sabato 25 febbraio 2017

perché i controllori ci stanno avvelenando?

PERCHE’ I CONTROLLORI CI STANNO AVVELENANDO?
Il nostro diritto basilare ad esistere dipende da quello che possiamo mangiare, bere e respirare.
Se qualcuno di questi tre componenti è a rischio, allora lo sarà anche la nostra salute.
Quindi perchè esistono tante tossine nell’aria nelle forniture d’acqua e negli alimenti?
Tutti noi siamo schiavi economici di un sistema di moneta fiduciaria danneggiato.
Lavoriamo più di 40 ore alla settimana, più di 50 settimane all’anno fino a quando non abbiamo l’età sufficiente per andare in pensione, però noi siamo troppo anziani per poter godere pienamente dei nostri anni d’oro.
Offriamo i migliori anni della nostra vita alle stesse aziende globali che ci hanno tenuti schiavi finanziariamente.
L’acqua è la cosa più preziosa del mondo è anche un diritto basilare di tutta l’umanità.
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Due terzi del nostro pianeta sono coperti d’acqua, però solo un 2,5% è acqua dolce, il resto è acqua salata.
in alcune zone degli Stati Uniti come Utah, Washington o Colorado, è illegale raccogliere acqua piovana o deviare acqua da un ruscello o da un fiume verso un serbatoio.
Anche se sarebbe preferibile ottenere il nostro rifornimento di acqua attraverso la trivellazione della falda acquifera locale, la maggior parte delle persone dipende dall’acqua potabile delle città, nella quale vengono filtrati molti farmaci contenuti a causa dell’urina e dei limitati procedimenti di filtrazione, insieme all’aggiunta di fluoro nell’acqua potabile in alcuni paesi.
In un articolo pubblicato su “The Associated Press” si dichiarava che in 24 città metropolitane erano stati trovati farmaci, tra cui antidepressivi, anticonvulsivi, antinfiammatori, analgesici e addirittura caffeina.
Inoltre “The Associated Press” ha rivelato che l’acqua potabile di almeno 41 milioni di persone negli Stati Uniti è contaminata da farmaci.
Uno studio del Servizio Geologico degli USA pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” ha scoperto che sono stati ritrovati medicinali anticoncezionali nell’acqua filtrata del rubinetto, che potrebbero creare una possibile epidemia generalizzata di infertilità nei prossimi anni.
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Le grandi case farmaceutiche non sono solo nel business di trovare cure, perchè non guadagnerebbero se non ripetessero le ricette delle medicine costantemente.
Uno studio russo intitolato “L’effetto di piccole quantità di fluoro sul corpo umano”, è giunto alla conclusione che basse concentrazioni di fluoro nell’acqua potabile, 1,5 mg per litro, provocano cambiamenti nello sviluppo dei tessuti ed ostacolano lo sviluppo di maggiore attività neurologica negli uomini e negli animali.
Il fluoro è un residuo velenoso talmente tossico da non poter essere versato direttamente nell’oceano o in qualsiasi altro rifornimento d’acqua.
L’aggiunta di fluoro all’approvvigionamento d’acqua ha una correlazione diretta con il numero di morti fetali, bambini con sindrome di Down, denti fragili e strutture dentali radicolari aumentate, malattie spinali, osteomalacia, che è l’indebolimento delle ossa, e osteoporosi, che è la struttura anomala porosa e distanziata all’interno dell’osso nella popolazione medicata, ma non nella popolazione controllata non medicata.
Nel 1977 la Sottocommissione Intergovernativa del Congresso convocò due assemblee complete sul tema del fluoro.
Durante l’assemblea si provò che:
1. Le iniziative scientifiche di coloro che promuovevano la fluorazione erano fraudolente.
2. Altri studi esistenti dimostravano, senza alcun dubbio, che approssimativamente 10.000 morti in più all’anno per cancro si potevano attribuire alla fluorazione negli Stati Uniti.
L’11 novembre 1979 sono stati versati fino a 50 parti per milione di fluoro nell’approvvigionamento idrico di Annapolis, Mayland, che provocarono come risultato l’avvelenamento di 50.000 persone, molte delle quali morirono per arresto cardiaco la settimana successiva allo sversamento.
20160316_092645Nella pubblicazione “la Tossicologia Clinica dei Prodotti Commerciali” 5a edizione 1984, si afferma che non esiste un solo studio scientifico o di laboratorio in tutto il mondo che provi che la fluorazione riduca la carie negli uomini.
Eppure ci sono centinaia di articoli scientifici pubblicati che dimostrano che la fluorazione dell’acqua è pericolosa per gli uomini, gli animali, le piante e la vita acquatica, cosa che non sorprende perchè il fluoro è più tossico del piombo e solo leggermente meno dell’arsenico.
Il Dr. Robert Carton, ex presidente dell’Unione degli Scienziati Governativi e che ha lavorato all’Agenzia di Protezione Ambientale statunitense ha affermato:
“La fluorazione il più grande caso di frode scientifica, non solo in questo secolo, ma forse di tut20160316_092835ti i tempi.”
L’acqua imbottigliata non è necessariamente la risposta perchè ha i suoi problemi.
Il Consiglio per la Difesa delle Risorse Naturali ha scoperto che un quarto dell’acqua imbottigliata è semplicemente acqua del rubinetto, con o senza filtrazione extra.
L’Amministrazione di Medicine e Alimenti permette agli imbottigliatori di etichettare la loro acqua come acqua di sorgente, trattata con sostanze chimiche e non c’è nemmeno la garanzia che la stessa sorgente sia di acqua pura.
Nei prossimi anni l’acqua potrà diventare più preziosa dell’oro, se non siamo capaci di trovare un modo di fornire il mondo di acqua potabile pulita.
In Kenia è stato scoperto un immenso lago sotterraneo che potrebbe rifornire il paese di acqua dolce per 70 anni.
In un articolo pubblicato sulla rivista “Science” si menziona che recentemente è stato scoperto un serbatoio sotterraneo enorme a 645km al di sotto della superficie terrestre che contiene 3 volte più di acqua di tutti i nostri oceani messi insieme.
Così che tra le falde acquifere, i laghi e i bacini che sono situati al di sotto della superficie terrestre insieme all’invenzione, recentemente scoperta, di trasformare l’acqua salata in acqua potabile, non dovrebbe esserci nessuna scusa perchè l’acqua potabile pulita possa essere utilizzata ovunque su questo pianeta.
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Viviamo in un mondo pieno di contaminazione…l’acqua, l’aria, la terra, gli alimenti e non solo questo, è ‘contaminata’ anche l’educazione l’informazione l’allegria..è tutto intossicato?
Forse lo vediamo, lo riveliamo, lo riconosciamo…però stiamo reagendo davanti a questa terribile situazione?
E’ ormai tempo di smettere di osservare, sperare, congetturare ed assumere la nostra responsabilità e rispondere in modo attivo, con coscienza, per aiutare la Terra e l’umanità sofferente di questo mondo.
a cura di Hackthematrix
Articolo ricavato da un riassunto del documentario di Gregg Prescott  (www.in5d.com“Perchè i controllori ci stanno avvelenando?” del 9 gennaio 2016
fonte http://www.hackthematrix.it/?p=9883?p=9883
fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/

