martedì 12 luglio 2016

lo chiamavano Bulldozer



è un film del 1978, di produzione italo tedesca diretto da Michele Lupo.

Trama

1978. Bulldozer è un' ex superstar del football americano ritiratosi improvvisamente e datosi alla vita errabonda in barca. Costretto a fermarsi nel porto di Livorno per un danno al motore, speronato da un sommergibile, incontra i militari del sergente Kempfer nella vicina base USA di Camp Darby, dediti al bullismo con i giovani locali. I contendenti non perdono occasione per affrontarsi tra risse e scherzacci. Bulldozer si inserisce nella disputa a suo malgrado, sfidando lo stesso Kempfer a braccio di ferro e battendolo miseramente. La forza e lo smacco attirano su di lui le simpatie dei ragazzi accrescendo la rabbia del sottufficiale, memore di una scommessa perduta anni prima proprio a causa dell'ex giocatore.

La ripicca va avanti impedendo la fornitura del pezzo di ricambio per il motore della barca, disponibile soltanto presso i magazzini del comando USA e Kempfer, allenatore della sua squadra di football, sfida i ragazzi ad un'improbabile partita, con tanto di premio in palio. Bulldozer, riuscito a riparare la barca, declina il loro invito a prestarsi come allenatore.

Una sera Spitz, uno dei ragazzi, viene aggredito e Bulldozer lo soccorre, raccontando finalmente il motivo del suo ritiro dal football, a causa degli incontri truccati. Egli tuttavia capisce quanto sia importante la sfida per i ragazzi, convincendosi a prepararli al match.

Scesi in campo, gli americani giocano il primo tempo senza calcare troppo la mano, ma si ritrovano poi a fare un gioco estremamente duro, sbaragliando gli avversari. Infastidito per l'eccessiva e immotivata violenza della squadra di Kempfer, Bulldozer decide di indossare la tenuta, restituendo il dovuto agli americani e mandando in visibilio gli spettatori. I suoi ragazzi, che sembrano ritrovare di colpo tutta la loro energia, fanno il resto. Sorpreso da questa mossa imprevista, Kempfer lo sfida sul campo ma deve arrendersi alla ritrovata potenza del suo avversario di sempre.

Produzione

Per la realizzazione della pellicola si possono ricordare alcune locations come: Porto di Livorno, Marina di Pisa, Camp Darby, Tirrenia e Viareggio.

Cast

Bud Spencer: Bulldozer, ex stella del football americano, si ritirò improvvisamente quando scoprì che le partite erano truccate. Da allora, ha giurato di chiudere per sempre con lo sport, riducendosi a vivere come marinaio sul suo vecchio barcone. Simpatizza subito con i ragazzi dopo aver stracciato Kempfer a braccio di ferro e dopo un battibecco nel campo militare con lo stesso sergente, quando Bulldozer calcia un pallone da football così forte da farlo finire oltre le recinzioni del campo, dritto in mano al gruppetto di ragazzi che sono fuori a guardare divertiti. Questi scappano via con il pallone degli americani, ringraziando Bulldozer.

Raimund Harmstorf: sergente Kempfer, è l'antagonista di Bulldozer, colpevole di avergli fatto perdere tutti i suoi soldi dopo aver scommesso proprio sulla partita in cui si è ritirato. Inizialmente, si vendica non concedendogli il ricambio necessario ad aggiustare il motore della barca, fino a ritrovarselo come avversario diretto nella sfida di football tra la sua squadra e quel gruppetto. Presuntuoso, imbroglione e spaccone, passa il tempo con i suoi militari ad attaccare brighe in paese, ma una volta in territorio militare è costretto a compiacere il suo noioso colonnello.

Giovanni Vettorazzo: Spitz, è il più promettente dei ragazzi, ma anche quello dal carattere difficile. Trascorre le sue giornate insieme agli altri tra scommesse, gioco d'azzardo e imbrogli vari che lo metteranno nei guai. Ha avuto già dei trascorsi da atleta e racconta a Bulldozer di come fossero pesanti i suoi allenamenti; si allontana brevemente dalla squadra dopo l'ingresso di Orso, il suo nemico, finché Bulldozer riuscirà a riportarlo indietro.

Enzo Santaniello: Il ragazzo dai capelli rossi, è insieme a Spitz il leader del gruppetto. È di gran lunga il ragazzo più furbo e vivace dei suoi, ed è quello a cui vengono in mente i dispetti più divertenti e pesanti durante i battibecchi con gli americani (riesce a dividere in due la Jeep del sergente Kempfer). Spesso, è anche colui che dà il via agli screzi con i militari (lo si vede lungo la recinzione della base che da appuntamento allo stesso Kempfer in modo da organizzare una mega rissa con l'ignaro Bulldozer). Tuttavia, prende molto sul serio la partita in programma, tanto da allenarsi regolarmente e imparare a memoria tutte le regole del gioco. Sebbene il suo nome non venga mai rivelato in tutto il film, viene riportato con il nome "Tojo" nel Dizionario Del Cinema Italiano.

