiaramente definito [in inglese] come l’Arabia Saudita è la prima risorsa di finanziamento per il terrorismo in tutto il mondo, non solo in Medio Oriente.
Ci siamo mai chiesti perché mai non andiamo in guerra contro di loro né imponiamo sanzioni a questi sponsor del terrorismo? Diavolo! Neanche li condanniamo!
Ciò che passa nella mente dei lettori quando vedono un articolo [in inglese] intitolato “Accettare Al Qaeda”, che è pubblicato dal Consiglio sulle Relazioni Estere, il gruppo di esperti dietro la linea politica estera statunitense? Oppure quando il consigliere principale di Hillary Clinton le ha scritto [in inglese] “Al Qaeda è dalla nostra parte”?
Posso dare molti altri di questi esempi ma, per un momento, facciamo un salto sulla macchina del tempo.
Afghanistan, 1979 – 1989. Abbiamo usato i mujahedeen per sconfiggere l’Unione Sovietica. Quella non fu una buona cosa? Ricordate come i media e Hollywood hanno glorificato quei combattenti afghani negli anni ’80? I ribelli afgani furono anche accolti in visita presso la Casa Bianca.
Ci sono due fattori critici che spesso vengono dimenticati nella storia dei mujahedeen: “combattenti stranieri provenienti da tutto il mondo” e “Islam fondamentalista”.
Negli anni ’80, più di 35.000 cosiddetti arabi afghani [in inglese] sono venuti da tutto il mondo per combattere i russi e noi non saremmo stati in grado di motivarli a combattere senza appellarci al concetti di Islam, di Califfato o di Jihad. “Combattere per Allah” è molto più efficace di “Lottare per il Paese X”. I combattenti motivati dalla religione sono estremamente utili nel campo di battaglia, dal momento che non hanno paura della morte. Questa mentalità è essenziale per l’uso di uomini-bomba suicidi senza i quali molte battaglie e guerre non sarebbero state vinte.
Inoltre abbiamo appreso [in inglese] dall’Arabia Saudita che l’indottrinamento è essenziale per creare buoni soldati. Così la CIA si è avvalsa di libri di testo intelligenti per i bambini afgani che li ha introdotti ai concetti di jihad, armi e odio per i russi.
(Da allora, l’Arabia Saudita ha speso miliardi di dollari nelle scuole islamiche, le madrassa, in tutto il mondo. Queste scuole preparano il terreno per i futuri attivisti, estremisti e combattenti. I sauditi stampano i libri di testo che vengono utilizzati in tutto il mondo. I bambini imparano [in inglese] messaggi d’amore come “uccidere gli sciiti, i cristiani e gli ebrei”. Moschee e predicatori in tutto il mondo continuano a diffondere messaggi estremisti.)
Quando la guerra afghana stava per essere vinta, cominciammo ad accorgerci che il progetto Mujahedeen era un gioco brillante e avrebbe potuto essere replicato anche in altre parti del mondo.
Fu allora che nacque Al Qaeda. E questa fu una tempistica perfetta.
Vedete, Halliburton aveva appena scoperto enormi riserve di petrolio nei pressi del Mar Caspio, ma i paesi intorno a quella regione erano [in inglese] tutti pro-Russia, anche dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Senza che il pubblico americano ne sapesse nulla, i mujahedeen furono molto attivi [in inglese] durante tutti gli anni ’90 in Bosnia, Kosovo, Azerbaigian, Uzbekistan, Dagestan, Cecenia, eccetera. Questi combattenti furono utilizzati per tre scopi principali:
  • eliminare dittatori favorevoli alla Russia
  • installare leader favorevoli all’Occidente che ci avrebbero aiutati a costruire gasdotti e condividere le basi militari statunitensi
  • interrompere le condutture russe e altri loro interessi
In Azerbaigian fu facile ed inserimmo un nostro uomo nel 1993. In Georgia c’è voluto più tempo, ma George Soros e la sua rivoluzione dei colori alla fine installarono un nostro uomo, nel 2005. In un anno abbiamo ottenuto un gasdotto di 1000 miglia che ha collegato l’Azerbaigian (Mar Caspio), con la Georgia e la Turchia!
La Cecenia fu un successo parziale. Essi erano impegnati in una lotta per l’indipendenza dalla Russia, e accolsero con piacere i mujahedeen che avevano anche un sacco di soldi sauditi e armi statunitensi. In poco tempo, il sufismo non violento e mistico della Cecenia si trasformò nel wahabismo saudita.
Al Qaeda iniziò a colpire i gasdotti russi. La Russia invase la Cecenia nel 1994, perse la guerra e si ritirò. Era divertente guardare i notiziari di quei giorni. Ma poi Putin, tre anni dopo, diventò il Primo Ministro, intraprese una guerra spietata contro i jihadisti, vinse decisamente ed installò [in inglese] il proprio uomo forte in Cecenia. Perfino il sufismo ha visto un grande rilancio negli ultimi anni e i Ceceni hanno ora cominciato a rifiutare [in inglese] il wahabismo e lo jihadismo.
Al Qaeda fu estremamente utile in Bosnia, Albania, Macedonia e Kosovo. Alla fine degli anni ’90 abbiamo usato gli attacchi e i bombardamenti della NATO per liberarci del presidente pro-russo in Serbia.
Lontano dal cuore dell’Eurasia, l’estremismo islamico ed il terrorismo giocano un ruolo importante in Africa, nel Medio Oriente e in Asia per catalizzare le trasformazioni geopolitiche.
In Libia, in Siria, in Yemen e in Somalia noi dipendiamo dalla Fratellanza Musulmana, da Al Qaeda e dai Salafiti (coloro che seguono l’estremismo fondamentalista islamico sunnita).
In Libia, abbiamo sfruttato [in inglese] un’affiliata di Al Qaeda, chiamata Libyan Islamic Fighting Group (LIFG). Abbiamo rilasciato il suo leader (Belhadj) dalle prigioni della CIA, lo abbiamo ben vestito per l’occasione e abbiamo organizzato un servizio fotografico con John McCain, facendolo così diventare il combattente per la libertà che ha combattuto Gheddafi, il brutale dittatore!
In Siria, decine di migliaia di combattenti di Al Qaeda sono volati [in inglese] da tutto il mondo per rovesciare Assad. Se non fosse stato per gli interventi guastafeste di Putin, avremmo ora un oleodotto dal Qatar attraverso la Siria, ed Israele avrebbe potuto sfruttare [in inglese] il petrolio delle trivellazioni dalle alture del Golan. Davvero una situazione tragica.
In Africa, la Nigeria è un paese strategico con 170 milioni di persone e una terra ricca di risorse petrolifere e naturali. È qui che Boko Haram, l’ISIS africana, entra in gioco. È stata estremamente efficace in vari modi e, inoltre, grazie a Boko Haram, la metà della Nigeria è sotto la legge islamica della Sharia, che è un grande strumento per controllare le popolazioni.
In Asia, dobbiamo prevalere sulla Thailandia, sull’Indonesia e sulle Filippine. Senza di esse, perderemmo gran parte dell’Asia a favore della Cina. La legge della sharia ed il salafismo stanno guadagnando [in inglese] slancio in Indonesia, il che è un segno positivo.
Il pazzo leader delle Filippine, Duterte, è stato troppo amichevole [in inglese] con la Russia e la Cina. Egli perderà la sua popolarità e sarà sostituito se Abu Sayyaf, l’affiliato all’ISIS, riuscirà a provocare abbastanza problemi. Se Duterte contrattaccherà contro l’ISIS, piangeremo per i “diritti umani” e per la “islamofobia” presso le Nazioni Unite, ed imporremo sanzioni.
Anche la Thailandia si è spostata [in inglese] scioccamente nella sfera d’influenza russo-cinese. Bene, questo paese pacifico e buddista è di fronte all’estremismo sunnita/salafista nel sud. I leader tailandesi devono rendersi conto che l’intero settore del turismo è molto vulnerabile – alcune bombe e qualche attacco da parte degli jihadisti potrebbero avere gravi effetti.