lunedì 20 febbraio 2017

ordine di Trump all'Italia: aumento spese di guerra

Roma: contro la guerra! foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes

Stato di guerra permanente ed al contempo obiettivo di rappresaglia. Da 30 a 48,3 miliardi di euro: è il costo bellico sostenuto dagli ignari contribuenti italidioti. I padroni della colonia Italia a Washington hanno deciso come sempre dal 1943, tutto a nostro discapito, usando il belpaese come una portaerei da cui far decollare la guerra a mezzo mondo. D'altronde il 10 febbraio scorso la terza sezione della Cassazione ha dissequestrato il MUOS in Sicilia. Si tratta di uno strumento di guerra come ammette candidamente l'ambasciata nordamericana a Roma.

E così i ministri europei della cosiddetta “difesa” hanno varato “l’Hub-Sud” presso il comando alleato interforze di Napoli, come «punto focale per aumentare la capacità di capire ed affrontare le sfide che vengono dalla regione del Nordafrica e del Medioriente». Lo ha confermato il segretario generale dell’alleanza atlantica, Jens Stoltenberg (nomen omen), aggiungendo che «contrastare le minacce che vengono dal Medio Oriente e Nordafrica è una parte essenziale della risposta Nato alla situazione più complessa della fine della guerra fredda». Nell’Hub di Napoli lavoreranno più di 100 individui al fine di valutare le minacce potenziali e impegnandosi con le nazioni e organizzazioni partner per i programmi di defence capability building e di addestramento delle forze locali. 

Stoltenberg ha detto anche che «la Nato sta aumentando le esercitazioni per condurre operazioni nella regione se necessario anche con la forza di risposta della Nato» e ha affermato che «presto saranno operativi i droni di sorveglianza basati a Sigonella per sorvegliare diverse zone nell’area». Nella base siciliana di Sigonella, regalata dal 1956 con un accordo segreto mai ratificato dal Parlamento italiano, è ammassato un arsenale nucleare USA, proibito sulla carta dal trattato di non proliferazione (TNP) ratificato dall'Italia per volontà di Aldo Moro.

Così, ora il metodo Trump piomba sul tavolo dei ministri guerrafondai dell’alleanza atlantica e da Washington arriva la richiesta di piani precisi e misurabili entro l’anno perché tutti gli alleati arrivino al 2 per cento del pil di spese militari. E la minaccia che altrimenti lo zio Sam ridurrà il suo impegno. Per l’Italia, attualmente, poco al di sopra del’1,1 per cento arrivare al 2 per cento rappresenterà un esborso da oltre 18,3 miliardi di euro l’anno in più, secondo uno studio del Bruegel Institute. Tirando le somme in relazione alle valutazioni del Sipri di Stoccolma, la spesa complessiva italiana che oggi si aggira sui 30 miliardi di euro l’anno, sfiorerà i 50 miliardi di euro nel 2018.

Dal canto suo il ministro pro tempore Roberta Pinotti del partito democratico, salita all’onore della cronaca per la recente vendita di 28 aerei da guerra al Kuwait costruiti da Finmeccanica (l'ad Moretti è stato appena condannato a 7 anni di reclusione per la strage del gpl a Livorno), ha rilevato che «nel conto non si devono mettere solo i soldi, ma anche i contributi in termini di partecipazioni militari». Evidentemente per i governanti eterodiretti italiani l’articolo 11 della Costituzione repubblicana non garantisce gli affari di guerra. A proposito: sotto il controllo dei criminali Nato c'è anche Eurogendfor, al di sopra di leggi, parlamenti e organi giudiziaridella succube Europa.


riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=muos 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sigonella 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=nato 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=tnp 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sipri 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=eurogendfor 

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/02/15/news/il_segretario_nato_stoltenberg_in_sicilia_la_base_dei_droni_di_sorveglianza_-158405605/ 

http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2017/01/31/news/strage-di-viareggio-moretti-condannato-a-7-anni-1.14802375 

fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

tutto quello che dirai sarà usato contro di te...

addio libertà di pensiero, di opinione, di parola, di cura, di tutto!!!


Tutto quello che dirai sarà usato contro di te... addio libertà di pensiero, di opinione, di parola, di cura, di tutto!!!

Buongiorno italiano, tu sei lo schiavo nr…
Grazie anche alle nostre buone intenzioni, alle nostre illusioni che non abbiamo mai voluto e saputo lasciare, siamo arrivati ad essere quello che non volevamo…schiavi, schiavi veri e propri con catene che benché non visibili sono assolutamente tangibili, reali.

