Roma (7 marzo 2016): iniziativa Farmindustria |
di Gianni Lannes
Un ministro che mente spudoratamente e reiteratamente - forse per ignoranza o altro - può licenziare un decreto legge incostituzionale per imporre in modo coercitivo ben 12 vaccini obbligatori a minori sani, mettendo a repentaglio la loro salute? Gli articoli 76 e 77 della Costituzione repubblicana italiana non ammettono dubbi o fraintendimenti: “soltanto in casi di straordinaria necessità e urgenza”. Il presidente del consiglio pro tempore, Paolo Gentiloni, assurto alle cronache per aver regalato 339,9 chilometri quadrati di mare italiano alla Francia, ha dichiarato in conferenza stampa il 19 maggio scorso: «Non si tratta di uno stato di emergenza». Infatti, in Italia non sono in atto epidemie e non dilagano pandemie. Dunque, perché bombardare di iniezioni neonati, bambini e adolescenti?
Alla voce analfabetismo funzionale. La Lorenzin in un’intervista intervista a Sky TG24 ha dichiarato: «Ci sono paure che non devono essere alimentate ma invece devono essere sedate». Mentre in trasmissione a La7 ha avuto l’ardire di dare sfoggio alla sua sapienza a proposito dei virus: «quando ci sono dei buchi i virus camminano, saltellano».
Conflitti interesse? A parte Ricciardi e Guerra, il 27 settembre 2016 Renzi ha partecipato a Verona, ad un’iniziativa della Glaxo Smith Kline. E il Tempio di Adriano si è colorato di rosa. Alla vigilia della festa della donna, Farmindustria ha infatti organizzato un convegno sul tema: “Le Donne per la Farmaceutica, La Farmaceutica per le Donne”. Sono intervenute, tra gli altri, anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dell’Istruzione Stefania Giannini.
Qualche tempo prima, il Sole 24 ore del 7 ottobre 2014 riportava questo articolo profetico:
Conflitti interesse? A parte Ricciardi e Guerra, il 27 settembre 2016 Renzi ha partecipato a Verona, ad un’iniziativa della Glaxo Smith Kline. E il Tempio di Adriano si è colorato di rosa. Alla vigilia della festa della donna, Farmindustria ha infatti organizzato un convegno sul tema: “Le Donne per la Farmaceutica, La Farmaceutica per le Donne”. Sono intervenute, tra gli altri, anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dell’Istruzione Stefania Giannini.
Qualche tempo prima, il Sole 24 ore del 7 ottobre 2014 riportava questo articolo profetico:
«Metti dieci Ceo mondiali di Big Pharma a Palazzo Chigi e un premier che li invita a puntare (e a investire) sull'Italia. E metti che Big Pharma risponda: lo stiamo già facendo, anche oltre le promesse fatte, «siamo pronti a dare ancora una mano». Prove tecniche di sintonia tra il Governo e le industrie farmaceutiche ieri a Roma. Con un incontro a sorpresa tra Matteo Renzi e le imprese del farmaco internazionali, comprese alcune italiane come Menarini e Chiesi, che già hanno base e forza in Italia. Un incontro che fa seguito a quello avvenuto nei mesi scorsi a Bari, quando il premier per la prima volta fece un esplicito endorsement pro industria farmaceutica, definendola strategica per lo sviluppo e invitandola a consolidare e ad allargare la propria presenza nel nostro Paese… Restano sul tavolo gli inviti di Renzi alle industrie a «investire in Italia, per voi è un'opportunità, il Paese sta cambiando», avrebbe chiosato il premier. Come interamente sul tappeto restano le richieste rilanciate dalle farmaceutiche al Governo: stabilità normativa e certezza di regole, un sistema regolatorio forte e solido, snellezza burocratica, una riforma dell'Aifa (Agenzia del farmaco) che la rende efficiente, che acceleri l'accesso dei prodotti ai mercati e le ispezioni. Una nuova prospettiva italiana per il farmaco, insomma. Che per Big Pharma costituisce quasi una pre condizione per continuare a scommettere sull'Italia, o addirittura per arrivarci ex novo. Chissà. Certo è che la presenza a palazzo Chigi dei Ceo di Bayer, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, Merck Serono, Novartis e Roche, insieme a due delle italiane ben radicate all'estero, non è stato un evento di secondo piano. «Per la prima volta un primo ministro italiano incontra un gruppo di Ceo mondiali dello stesso settore, gliene va dato atto. Per noi questo è un segnale molto positivo e anche una dimostrazione di fiducia nel nostro Paese», ha commentato Scaccabarozzi. Ora, è chiaro, si attendono i fatti da parte del Governo. Chissà se già con la prossima legge di Stabilità. La presenza di altri ministri accanto a Renzi, – da Pier Carlo Padoan (Economia) a Beatrice Lorenzin (Salute) fino a Federica Guidi (Sviluppo) – è di sicuro un segnale in più di attenzione verso le industrie. La manovra 2015 potrebbe essere la prova della verità».
riferimenti:
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-10-07/renzi-apre-big-farmaco-063854.shtml?uuid=AB6Ajk0B
fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/
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