Infine, spostiamo l’attenzione all’Europa. Ci sono stati molti problemi con l’immigrazione di massa, il terrorismo, la criminalità, eccetera. Tuttavia, ogni crisi è un’opportunità. Alcuni chiamano ciò “Problema-Reazione-Soluzione”.
Il problema è il terrorismo. La paura è la reazione. Il governo è la soluzione.
Il terrorismo e la criminalità ci danno la possibilità di militarizzare la polizia nella Unione Europea, creare una “NSA” per tutta l’Europa e perfino un esercito del’Unione Europea. L’onere finanziario causato dai rifugiati ci consente anche di imporre l’austerità e di ridurre la spesa per la salute. L’immigrazione di massa creerà anche una società europea più omogenea. Venti anni da ora e non ci sarà molta differenza tra Francia e Germania, e ciò significherà una gestione molto più facile dell’Unione Europea.
Andando avanti, la sfida economica più grande per noi sarà la Cina. Lei tuttavia ha un tallone di Achille, quello della provincia occidentale del Sinkiang che è prevalentemente costituita da musulmani. Con l’aiuto della Turchia [in inglese], abbiamo già creato in Sinkiang un movimento islamista che sta chiedendo la secessione. La One Belt One Road [la nuova Via della Seta Cinese] dipende molto dai treni merci che, nel loro viaggio verso l’Europa, viaggiano in sicurezza in quella regione. I nostri futuri mujahedeen del Sinkiang saranno utili se la Cina comincerà a comportarsi male.
Ci sono voluti circa 60 anni per unificare in larga misura il Nord ed il Sud America sotto un comune sistema finanziario, aziendale, economico e militare (il Venezuela è fuori posto, ma ci stiamo lavorando). Potrebbero volerci altri sessanta anni per unificare l’Europa, la Russia e la Cina. A quel punto avremo il governo globale ed il definitivo Nuovo Ordine Mondiale. Senza confini e senza muri. Un Mondo. Per raggiungere un tale scopo, abbiamo molte frecce al nostro arco – commercio, soccorso finanziario/militare, colpi di Stato, rivoluzioni colorate, sanzioni, guerre, ecc. – ma il terrorismo e il fondamentalismo islamici continueranno a svolgere ruoli indispensabili e per questo dobbiamo accettarli ed avvalercene.
*****
Articolo di Chris Kanthan pubblicato su World Affairs il 30 maggio 2017Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
http://sakeritalia.it/america-del-nord/terrorismo-islamico-il-nostro-alleato-per-38-anni/