Ora, febbraio 2017, grazie al fenomeno indotto delle fake news il potere demoniaco che controlla tutto il pianeta, purtroppo è così anche se non vogliamo crederci, ha lanciato la proposta di legge(ddl 2688) per schiavizzare oltremisura ogni cittadino di questa colonia che crede di essere un paese libero… in realtà è sempre stato un paese di sudditi perennemente ingannati e distratti da un’informazione all’uopo deviata.

La guerra dell'ONU alla libertà di pensiero, di parola, di opinione online ed ai diritti umani in tutto il mondo.



Tutto quello che dirai potrà essere usato contro di te...
Caro schiavo italiano tutto quello che dirai sarà usato contro di te in tribunale (del regime)… proprio come ad un indagato, ma non pensare di non esserlo, tu sei sotto inchiesta (dittatura) per aver pensato, per aver creduto qualcosa di diverso da quello che ti era stato detto con le buone di pensare e credere, ora hai superato il limite e la vera dittatura si sta palesando, non quella del passato, ma una ancor più vera e più crudele, fatta oltre che di limitazioni mentali anche di quelle fisiche; di limitazione dei movimenti (passaporti, ecc.), di controllo di ogni parametro biometrico (smartphonemicrochip, ecc.), di manipolazione mentale (smartphone ,tv, radiofrequenze, scie chimichehaarpcontrollo del clima, ecc.) di quasi totale impossibilità di scelta di cura (protocolli sanitari, vaccini obbligatori, messa al bando cure naturali, ostracismo delle conoscenze e terapie mediche alternative, ecc.), di limitazioni finanziare (signoraggio, abolizione del contante, ecc.); di limitazione della sfera sessuale, delle relazioni e di educare (protocollo OMS educazione sessualeemancipazionepornografia, ecc.), e molto altro ancora.

SIAMO IN UNA DITTATURA SPIETATISSIMA Fino a 6 anni di carcere a blogger, facebooker e cittadini per una semplice “offesa”!!!



Comunque siamo ancora liberi...
Ma comunque siamo ancora liberi, siamo ancora liberi, liberi di alzarci sempre prima la mattina, di uscire ancora col buio per recarci di fretta al lavoro senza neanche avere il tempo di dare un bacio ai nostri figli, di lavorare sempre di più per guadagnare di più e costruirci una vita felice, felici di comprare forsennatamente cose, cose, cose che ci sembreranno sempre più utili, liberi di tornare dal lavoro sempre più tardi senza neanche aver visto la luce del sole, liberi di mangiare in fretta e furia e andare a dormire, liberi di chattare fino a tardi con amici virtuali, liberi di dormire sempre di meno…
Siamo ancora liberi di pensare di essere liberi anche se in realtà siamo indotti a crederlo.

E’ arrivato il momento di protestare? E’arrivato il momento di dissociarsi da tutta la politica poiché ingannatrice?
No, credo che non succederà nulla, si andrà avanti a credere che le imposizioni sono necessarie per il nostro bene… e infatti si vede come stiamo bene nonostante esse, non è forse che stiamo male a cause di esse?
chi dovrebbe fare il nostro interesse e non lo fa perché ha ancora il consenso del popolo?

Caro schiavo italiano tutto quello che penserai e dirai sarà usato contro di te in tribunale... siamo in demoncrazia!
Marcello Salas

Fake news, il testo del Ddl 2688 Gambaro - pdf


Fonte http://compressamente.blogspot.it/2017/02/tutto-quello-che-dirai-sara-usato.html

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/

martedì 14 febbraio 2017

tutta la verità dei bugiardi

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La censura è ormai l’unico modo con cui le elites globaliste, atlantiste e liberiste possono impedire alla realtà di sgorgare dalle crepe  e prendere il sopravvento sulla narrazione che esse hanno imposto al mondo occidentale: avere in mano tutta l’informazione verticale, giornali, televisioni, intrattenimento non è bastato nell’era del web.Certamente anche la rete può essere in gran parte domata attraverso il capitale, ma i il tempo stringe, si deve fare in fretta e bisogna ricorrere a metodi più immediati ed energici . C’è un problema però: non possono chiamarla apertamente censura perciò hanno inventato uno pseudo concetto ad hoc, la post verità e affidato ai media tradizionali, raccolti in comitati di decodifica, altrimenti detti fact checking  in cui si colpisce ciò che per il potere è la menzogna suprema, ovvero l’opposizione alle sue tesi.
Non c’è dubbio che questi media paludati abbiano un’invidiabile esperienza in bugie, depistamenti e distrazioni di cui esigono il remunerativo monopolio e che per questo sono subito accorsi alla chiamata alle armi del padrone fondando i loro tribunalini dell’inquisizione. Però anni di acquiescenza e di trasformazione da cani da guardia del potere in cani da compagnia dello stesso, li rende goffi, livorosi e rischia di bruciare presto la credibilità sulla quale vorrebbero innalzare il feticcio del vero e del giusto. Così non è sorprendente che un quotidiano prestigioso come Le Monde, una volta a sinistra, ma oggi in mano a tre sinistri miliardari decisi ad impadronirsi di tutta la stampa francese, sia già incorso in alcuni  “incidenti” clamorosi ancorché all’insaputa dei loro lettori a cominciare dalla negazione dell’assoluzione postuma di Milosevic presso la corte dell’Aia, una menzogna pura e semplice, attuata anche attraverso la manipolazione dei testi, la loro traduzione falsata e la cancellazione dei brani “scomodi” ma funzionale alla diffusione negli altri media e nei siti web dell’atlantismo palese o nascosto, vedi East journal,  di dubbi e condizionali su un fatto che rischiava di mettere sotto tutt’altra e più illuminante luce la guerra jugoslava. (il testo integrale della sentenza lo trovate qui)
La sfacciataggine di costoro, che pretendono di aver individuato 600 siti di fake news (loro non compresi), la fiducia nel fatto che nessuno si prenderà la briga di controllare, arriva anche a servire la disinformazione dei lettori in maniera così grottesca e superficiale da lasciare stupefatti perché è come compiere un furto lasciando il biglietto da visita. Qualche mese fa l’edizione on line dell’augusto giornale francese ha attaccato il sito americano Counterpunch  accusandolo di essere veicolo di false informazioni e basando questa tesi generale sul fatto che era stato pubblicato un post con uno pseudo discorso di Hillary Clinton davanti alla sede di Goldman Sachs che in realtà non era mai stato tenuto. Come prova di fraudolenza nel pubblicare il divertente discorso di fantasia, Le Monde fornisce il link non a Countepunch, ma ad un altro sito americano che a sua volta conferma queste accuse, ancora senza fornire un collegamento al post incriminato. Basterebbe andare all’originale per accorgersi immediatamente che  il pezzo  in questione non era affatto stato spacciato per vero, anzi se ne rivendicava la natura satirica e sotto il titolo era bel visibile la scritta Satire Alert! come potere tranquillamente controllare quiL’editore del portale di informazione ha ribattuto ” Voltaire piange, i francesi non capiscono più la satira”. Pare che non la capiscano più nemmeno quando glielo si dice.
Ecco come si fa la decodificazione della cosiddetta post verità che in realtà viene coltivata con amore e straordinaria dedizione proprio da chi pretende non si sa bene in base a che cosa, di essere arbitro del vero. Sono peraltro gli stessi che per anni hanno spacciato come vangelo le notizie sulla Siria di un tizio che abitava alla periferia di Londra e che ora dopo aver pubblicato montagne di cazzate sulla presunta guerra civile siriana e sui combattenti della libertà, ci dicono come se nulla fosse che fu il parlamento inglese ad impedire che Obama invadesse tout court la Siria, negando il via all’operazione e alla necessaria complicità “internazionale”. Ma fact checking you self.