Ottaviano Dell'Acqua: Gerry, ladruncolo di paese, si arrangia facendo piccole rapine, tra le cui vittime capita anche Bulldozer (cui rifila un orologio "taroccato"). Piccoletto di statura e fisicamente esile, è proprio per questo dotato di un'agilità e una velocità fuori dal comune. Quando in squadra servirà un giocatore con questi requisiti per rendere veloci le loro giocate, Bulldozer penserà subito a lui e lo rintraccerà tramite il ricettatore Osvaldo e lo strampalato barbiere che lo copre.

Marco Stefanelli: Tony, figlio del proprietario de "Il Galeone", la locanda sul porto ritrovo dei ragazzi, dove anche gli americani e in seguito Bulldozer si ritrovano, e dove inevitabilmente scoppiano le risse. Suo padre si infuria continuamente con lui perché cerca di scroccare soldi dalla cassa per poter scommettere.

Joe Bugner: Orso, al secolo Alberto Sarticoli, è un picchiatore che tormenta Spitz. Per la sua stazza e forza fisica, Bulldozer lo vuole per affidargli il ruolo di "sfondatore" in squadra e lo cerca per mano del solito barbiere di Osvaldo. Proprio il suo ingresso in squadra è il motivo dell'abbandono di Spitz, che non accetta la presenza del suo picchiatore. Per quanto grande e grosso, Orso è in realtà un bonaccione, probabilmente anche un po' tonto; dopo averle prese di santa ragione da Bulldozer, resta sempre accanto a lui, proprio perché "quando qualcuno gli dà un sacco di botte lui ci si affeziona". A detta del barbiere di Osvaldo, è nato settimino.

Nando Paone: Ghigo, è lo spilungone napoletano che prende ripetutamente più botte di chiunque altro nel gruppo di ragazzi. Buffo, magrissimo e assolutamente privo di atletismo dove non riesce a fare i più semplici esercizi (evitare sacchi, saltare sulle ruote, spalleggiare una sacca). Esce sempre devastato dagli allenamenti, anche dai più semplici, ma a modo suo farà comunque la sua "bella figura" nella partita di football quando farà sparire improvvisamente il pallone.

Piero Del Papa: il barbiere di Osvaldo, Osvaldo è un ricettatore che vive nascosto in una stanza-bunker piena di ricchi oggetti rubati. La stanza è nascosta dal negozio di un barbiere che fa di tutto per coprirlo. Quando Bulldozer si presenta nel salone per ben due volte, lo spavaldo barbiere non si mostra per nulla intimorito dalla mole del marinaio e lo minaccia, dicendo di essere un vero "duro" e che non dirà una parola su Osvaldo, ma in entrambe le visite bastano le solite "buone maniere" di Bulldozer per fargli rivelare a fiumi tutte le informazioni che vuole.

Musiche

Colonna sonora scritta da Spencer stesso ed eseguita dagli Oliver Onions, già autori musicali in altri film da lui interpretati.

Curiosità

Il film fu girato nel 1978 e il soggetto venne ispirato dal fatto che in quegli anni nascevano le primissime squadre italiane di football americano, le quali, per potersi fornire dell'equipaggiamento allora introvabile sul mercato italiano, mantenevano i contatti con le squadre militari americane che giocavano nelle basi Nato dell'Italia, sia per l'equipaggiamento che per l'addestramento. Fanno delle comparsate nel film alcuni primissimi giocatori italiani di allora.

È ambientato tra Marina di Pisa, Tirrenia, Livorno e Viareggio. In seguito a questo film (e al successivo Bomber, ambientato nelle medesime località), Bud Spencer è rimasto molto legato al litorale pisano, tanto da acquistare una casa in zona.

Bud Spencer è doppiato in tutto il film da Glauco Onorato, tranne nella scena in cui suona la chitarra al ristorante, dove canta con la sua vera voce.

L'attore Giovanni Vettorazzo ha dichiarato che la troupe ha rischiato l'arresto durante un controllo della Polizia perché trasportavano delle armi di scena da Roma, scambiate per armi vere.
Nella scena dello scontro di Spitz con un giocatore americano durante la partita, l'impatto fu tale che Giovanni Vettorazzo si infortunò per davvero procurandosi la rottura di due vertebre, dovendo rinunciare al ridoppiaggio.

fonte: Wikipedia


Nessun commento:

Posta un commento