La fine della sporca guerra della CIA in Siria

La fine della sporca guerra della CIA in Siria

Quando verrà scritta la storia definitiva del conflitto in Siria, il ruolo degli Stati Uniti nel finanziamento, addestramento e armamento dei gruppi ribelli, costituirà necessariamente un capitolo importante.
L’annuncio [in Inglese] di Washington che la CIA ha cancellato il suo programma a sostegno dei “ribelli moderati” in Siria – che si stima sia costato ai contribuenti statunitensi oltre 1 miliardo di dollari, e che ha contribuito a perpetuare un conflitto in cui sono morte 400.000 persone, molte delle quali nel modo più atroce – è stato fatto di recente nel modo in cui una multinazionale mette fine ad un’impresa commerciale fallita all’estero.
Non c’è stata alcuna menzione del fatto che il programma sia stato avviato in violazione del Diritto Internazionale. Nessuna menzione anche del fatto che fosse a sostegno di un’insurrezione in gran parte costituita da non-siriani, che negli ultimi sei anni sono calati sul paese non guidati dal desiderio di creare una democrazia, ma piuttosto di imporre la tirannia religiosa e culturale.
Immaginate, per un momento, un ribaltamento delle parti. Immaginate se l’FSB russo avesse istituito e gestito un programma di questo tipo, a sostegno di un’insurrezione armata dominata da estremisti religiosi con la tendenza a torturare, schiavizzare le donne e tagliare le teste delle persone – il cui obiettivo è il rovesciamento del governo laico di un stato multi-religioso e multietnico – immaginate quale sarebbe la reazione nelle capitali occidentali. L’indignazione sarebbe stratosferica – e legittima.
Quanto a coloro che sostengono che in Siria l’Occidente abbia sostenuto sempre e solo i fanatici taglia-teste moderati [in Inglese], mai quelli estremisti, questa è una distinzione assurda che il popolo siriano non ha mai avuto il lusso di sposare.
In un articolo [in Inglese] del New York Times su questa storia veniamo a sapere di come “una volta che i combattenti addestrati dalla CIA arrivavano in Siria, gli agenti della CIA avevano difficoltà a controllarli. Il fatto che parte delle armi della CIA sono finite ai combattenti del Fronte al-Nusra – e che alcuni dei ribelli si sono uniti al gruppo – hanno confermato i timori di molti nell’amministrazione Obama da quando il programma è iniziato. Anche se il Fronte al-Nusra era chiaramente visto come un’efficace forza di combattimento contro le truppe del Sig. Assad, la sua affiliazione ad Al-Qaida ha reso impossibile all’amministrazione Obama fornire sostegno diretto al gruppo”.
La pura ostinata stupidità della politica statunitense in Siria negli ultimi anni sta tutta in questo passaggio. Cosa pensavano che sarebbe successo? La CIA credeva davvero che i loro bei ribelli moderati con le loro nuove e scintillanti armi e attrezzature fornite dagli Stati Uniti si sarebbero inseriti nel conflitto e sarebbero rimasti immuni dalle attenzioni dei ribelli estremisti cattivi? Sono davvero così incredibilmente inetti e disastrosamente male informati su una regione nella quale hanno riversato così tanti sforzi nel tentativo di dominarla, negli ultimi 70 anni?
Sin dall’inizio, Washington e i suoi alleati hanno completamente e dolorosamente travisato gli eventi non solo in Siria, ma anche in tutta la regione. Nel 2011 la cosiddetta Primavera Araba ha sorpreso gli Stati Uniti per la dimensione e la velocità con cui si è diffusa. Il risultato è stato il panico a Washington su quello che presagiva per l’influenza statunitense in Medio Oriente, producendo un collasso monumentale di un analisi responsabile del catastrofico intervento militare in Libia sotto l’egida della NATO.
A guidare la guerra in Libia non sono stati i puri ideali di aiutare a rovesciare un dittatore crudele e stabilire una democrazia Jeffersoniana al suo posto, come affermato. Infatti, com’era possibile, considerato che, mentre Gheddafi era al potere, gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia, i principali partecipanti all’intervento della NATO, godevano di buone relazioni economiche e di rapporti diplomatici quasi normali con la Libia? No, l’intervento della NATO in Libia è stato alimentato dal desiderio degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei di mettersi a capo di una Primavera Araba che all’epoca aveva già perso slancio.
Eppure, ciononostante, l’Occidente ha organizzato un intervento duro e pervicace, che ha solo aiutato ad attizzare le fiamme di un riflesso controrivoluzionario che non ha visto nascere la democrazia, ma lo jihadismo Salafita. Ad informare questa strategia è stato un trattamento Orientalista e riduttivo della regione come un insieme indifferenziato di stati arabi e Musulmani quasi identici nel loro aspetto, nelle dinamiche sociali e nel loro crollo, per non parlare del loro carattere nazionale. E quindi la Tunisia era uguale all’Egitto, come la Libia era uguale alla Siria, e così via.
Non c’è stata alcuna rivoluzione popolare in Libia, un’asserzione sostenuta dal fatto che, anche se Gheddafi non aveva un’aviazione consistente e nonostante la sua capacità di difesa aerea fosse debole e venne neutralizzata dalla NATO già nelle prime fasi nel conflitto, ci sono voluti otto mesi perché il leader libico venisse rovesciato e ucciso a partire dal giorno in cui i velivoli della NATO hanno cominciato a volare sul paese nel marzo 2011.
Allo stesso modo, in Siria, nel momento in cui il programma della CIA è iniziato nel 2013, il paese è stato devastato in modo simile a quando i Khmer Rossi decisero di attuare il proprio Anno Zero, portando al massacro e all’estirpazione di comunità minoritarie che possono tracciare la loro presenza nel Levante a svariati millenni fa.
Questo non vuol dire che ogni militante che combatte il governo in Siria sia un non-siriano ed un estremista Islamico. Bisogna dire, però, che i non-siriani e gli estremisti Islamici erano e rimangono ai posti di comando nella forgiatura del carattere settario del conflitto. La conferma di ciò è stata fornita da un rapporto declassificato dell’intelligence [in Inglese]risalente al 2012, prodotto dalla Defense Intelligence Agency facente capo al Pentagono.
Eppure, ciononostante, la CIA ha intrapreso comunque il suo programma fallito per individuare e finanziare una terza forza in un paese nel quale gli Stati Uniti non hanno mai avuto alcun diritto giuridico o morale per operare. Legalità e moralità che non hanno mai vincolato un’organizzazione le cui azioni, in tutta la sua storia [in Inglese], si sono conformate regolarmente con quelle comunemente associate ad un’organizzazione terroristica.
Fortunatamente, in Siria, queste azioni non hanno portato a nulla.
*****
Articolo di John Wight pubblicato su Counterpunch il 10 agosto 2017.
Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
http://sakeritalia.it/medio-oriente/siria/la-fine-della-sporca-guerra-della-cia-in-siria/