fonte https://ilsimplicissimus2.com/2017/02/09/tutta-la-verita-dei-bugiardi/

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/

gli Obamas passano alla cassa


DI DAVID WALSH
wsws.org
Barack Obama ha certamente fatto la sua parte. durante i suoi otto anni di mandato i profitti delle imprese sono aumentati. La ricchezza dei 400 americani più ricchi è cresciuta tra i  1.570 e i 2.400 miliardi di dollari. La disuguaglianza sociale è aumentata ad un ritmo sempre più veloce.
Con Obama alla Casa Bianca, il mercato azionario ha vissuto una delle sue corse di maggior successo in tutta la storia (il Dow Jones Industrial Average è aumentato del 148 %, ancora più di quanto aumentò con Ronald Reagan).
In soldoni, secondo CNN-Money ” Le partecipazioni al Dow   di JPMorgan Chase e Goldman Sachs sono schizzate alle stelle dopo il bailout [2008-2009] e non sono lontano dai loro massimi storici   … Le azioni di Apple sono aumentate più del 415% da quando  [Obama] è diventato presidente. Amazon di un sorprendente 900%. E Facebook, che si è messa sul mercato negli ultimi mesi del primo mandato di Obama nel 2012, è arrivata al  230% dal suo prezzo base. ”
Il New York Times gongolava l’anno scorso, “I fatti sono indiscutibili: Gli anni di Obama sono stati tra i migliori di sempre per gli  investitori azionari, fin dagli albori del 20° secolo. Pensate solo che se io fossi stato abbastanza lungimirante da acquistare quote di un fondo azionario a basso costo il primo giorno di insediamento di Obama, il 20 gennaio 2009, avrei triplicato i miei soldi. Performance del mercato azionario a questo livello, sono state superate raramente.”
Anche Time magazine aggiunge che durante il periodo di Obama, “la azioni USA hanno più che triplicato i soldi degli investitori, generando rendimenti totali (includoso il valore dei dividendi reinvestiti) del 235% ... mentre azioni di società con sede in Europa, Giappone, e in altri paesi con economie sviluppate hanno guadagnato solo il 96% in totale. ”
Così sembra giusto che dopo aver fatto diventare i già immensamente ricchi, ancora  molto più ricchi, a spese della classe operaia, Obama dovrà ricevere una adeguata ricompensa. Sia lui che sua moglie sembrano essere, certamente , di questo parere.
Di recente abbiamo letto un titolo sorprendente “Obama potrebbe incassare fino a $ 242 milioni di dollari dopo aver lasciato Washington” Il titolo si basa su uno studio condotto da un ricercatore della Business School della American University di Washington. Lo studio titolava – un po ‘meno clamorosamente : “Come i Presidenti fanno i Milioni “, e ritiene  che “gli Obama potrebbero guadagnare fino a $ 242.500.000 con discorsi, presentazioni di libri e pensioni. (presumendo un’età di pensionamento di 70 anni) Non male per una coppia che ha è entrata alla Casa Bianca con  un patrimonio netto di $ 1,3 milioni di dollari totale “.
La grande domanda che si pone questo studio è se gli Obama supereranno i Clintonnell’accumulare ricchezza dopo aver lasciato la Casa Bianca. “Gli Obama potrebbero  uguagliare o addirittura superare i  75 milioni che i Clinton hanno fatto nei primi 15 anni fuori dalla Casa Bianca? Sembra possibile. Il Presidente Obama lascia il suo incarico con due best-seller già al nome da aggiungere ai circa 40 milioni di dollari in diritti di autore che incasserà insieme a Michelle. Aggiungiamo $ 3 milioni in redditi da pensione e almeno 50 discorsi l’anno  per un minimo di $ 200,000 dollari l’uno e si è già vicino ai $ 200 milioni al lordo delle imposte. Dovrebbe bastare per piazzare gli  Obamas nella parte alta della lista delle più ricche ex prime famiglie. ”
Il Washington Post suggerisce altre possibilità. “Qualsiasi multinazionale sarebbe felice di avere un ex presidente al tavolo della sua Direzione. Questi incarichi sociali pagano bene, con stipendi a sei cifre più benefit  e viaggi con jet privato da e per gli incontri. Obama ha detto che in futuro non vuole viaggiare su aerei commerciali.
Gli Obama sono già ricchi. L’editorialista Andrew Lisa osserva, “Barack Obama ha guadagnato $ 400.000 all’anno per otto anni. … Il Presidente riceve anche un rimborso spese di $ 50.000 l’anno, un rimborso per spese di viaggio  non tassabili per $ 100.000 e un budget di spese di rappresentanza di $ 19.000.
“Il 15 aprile 2016, il Presidente Obama ha presentato le dichiarazioni dei redditi 2015, che mostrano che lui e la first lady Michelle Obama hanno congiuntamente un reddito lordo di 436.065 $. Hanno pagato $ 81.472 di tasse in base al loro tasso di imposta del 18,7 per cento. … Secondo CelebrityNetWorth.com,  Obama ha un patrimonio netto di $ 12.2 milioni di dollari e Michelle Obama non è da meno, con un patrimonio netto di $ 11,8 milioni di dollari. “Le trattenute per la pensione di Obama per il 2017 saranno di  $ 207.800.
Dopo aver lasciato la Casa Bianca il 20 gennaio e dopo una vacanza a Palm Springs, in California, Obama e la sua famiglia hanno programmato di trasferirsi in un quasi-palazzo nella zona di Kalorama a nord-ovest di Washington, DC.  La casa, con nove camere da letto e otto bagni è su tre piani  (più un livello inferiore) – (Forbes), è una” residenza lussuosa in un quartiere desiderabile, costruita nel 1928, su  760 metri quadrati “(Business Insider).
Business Insider aggiunge, “Possono essere considerati nuovi vicini di casa degli Obama  a Kalorama, sia il fondatore di Amazon Jeff Bezos, che la famiglia di Ivanka Trump e Jared Kushner , in quanto tutti hanno recentemente comprato casa in quel quartiere. Gli Obamas affitteranno la casa da Joe Lockhart, che è stato addetto stampa alla Casa Bianca del Presidente Bill Clinton e resteranno fino a quando la figlia minore, Sasha, finirà la high-school. La casa era stata mesao in vendita a $ 5.3 milioni prima di essere ritirata  dal mercato a maggio scorso. “Forbes stima che la proprietà abbia un valore di $ 7 milioni,” una cifra che dovrebbe aumentare di altri  $ 300.000 nel corso del prossimo anno. ”
Gli Obama pagheranno un fitto mensile di $ 22.000 per la loro residenza. Inoltre, possiedono una casa $ 1,5 milioni a Chicago, e, se dobbiamo credere al  Washington Post  “Obama, che è un appassionato di golf, è stato visto alla ricerca di una casa a Rancho Mirage [nella zona di Palm Springs], dove il golf è considerato una religione “. Il Palm Desert Patch  dice che, secondo voci di corridoio, la famiglia Obama sta cercando di acquistare una casa a Rancho Mirage, possibilmente nel [esclusivo] quartiere di Thunderbird Heights. ” zona conosciuta “come il Parco giochi dei Presidenti.‘”
Karl Marx e Friedrich Engels , più di un secolo e mezzo fa, dicevano che il “Capo di uno Stato moderno” non era altro che “un funzionario che deve gestire gli affari di tutta la classe dirigente”.
Cosa che è più che mai oscenamente trasparente e vera è che i funzionari di questo “esecutivo” sono quelli che vengono meglio pagati da sempre.