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/

mercoledì 16 agosto 2017

Chlorella - rimuovi il mercurio dal tuo corpo in poche settimane


Avete notato che praticamente tutti i giorni i media raccontano una nuova storia che riguarda gli effetti nocivi del vivere nel mondo moderno?

Agenti chimici e metalli pesanti sembrano essere nascosti ovunque...
I pesticidi ricoprono una gran parte del cibo fresco, le sostanze chimiche vengono immesse quotidianamente nell'aria e nell'acqua e gli amalgami nei denti possono rilasciare mercurio ogni volta che mastichiamo del cibo.
Il pesce negli oceani è pieno di metalli pesanti e mercurio e queste sostanze seguono la catena alimentare fino ad arrivare nel nostro piatto.
L'acqua del sottosuolo è inquinata da chimici e pesticidi di scarico delle fabbriche e dagli scarti delle nuove tecnologie.

In pratica, un livello accettabile di veleni viene fatto entrare nella nostra casa attraverso l'acqua che si utilizza per bere e lavarsi, inclusi fluoro, cloro e bassi livelli di metalli pesanti, non ci vuole molta immaginazione per vedere che il nostro corpo è sotto attacco dell'inquinamento ambientale ogni giorno.

Si può cercare di proteggersi e combattere questa situazione mangiando cibo libero da pesticidi e sostanze chimiche ma non si può rimuovere tutte le fonti di tossine dall'ambiente.
Il danno al mondo è diffuso e pervasivo. 
Si possono prendere misure personali per proteggersi dalla tossicità del mondo e una delle migliori risorse per rimuovere queste sostanze tossiche dal corpo è una alga verde chiamata clorella ... 



In breve:
La clorella, una micro-alga unicellulare, è uno dei più potenti strumenti di disintossicazione per l’eliminazione delle tossine accumulate nell’organismo, compreso il mercurio.

Il grasso corporeo accumula da 10 a 100 volte più tossine del sangue. Uno dei modi migliori per rimuovere queste tossine è l’utilizzo di cibi disintossicanti come i concentrati di proteine del siero del latte che contengono precursori del glutatione, esercizio fisico e l’utilizzo della sauna ad infrarossi.
La clorella integrale è assolutamente indigesta e quindi, per utilizzarla come disintossicante, bisogna romperne la membrana cellulare durante il processo di produzione.
La clorella contiene anche proteine complete, così che può essere utilizzata sia da vegani che da vegetariani, e aumenta l’apporto di vitamina B.