david Walsh
Fonte: https://www.wsws.org
3.02.2017
http://comedonchisciotte.org/gli-obamas-passano-alla-cassa/
fonte: https://alfredodecclesia.blogspot.it

giovedì 9 febbraio 2017

Jacques-Louis David


LA MORTE DI SENECA, 1773, PARIGI, PETIT-PALAIS


SAN ROCCO. 1780, MARSIGLIA, MBA


BELISARIO CHIEDE L'ELEMOSINA, 1781, LILLA, MBA


MADAME PASTORET, 1792, CHICAGO, ART INSTITUTE


IL GIURAMENTO DELLA PALLACORDA, 1791, VERSAILLES


L'INCORONAZIONE DI NAPOLEONE, 1808, PARIGI, LOUVRE

il governo "ombra" che non appare


I cittadini che votarono nel 2008 per mandare Barack Obama alla presidenza USA si aspettavano grandi cambiamenti. Dagli ascolti telefonici senza garanzie della NSA, passando per Guantanamo, fino al “Patrioct Act”, il candidato Obama nel corso della sua campagna elettorale, si mostrò come difensore delle libertà civili e della difesa della privacy, promettendo una impostazione radicalmente diversa rispetto al quella del suo predecessore George W.Bush.
Tuttavia…sei anni dopo della sua amministrazione, la versione di Obama delle Sicurezza Nazionale sembra quasi indistinguibile da quella che aveva ereditato. La prigione della Bahia di Guantanamo rimane aperta. La NSA, in ogni caso, è ritornata ancora più aggressiva nella vigilanza e nello spionaggio degli stessi cittadini USA. Gli attacchi con i droni (veicoli senza pilota) sono aumentati esponenzialmente. Di recente si è informato che lo stesso presidente che ha ottenuto un premio Nobel per promuovere il disarmo nucleare, in realtà ha speso fino ad un bilione di dollari nel modernizzare e rivitalizzare le armi nucleari negli Stati Uniti.
Ci si domanda perché è cambiata la faccia dell’Ufficio Ovale ma le politiche continuano ad essere le stesse? Le critiche semplicistiche tendono ad accentrarsi sullo stesso Obama, un leader che spesso ha cambiato la sua politica per assumere una linea più dura. Tuttavia il ricercatore scientifico, Michael J. Glennon, dell’Università di Tufts ha una risposta più pessimista: Obama non avrebbe potuto cambiare molto le politiche, nonostante avesse provato. E lo ha fatto.
Per quanto esista  il principio basilare che i cittadini possono indirizzare il proprio governo eleggendo nuovi funzionari, Glennon suggerisce che in pratica, la gran parte dei nostri governi non funziona in questo modo. In un nuovo libro,  “National Security and Double Government ” (Sicurezza Nazionale e Doppio Governo), cataloga le forme in cui l’apparato di difesa e sicurezza nazionale è effettivamente autonomo, in pratica senza dover rendere conto, senza trasparenza o contrappeso di alcun tipo. Egli usa il termine “doppio governo“: Esiste uno che eleggiamo, e poi quelli che si trovano dietro di lui, dirigendo enormi settori della politica quasi senza controllo. I funzionari eletti finiscono per servire come mera copertura per le decisioni reali prese dalla burocrazia. Loro smettono di essere politici in campagna, per trasformarsi in pure facce, pure relazioni pubbliche delle volontà di quelli che non vediamo e non appaiono.

Michel Glennon, ricercatore e docente accademico

Glennon cita l’esempio del fatto che Obama ed il suo equipe si sorpresero e si risentirono nello scoprire , assumendo le loro funzioni, che i militari diedero loro soltanto due opzioni per la guerra in Afghanistan: gli Stati Uniti possono aggregare più truppe o …aggregare più truppe. L’Amministrazione Obama optò quindi per aggregare più truppe, 30.000 in più per la precisione. Avrebbe potuto denunciare pubblicamente ma avrebbe dovuto rivelare dei segreti di Stato….e sappiamo come finiscono quelle persone coraggiose che rivelano i segreti di Stato in questo mondo….
La critica di Glennon può suonare come strana, quasi come di un “complottista”. Tuttavia è certo che Glennon è un esperto ed insider dell’Establishment: infatti lui è stato advisor del Comitato delle Relazioni Estere del Senato e consulente di vari comitati del Congresso USA, così come del Dipartimento di Stato. Inoltre, quello che denuncia nel suo libro ” National Security and Double Government”, conta con l’approvazione di vecchi membri del Dipartimento di Difesa, Dipartimento di Stato, della Casa Bianca ed incluso della CIA: Glennon non è un istrionico propagandista di paura e sensazionalista come un Alex Jones e la sua “Info War”, non è un teorico della cospirazione, Glennon è un accademico che ci presenta il problema così:
“Si tratta di gente intelligente, con grande spirito di lavoro e senso dello Stato che credono di operare in buona fede e che stanno rispondendo ad incentivi sistemici, senza nessuna supervisione significativa per controllarli. Fanno quello che dispone il loro manuale di guida ma questo manuale non lo scrivono loro, nè coloro che mostrano la faccia in pubblico”.
Come è possibile che abbia sviluppato  questo modello? Come è possibile che esista questo doppio Governo? Che si può fare rispetto a questo? Glennon ha parlato con la sua pubblicazione “Ideas”, dal suo ufficio della scuola Fletcher di Diritto e di Diplomazia di Tufts. Quest aintevista è stata condensata e pubblicata.
Ideas: Da dove viene il termine “doppio governo”?
Glennon: Si tratta della famosa teoria di Walter Bagehot, che si è fatta conoscere nella decade del 1860. Bagehot fu l’erudito che presiedette alla nascita della rivista The Economist che ancora ha una colonna a suo nome. Bagehot cercò di spiegare nel suo libro “The English Constitution” come funzionava il governo britannico. Suggerì che ci sono due insieme di costituzioni. Da un lato quella che denominò “Istituzioni degne”, la Monarchia, la Camera dei Lords, che la gente crede erroneamente che dirigano il governo. Dall’altro lato, un secondo insieme di istituzioni, a cui si è riìferito come le “istituzioni efficaci”, che in realtà stabiliscono la politica governativa. Questi sono la Camera dei Comuni ed il primo ministro ed il ganbinetto britannico.
Ideas: Quali evidenze esistono per sostenere che negli USA operi un Governo doppio?
Glennon. Avevo curiosità di capire perché un presidente come Barack Obama sia finito per abbracciare le stesse politiche di sicurezza nazionale e di antiterrorismo contro cui aveva fatto campagna con tanta eloquenza. Perché questo presidente ha continuato con le stesse politiche di Bush, una due tre volte….caso dopo caso? Ho scritto inizialmente sulla base della mia stessa esperienza e conoscenza personale e dalle conversazioni mantenute con decine di individui nell’esercito, nella polizia e nelle agenzie di Intelligence del nostro governo, così come, naturalmente, con i funzionari nel Capitolio e nei tribunali. L’evidenza documentata nel libro è sostanziale: ci sono 800 note a margine di pagina nel libro.
Ideas: perché i responsabili politici consegnerebbero le chiavi di sicurezza nazionale ai funzionari non eletti?
GLENNON: Non possiamo dire che si tratti di una decisione cosciente, forse neppure volontaria… I membri del Congresso sono generalisti ed hanno bisogno di delegare esperti per quegli affari che sfuggono loro, ad esempio, la questione della sicurezza nazionale, ecc..  Loro hanno tanta paura di fare delle gaffe ed di trovarsi in una situazione in cui potrebbe  loro stessi essere tacciati come radicali, che hanno fatto una valutazione erronea sulla questione di sicurezza nazionale e  tendono, quindi, a delegare questa  “agli esperti„, che, a loro volta, tendono ad esagerare le minacce. Dalla loro parte, i tribunali delegano anche esperti per tutto che gli riguarda la sicurezza nazionale. E siamo messi così.
La presidenza in essa non è un’istituzione piramidale, dall’alto verso il basso, come molta gente “terra terra” crede per ignoranza. Non è un’istituzione diretta dal presidente che dà ordini e che fa in modo che la burocrazia richieda “quanto in alto „ quando inviteranno loro a saltare. Infatti, la politica di sicurezza nazionale, per fare un esempio, emana precisamente dall’immenso  apparato  burocratico. Molta delle politiche più contestate, dall’industria mineraria dei porti del Nicaragua fino al programma di sorveglianza del NSA, è cominciata in quest’apparato. John Kerry non esagerava quando ha detto che alcuni di questi programmi sono “in pilota automatico.
-Ideas: Bene! Che conveniente No? Non è questo un altro modo di dire che i grandi apparati burocratici sono quasi impossibili da cambiare?
GLENNON: È molto più grave di ciò. Quest’apparato burocratico non è quello che è dedicato a fissare larghezze di un veicolo o determinare tariffe del trasporto della ferrovia. Quest’apparato prende decisioni così tanto come a loro gira che in una democrazia possono essere irreversibili, distruggono ideologie, e possono dare luogo a conseguenze molto nocive – come stiamo vedendo.
-IDEAS: Esclude quindi che le decisioni di Obama in materia di sicurezza nazionale potrebbe in realtà doversi alla differenza tra essere un attivista ed essere un supreme leader responsabile di 320 milioni di persone?
GLENNON: Non, non lo escudo. Almeno non completamente. Ovviamente non è la stessa cosa egli essere un attivista ed essere il Presidente degli USA. Tuttavia, non c’è una sola spiegazione o una ragione di peso per la continuità sorprendente della politica di sicurezza nazionale della stessa era di Bush. Ovviamente, un po’più si produce tra propaganda e manfrine che ci nascondono quando la politica, dopo altra politica, sarà ancora praticamente identica a quella di George W. Bush. Non è insensato diffidare ed affermare che loro hanno piani che non condividono con i cittadini -e soltanto ciò giustificherebbe questa continuità, perché abbiamo visto, e che questo è ovvio, che questa minaccia di cui ci parlano, non esiste.
Ideas: Non è così che ci insegnano a percepire il sistema americano
GLENNON: Credo che il popolo americano sia fuorviato, vive nell’ignoranza, ugualmente come era fuorviata la popolazione britannica di Bagehot, che viveva anche quella nell’ignoranza. Poiché questi britannici, gli americani al giorno d’oggi (e di altra gente di altri paesi), credono che votando il presidente, o ad un membro del congresso, o che ottiene in portare in un caso X davanti i tribunali, otterranno cambiare la politica del paese. Benché ci siano alcuni contro-esempi nei quali quest’azioni infatti influiscono sulla politica, come Bagehot ha predetto che , la realtà profonda che denuncio non viene alterata. Il governo segreto non cambia: la politica in generale nel quadro della sicurezza nazionale è fatta dalle istituzioni occulte
IDEAS: Cosa possiamo fare? Vi deve una certa speranza risolvere questo problema ?
GLENNON: L’ultimo problema e più grave è l’IGNORANZA POLITICA omnipresente da parte del popolo americano, e l’INDIFFERENZA dinanzi alla minaccia che emerge di quest’istituzioni occulte. È di là da cui deve provenire l’energia per riformare questa realtà triste: del popolo americano. Non del governo. Il governo è il problema qui. La gente deve prendere il toro per le corna. E ciò è qualcosa molto difficile fare, perché l’ignoranza è, in molti sensi, razionale. C’è molto poco vantaggio di capire ed essere attivo su problemi che non si possono alterare, le politiche che non puoi cambiare.
Fonte: Es Global
traduzion e esintesi: J. Manuel de Silva
http://www.complottisti.com/governo-ombra-non-appare/
fonte: https://alfredodecclesia.blogspot.it