COME SI COMBATTE L'INQUINAMENTO SISTEMICO

L’organismo mette in atto un piano di protezione contro gli agenti chimici indesiderati e nocivi provenienti dal cibo, dall’aria e dall’acqua. Una delle parti più efficaci di questo piano è la disintossicazione dalle tossine già incamerate nel corpo.

Il corpo è naturalmente capace di rimuovere molti degli agenti patogeni, agenti chimici e veleni con i quali possiamo venire in contatto nell’ambiente.

Ma, nel 21° secolo, si sta assistendo a un’esplosione di malattie collegate all'accumulo di tossine come il cancro, le disfunzioni auto-immunitarie, disturbi cerebrali - come l’autismo, l’Alzheimer e il Parkinson - disturbi neurologici e problemi più comuni come depressione, difficoltà di apprendimento e fatica cronica. Così diventa relativamente facile sovraccaricare l’organismo riducendone la capacità di rimuovere queste tossine.

Alcuni sintomi di uno stato tossico dovuto a esposizione cronica di metalli:
- stanchezza
- problemi digestivi e ridotta abilità di assorbimento e utilizzo dei grassi
- dolori articolari
- depressione
- problemi di regolazione dello zucchero nel sangue
- problemi di infertilità femminile

Il mercurio è anche una potente tossina che può danneggiare il cervello, il sistema nervoso centrale e i reni; è particolarmente dannoso per i bambini, i nascituri, le donne incinte e in allattamento, per chiunque abbia alti livelli di mercurio. È evidentemente importante disintossicare l’organismo dalle tossine accumulate per migliorare lo stato di salute incrementando la capacità di rimozione delle tossine a cui si è esposti quotidianamente.

SAUNA AGLI INFRAROSSI

Nel grasso corporeo c'è un accumulo di tossine da 10 a 100 volte superiore rispetto a quello nel sangue perciò, uno dei modi migliori per rimuovere le tossine è perdere peso. Questa è la difesa principale. Scegliere il cibo giusto e fare attività fisica sono le chiavi per migliorare lo stato di salute. Dopo di ciò, uno dei metodi più efficaci che conosco è l'uso della sauna agli infrarossi che può essere fatta per circa un'ora al giorno per un mese. È molto importante idratarsi bene prima e durante il trattamento per evitare la disidratazione.

In aggiunta si può fare esercizio fisico per 30-60 minuti immediatamente prima per liberare parte delle tossine contenute nelle cellule adipose.

Alcuni specialisti hanno scoperto che l'uso della niacina - del tipo NON a rilascio ritardato - aiuta a liberare le tossine dal grasso. Ma sono richieste dosi elevate: circa 5.000 mg. Queste dosi così elevate richiedono un’assunzione lenta e progressiva perché la niacina può provocare vampate. E, comunque, circa un quarto della popolazione non è in grado di tollerare le vampate da niacina. Evitate, quindi, la niacina a rilascio lento perché può potenzialmente portare a epatiti di origine chimica.

LA CLORELLA, UN POTENTE STRUMENTO DI DISINTOSSICAZIONE

È una delle risorse nutrizionali disponibili dalle proprietà più sbalorditive che può aiutare il corpo a combattere naturalmente l'inquinamento ambientale è un integratore a base di un cibo integrale: la clorella. La clorella è uno degli integratori più utilizzato in Giappone dove più di 10 milioni di persone la usano regolarmente. I giapponesi usano la clorella molto più diffusamente di quanto i nord americani usano la vitamina C, l'integratore più popolare.

I giapponesi sanno qualcosa che non sappiamo?

Una delle ragioni per cui la clorella è così importante per i giapponesi è la capacità di disintossicare naturalmente. La clorella è un "alimento verde", una micro-alga unicellulare grande da circa 2 a 10 micron. È molto piccola con una proprietà unica: permette la chelazione di metalli, di sostanze chimiche e di alcuni pesticidi.

Quando la clorella è introdotta nell’organismo, agisce legandosi naturalmente ai metalli pesanti, alle sostanze chimiche e ai pesticidi che trova lungo il tratto digestivo che è la strada per arrivare al flusso sanguigno attraverso il quale queste pericolose tossine vengono trasportate e depositate nelle cellule.

La clorella, principalmente, aiuta l’organismo a eliminare i metalli pesanti e le tossine indesiderate. Ma fa molto di più.

La clorella non si lega ai minerali indispensabili per il funzionamento ottimale del corpo. Non si lega alle sostanze benefiche come calcio, magnesio o zinco. È come se la clorella sapesse quali metalli fanno parte dell’organismo e quali sostanze chimiche devono essere rimosse. L’integrazione con la clorella libera un piccolo esercito dentro l'organismo che combatte la battaglia della rimozione e dell’eliminazione delle tossine dai tessuti.

LA STORIA DELLA CLORELLA

La clorella e uno degli integratori alimentari più studiati nel mondo. Oltre ad essere oggetto di ricerca medica in USA, Russia, Germania, Giappone, Francia, Inghilterra e Israele la clorella è stata studiata a fondo come risorsa alimentare perché costituita da un 50% di proteine nobili ed è considerato un alimento a base di amminoacidi completo.