martedì 7 febbraio 2017

i Rotschild

8 volte più ricchi degli 8 più ricchi

Per un  giorno, i media hanno parlato della ricerca di  Oxfam International   da  cui risulta che la ricchezza degli 8 principali miliardari supera quella della metà povera della popolazione mondiale, 3,6 miliardi.  Gli otto sono
Bill Gates   con  75 $  miliardi
Amancio Ortega – $ 67 mdi
Warren Buffett – 60,8 $ mdi
Carlos Slim Helu – 50 $ mdi
Jeff Bezos – 45,2 $ mdi
Mark Zuckerberg – 44,6 $ mdi
Larry Ellison – 43,6 $ mdi
Michael Bloomberg – 40 $ mdi
Addizionate insieme, le loro ricchezze valgono  426, 2 miliardi di dollari.
Questa disparità   estrema, ha concluso  Oxfam, “invoca un cambiamento fondamentale nel modo in cui gestiamo le nostre economie,  perché funzionino per tutti, non solo per alcuni”.
Nel novero dei primi otto non appare il nome Rotschild. Per varie ragioni:  qui non abbiamo a che fare con  persone fisiche, ma con una dinastia,  i  cui membri presiedono  a fiduciarie private a capitale fisso – niente società per azioni (scalabili),  ma   solo aziende familiari, accuratamente sottratte  ai mercati finanziari goym, e partecipazioni  incrociate.
Insomma  è ancora la struttura  instaurata dal capostipite  del 18mo secolo, Mayer Amschel Rotschild.  Basato in Germania,  l’avo   sparse i suoi cinque figli nelle diverse capitali  europee, ciascuno muniti di capitale e conoscenze per  aprirvi  una banca d’affari: Parigi e Francoforte, Londra, Vienna e Napoli (era  allora uno degli stati dalle finanze più  prospere).  E’  stata dunque  la prima multinazionale del credito,   che profittò delle guerre europee scatenate dalla  Rivoluzione  giacobina  e da Napoleone.  Prestando agli stati  che la guerra indebitava (tipicamente,  all’impero austro-ungarico,  a quello britannico), da cui accettava titoli e buoni del Tesoro, e cogliendo  tutte le buone occasioni per prendere il controllo finanziario delle più diverse industrie,  a  corto di liquidità.
Il figlio che ebbe maggior successo fu  quello che si stabilì a Londra  Nathan Meyer  Rotschild:  sposò  Hanna Barent Cohen da  cui ebbe 7 figli e   una cospicua dote finanziaria;  nel 1811, durante le guerre napoleoniche, finanziò  di fatto lo sforzo bellico britannico quasi da solo  – senza trascurare di finanziare in segreto anche il Bonaparte.   Il 18 luglio 1815  fu  un corriere della  Rothschil & Sons  che informò il governo britannico che a  Waterloo le cose si mettevano male per Napoleone; il governo non ci credette, e allora Nathan  stette al gioco:  si  mise a svendere titoli del debito inglese, come se sapesse che presto sarebbero stati carta straccia.   Gli altri ricchi inglesi, nel panico, lo imitarono; la Borsa collassò. Mani forti anonime  (agenti dei Rotschild) avevano già fatto  incetta di titoli a prezzi da liquidazione fallimentare;  quando arrivò la notizia che a Waterloo Napoleone  aveva perso, Nathan era il padrone della London Stock Exchange.  Ancora nel 2015  il Regno Unito sta restituendo a rate i capitali presi  a prestito dai Rotschild.
Oggi,  le ricchezze  della dinastia restano inimmaginabili; essa riesce in gran parte a dissimularle con il metodo delle  ditte   non quotate, dove non si pubblicano bilanci, dove lavorano e sono impiegati direttamente i membri della famiglia, matrimoni fra consanguinei,  eredi che continuano a collaborare strettamente; da due scoli, non è mai apparso alla luce un litigio fra i parenti, che abbia prodotto un  frazionamento di ricchezze, capitali e imprese.  Non  a caso il motto della famiglia, sotto lo scudo rosso, è (in latino) “Concordia, Integritas, Industria”.
Oltre alle finanziarie N.M. Rotschild &  Son di Londra e la Edmond de Rotschild Group  in Svizzera,  la dinastia ha incalcolabili partecipazioni in istituti di credito,  nel settore immobiliare,  minerario ed energetico.  I vigneti che l’uno o l’altro membro hanno in Francia, in Sudafrica, in California, Sudafrica ed Australia, sono   attività da tempo libero.    Le partecipazioni che contano, in “investimenti globali”, non sono affatto visibili. E’ dubbio se i Rotschild siano oggi quello che fu la ditta di Nathan, che divenne praticamente il banchiere centrale   d’Europa,   coprendo debiti pubblici,  salvando banche nazionali,  finanziando infrastrutture  pubbliche durante la rivoluzione industriale.
Sicché non si può valutare se dice il vero il sito Investopedia, che   ha provato a fare una valutazione approssimativa  e decreta (senza specificare i cespiti e le attività)  che la ricchezza  che  la dinastia controlla oggi ammonta a 2  trilioni di dollari:  2 mila miliardi.  Se fosse vero, vuol dire che i Rotschild  sono otto volte più  ricchi degli otto più ricchi miliardari.

I milionari annusano il collasso, e scappano

(dalla società che hanno creato)
Non certo i Rotschild, ma i “mezzi milionari”, i gestori di hedge funds,   i fondatori di startups di successo,  i ricchi in  milioni (ma non miliardi), stanno comprando bunker di lusso  in  rifugi   anti-atomici  riciclati in condomini costosissimi, assoldando squadre di guardie armate,   investendo in campi d’aviazione  in Nuova Zelanda: almeno secondo un articolo del New Yorker  che sta facendo   rumore  fra quelli che contano.  Perché i nuovi ricchi   temono una rivolta sociale:  “Le  tensioni prodotte dall’acuta disparità di reddito  stanno diventando così’ forti, che alcuni dei più  agiati dl mondo stanno prendendo misure per proteggersi”-

In vendita in Nuova Zelanda: pista d’atterraggio.

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Una volta, i “preppers”, quelli che si preparano a lottare e sopravvivere in un collasso sociale totale accumulando proiettili e scatolame  in qualche deserto americano, erano la “frangia lunatica”  fatta  per lo più da reduci di guerra tornati disturbati dall’Irak, o complottasti paranoici; gente senza tanti mezzi comunque.  Adesso sono le menti  rillanti di SIlicon Valley  a prepararsi  all’Armageddon, sia quello naturale (terremoto della faglia di Sant?Andrea)  sia il collasso sociale e politico della società.
Antonio García Martínez,   40 anni, ha   ammesso di aver acquistato “due ettari di bosco in un’isola del Nord  Pacifico e d’averla attrezzata con generatori, pannelli solari, casse di munizioni”. Il fondatore di PayPal , Peter Thiel, ha non solo comprati terreni in Nuova Zelanda, ma fondato là una ditta  che aiuta i suoi pari (pari-reddito) a cercare là ridenti rifugi. Nei fatti,   nei primi 10 mesi  del 2016, mani straniere  hanno acquistato 3500 chilometri quadrati in  Nuova Zelanda. Il posto così lontano è oggetto  dei loro appetiti, anche  perché  ritenuto sicuro   se scoppia una epidemia globale…
Reid Hoffman, creatore di LinkedIn, ha raccontato al giornalista dell New Yorker: “Dire che  hai comprato una casa in Nuova Zelanda è  come un ammicco  fra noi.  Si fa’ la stretta di   mano massonica e ci si scambiano notizie del tipo: niamo, “Sai, conosco un mediatore che vende vecchi silos per missili ICBM,  a prova di atomica…”.  O si discute su temi come: “Bisogna comprarsi un aereo privato. Bisogna  prendersi cura anche della famiglia del  pilota. Devono essere sull’aereo”.
E’   istruttivo vedere  come abbiano  paura della società  che  loro stessi hanno creato,  e  ne vogliano fuggire. Come pensano di salvare se stessi per via individuale, accumulando munizioni   generatori solari,   trincerandosi coi propri pari in condomini fortificato:   uno spasimo terminale di individualismo americano    e di spirito del West,  con i carri in circolo contro gli  indiani.
“Se avessimo avuto una più equa distribuzione del reddito, messo più fondi e energia nelle scuole pubbliche, nei parchi, nelle artio  e nella sanità pubblica,   avremmo tolto molta della rabbia che si sente nella società.  Le  abbiamo tutte smantellate, queste cose”, ammette Rob Johnson , che ha fondato un Institute  for  New Economic Thinking (istituto per  un nuovo pensiero economico),  dove  cerca di  riproporre  le strane idee  della società come un sistema di corresponsabilità  a questi  ricchi spaventati.  Ma lamenta la mancanza di “spirito di responsabilità  verso il  prossimo”  e l’apertura  alla possibilità, fra   i ricchi, di una più decisiva politica fiscale di redistribuzione.
Fonte tratta dal sito .
fonte: https://wwwblogdicristian.blogspot.it