Anche la NASA ha studiato l’utilizzo della clorella come uno degli alimenti completi da utilizzare nella stazione spaziale internazionale.

Degli studi svolti in Giappone hanno dimostrato che la clorella può aiutare a ridurre la percentuale di grasso corporeo e può essere utile a combattere l’obesità e il diabete dipendente dal sovrappeso. Può aiutare anche a ridurre il colesterolo e l’ipertensione. L’azione purificante della clorella sull’intestino e sugli altri canali di eliminazione, così come l’azione epatoprotettiva, favorisce la purificazione del sangue. E un sangue puro fa sì che i rifiuti metabolici siano efficientemente eliminati dai tessuti.

La clorella disintossica così efficientemente perché è ricca di clorofilla, conosciuta per:
favorire il processo di ossigenazione del corpo
depurare i principali organi di smaltimento come intestino, fegato e sangue
aiutare la depurazione del sangue dalle tossine
favorire una pressione sanguigna ottimale
aiutare la neutralizzazione dell'aria "cattiva" respirata
promuove la crescita e la riparazione dei tessuti

Oltre all’effetto disintossicante la clorella ha numerosi altri effetti benefici sulla salute:
rinforza il sistema immunitario
migliora la digestione, specialmente se ci sono problemi di costipazione
fornisce Vitamina B di origine vegetale
migliora la capacità di concentrazione
aumenta il livello di energia
bilancia il pH del corpo
normalizza il livello di zucchero nel sangue e la pressione
riduce i rischi di tumore
rinfresca l'alito

Uno studio in doppio cieco sulla disintossicazione da metalli, durato tre anni, cosu un campione di 350 persone condotto in una fonderia russa, sono stati utilizzati più di 20 composti naturali per la rimozione dei metalli pesanti da persone esposte a livelli molto alti di quattro metalli principali: antimonio, piombo, cadmio e arsenico.

Quali sono stati i risultati del test della clorella come agente disintossicante per i metalli pesanti? 

Nello studio russo, utilizzando la clorella - con la parete cellulare rotta - combinata con il cilantro (coriandolo) ha eliminato TUTTI i metalli pesanti, incluso il mercurio! Senza segnalare effetti collaterali! 

Infatti, il fatto che i metalli pesanti si legassero con la polvere di clorella è stato scoperto per primi dall’industria mineraria. Mescolata con l’acqua, la clorella è pompata nei pozzi delle miniere per raccogliere i residui metallici alla fine del processo di estrazione.

NON TUTTA LA CLORELLA È UGUALE

Differentemente da molti integratori alimentari, la clorella, come supplemento, ha una caratteristica che rende problematico il processo di produzione. La clorella non è digeribile dagli esseri umani che, semplicemente, non hanno gli enzimi per rompere la membrana cellulare.

Masticare e digerire la clorella non permette di sfruttare i benefici di quest’alga perché la sua dura membrana esterna, indispensabile per il legame con le tossine, non può essere rotta dalle nostre risorse biologiche.

Perciò è assolutamente necessario che il processo di lavorazione spezzi la membrana cellulare della clorella rendendola così biologicamente disponibile e attiva nel nostro corpo.

Inoltre è molto importante che l'acqua dove cresce l'alga sia incontaminata.

Un altro aspetto che bisogna conoscere della clorella è che non viene sempre ben tollerata dalle persone.

È consigliato iniziare gradualmete, prendendo una piccola dose per vedere come il corpo tollera questo potente disintossicante.
Alcune persone riportano benefici iniziando la disintossicazione assumendo prima piccole quantità di cilantro per pochi giorni. Il cilantro provoca una risposta di disintossicazione del corpo ma di minore intensità e questo può attenuare i disagi provocati dalla clorella.

Sono stati documentati ottimi risultati dall'uso di clorella mescolata con cilantro. Si raccomanda di usare una fonte naturale di cilantro in modo da essere sicuri di non introdurre altre sostanze chimiche indesiderate.

TROPPO FERRO?

Un’altra attenzione da porre nell’uso della clorella deriva dal fatto che questa alga verde contiene ferro in alta concentrazione. Il livello di ferro nella donna non dovrebbe rappresentare un problema data la perdita che avviene durante il ciclo mestruale ma, nell’uomo e nelle donne dopo la menopausa un eccesso di ferro può rappresentare un problema.
Quindi, per gli uomini che utilizzano la clorella, si deve controllare regolarmente che il livello di ferro nel sangue rimanga entro i limiti. L’indice più indicato è la ferritina che il cui livello dovrebbe essere compresa tra 20 e 80 ng/ml. Livelli più alti possono causare problemi e dovrebbero essere gestiti con donazioni del sangue o salassi terapeutici.

CLORELLA PER VEGETARIANI E VEGANI

La clorella è anche un’importante fonte di aminoacidi completi così sia i vegani che i vegetariani possono beneficiare non solo degli effetti detossificanti ma possono anche aumentare i livelli di proteine e del complesso vitaminico B.
Molti dicono che la clorella può essere una fonte di vitamina B12. Sebbene la clorella contenga questa vitamina, molte persone sviluppano carenze perché perdono la capacità di assorbirla. Infatti ingoiarla non dà gli stessi benefici dell’iniezione, dell’assunzione sublinguale o via spray.

Secondo quanto ho appreso, la clorella non è un’alternativa valida alla vitamina B12 di provenienza animale che può essere un problema per i vegani.

CONSIDERAZIONI FINALI

Qualche volta, vivere nel mondo moderno ci fa sentire come se fossimo in guerra con l’ambiente circostante e le fonti di inquinamento sono spesso silenziose e inevitablili. Ci si può sforzare per evitare inquinanti e tossine, mangiare solo cibi naturali salutari, bere solo acqua filtrata, evitare l’esposizione agli agenti chimici e ritrovarsi esposti, ogni giorno, a forti quantità di pericolosi inquinanti incontrollabili.

Mantenere il benessere ottimale comprende meccanismi di difesa per combattere questi assalti ambientali alla salute, invasivi e incontrollabili.

Applicando un programma di disintossicazione si può aiutare il corpo a rimuovere naturalmente i metalli pesanti, le sostanze chimiche e i pesticidi introdotti involontariamente. Ed è dimostrato che la riduzione del carico tossico migliora molti disturbi comuni come il calo di energie, l’insonnia, la digestione lenta, l’abbassamento delle difese immunitarie e l’affaticamento mentale.

Infatti praticamente tutto all’interno del corpo, compresi tutti gli organi, funziona meglio riducendo il livello delle tossine a livello sistemico.

La rimozione delle tossine, evitando l’accumulo a livelli pericolosi, può aiutare l’organismo a difendersi da cancro, diabete e ipertensione, oltre che ai comuni disturbi neurologici che possono manifestarsi a distanza di molto tempo.

È importante iniziare piano, magari usando prima il cilantro, e poi aumentare gradatamente l'assunzione di clorella in modo che il corpo riesca a tollerarla.

Ci è voluto molto tempo per accumulare nel corpo queste tossine e ora ci vorrà molto tempo per rimuoverle dal nostro sistema. Se l'assunzione della clorella provoca pesantezza nella digestione o altri fastidi, probabilmente, se ne sta prendendo troppa e troppo velocemente.

È fondamentale diminuire il grasso corporeo il più possibile, questo permette di eliminare una grande quantità di tossine dal corpo. Ci si può aiutare con la sauna agli infrarossi, in abbinamento all'esercizio fisico e alla niacina.

Bisogna essere pazienti, introdotta l’integrazione con la clorella, in poche settimane, è possibile iniziare a notare un miglioramento complessivo della salute come conseguenza della rimozione dei metalli pesanti, delle sostanze chimiche e pesticidi dal corpo.

Tratto da: http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2012/02/01/is-this-one-of-natures-most-powerful-detoxification-tools.aspx?e_cid=20120201_DNL_art_1

CLORELLA CONTRO SPIRULINA

La Spirulina è un alga che viene spesso confusa con la clorella. Anche se hanno molte caratteristiche in comune, ci sono alcune differenze nutrizionali tra le due alghe.

La differenza più importante è che la spirulina non ha la capacità di chelare le tossine dei metalli pesanti come fa la clorella, la spirulina però viene usata per trattare avvelenamento da arsenico.

Nutrizionalmente parlando, spirulina è una buona fonte di proteine complete. Infatti contiene 65-70 proteine e batte Chlorella in termini di contenuto proteico. Essa ha anche una maggiore quantità di B12, acidi grassi essenziali e dell'enzima superossido dismutasi.

Chlorella, invece, contiene livelli più elevati di clorofilla, nucleotidi RNA e DNA e beta carotene.

Idealmente ha senso prenderle entrambe, difatti questa combinazione può trasformare il nostro corpo in una centrale elettrica nutrizionale.



ALTRI RIMEDI NATURALI PER DEPURARSI 
DAI METALLI PESANTI


1) Zeolite

La Zeolite è un minerale di origine vulcanica. E’ considerata un vero e proprio spazzino dell’organismo. La sua struttura microporosa permette l’assorbimento dei metalli pesanti e delle sostanze dannose che circolano nel nostro corpo. Viene spesso utilizzata negli apparecchi ionizzatori e alcalinizzatori per purificare l’acqua di casa. Per una vera e propria disintossicazione dai metalli pesanti, si consiglia di assumere 1 cucchiaino di zeolite in polvere 30 minuti prima dei pasti principali.


2) Clorella

L’alga clorella è una microalga unicellulare che vive nelle acqua dolci. La sua assunzione come rimedio naturale favorisce l’eliminazione dei metalli pesanti e l’espulsione delle scorie da parte dell’organismo. E’ in grado di ridurre le reazioni allergiche e gli stati infiammatori dovuti all’accumulo di metalli pesanti nel nostro corpo. Può essere acquistata in erboristeria sotto forma di integratore naturale alimentare in capsule.


3) Coriandolo

Il coriandolo, conosciuto anche come prezzemolo orientale o cinese, svolge un’interessante azione chelante nei confronti dei metalli pesanti. E’ particolarmente utile per la rimozione del mercurio che può essere presente negli spazi tra le cellule e nel nucleo cellulare. L’accumulo di mercurio può causare danni al Dna. E’ efficace anche contro cadmio, piombo e alluminiopresenti nelle ossa o nel sistema nervoso. Si consiglia di assumere il coriandolo accompagnato dalla clorella, in modo che le tossine non vengano riassorbite.


4) Curcuma

La curcuma è una spezia di origine orientale molto preziosa e ricca di proprietà benefiche. Tra di esse troviamo la capacità di purificare l’organismo dalle tossine, dai metalli pesanti e dagli agenti inquinanti. Purifica il sangue, facilita la digestione e la depurazione dell’organismo. Le proprietà della curcuma, come comprovato da recenti ricerche scientifiche, vengono attivate in abbinamento al pepe nero. Non dimenticate, dunque, di aggiungere ai vostri piatti un pizzico di entrambe le spezie. Per l’impiego della curcuma a scopo curativo, come integratore, è bene rivolgersi ad un erborista. Per potenziare gli effetti benefici della curcuma, si consiglia, infine, di abbinarla allo zenzero.


5) Aglio

L’aglio non è un semplice alimento, ma un vero e proprio medicinale naturale.E’ conosciuto e utilizzato fin dall’antichità come rimedio naturale per purificare il sangue e migliorare la circolazione. E’ in grado di respingere le tossine dal corpo per via del suo contenuto di zolfo. L’abbondante presenza di selenio bioattivo nell’aglio lo rende efficace per proteggerci dalla tossicità del mercurio. Lo zolfo, invece, contribuisce ad ossidare metalli pesanti come cadmio e piombo, rendendoli solubili in acqua.


6) Acqua e limone

Per ottenere acqua pura, libera dai metalli pesanti e alcalina, è possibile rivolgersi ad alcuni strumenti adatti a renderla alcalina e a depurarla dalle sostanze indesiderate. Bere acqua e limone la mattina presto permette di compiere una profonda pulizia del nostro organismo, favorendo l’eliminazione delle tossine e dei metalli pesanti. Questo rimedio naturale rafforza il sistema immunitario e regola il metabolismo.


7) Frutta e verdura bio

La frutta e la verdura coltivate industrialmente e con l’utilizzo di pesticidi e di fertilizzanti chimici possono rappresentare una delle fonti di metalli pesanti provenienti dalla nostra alimentazione. Scegliere frutta e verdura biologica, o comunque coltivata in modo naturale, permette di limitare la nostra esposizione ai metalli pesanti contenuti nei fitofarmaci. Il consumo stesso di frutta e verdura, ricca d’acqua, favorisce l’espulsione da parte dell’organismo dei metalli pesanti. I maggiori vantaggi, soprattutto dal punto di vista dell’eliminazione delle tossine da parte dell’intestino, si otterrebbero consumando frutta e verdura cruda e biologica.


8) Bentonite

La bentonite è una particolare forma di argilla conosciuta da secoli per le numerose proprietà curative. Viene impiegata da secoli sia come integratore alimentare che per il trattamento delle malattie. E’ ritenuta utile per assorbire virus e tossine. E’ considerata un vero e proprio chelante naturale, efficace per rimuovere i metalli pesanti accumulati nell’organismo. La bentonite, che contiene ioni negativi, sarebbe in grado di attirare le tossine, cariche positivamente. Per una cura disintossicante e chelante a base di bentonite, è bene rivolgersi ad un esperto.


9) Psyllium

Lo psillio, conosciuto anche come Plantago ovata o Plantago psyllium, è uno dei rimedi naturali più noti contro la stitichezza. L’accumulo di tossine e di metalli pesanti può essere dovuto ad un cattivo funzionamento dell’intestino. Per favorire la rimozione e l’espulsione delle sostanze indesiderate, è possibile assumere lo psillio sotto forma di integratore naturale o di decotto. Per una cura a base di psillio, personalizzata in base alla propria condizione di salute, è bene rivolgersi ad un erborista.


10) Omega-3

L’assunzione di integratori e di alimenti ricchi di omega-3 è considerata utile per aiutare il nostro organismo a depurarsi dai metalli pesanti. E’ però necessario porre particolare attenzione alle fonti da cui gli omega-3 provengono. Le tipologie di pesce più ricche di omega-3 possono presentare un elevato contenuto di metalli pesanti. Pensiamo, ad esempio, al salmone. E’ però possibile reperire in commercio integratori a base di acidi grassi essenziali di origine vegetale. Le sostanze necessarie al nostro organismo per la formazione degli omega-3 sono inoltre presenti nei semi di lino, nelle noci e nell’olio di lino.

Fonte: casabenessere.wordpress.com

fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/