illutrazione di Giulia Orecchia |
ORECCHIO VERDE
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato
tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età
di quell'orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: — Dica pure che sono vecchio
di giovane mi è rimasto soltanto quest'orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le voci che i grandi non stanno mai a sentire.
Ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli.
Capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose.
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
GIROTONDO DI TUTTO IL MONDO
Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e per gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani e i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone,
per quelli gialli che stanno in Cina,
dove è sera se qui è mattina,
per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci,
per quelli che stanno nella foresta,
dove le scimmie fan sempre festa,
per quelli che stanno di qua e di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo
con le mani nelle mani
sui paralleli e sui meridiani.
LA LUNA BAMBINA
E adesso a chi la diamo
questa luna bambina
Che vola in un "amen"
dal Polo Nord alla Cina?
Se la diamo a un generale,
povera luna trottola,
la vorrà sparare
come una pallottola.
Se la diamo a un avaro
corre a metterla in banca:
non la vediamo più
né rossa né bianca.
Se la diamo a un calciatore
la luna pallone,
vorrà una paga lunare:
ogni calcio un trilione.
Il meglio da fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini:
se ci salgono a cavalcioni
chissà che festa;
se la luna va in fretta,
non gli gira la testa,
anzi la sproneranno
la bella luna a dondolo,
lanciando grida di gioia
dall'uno all'altro mondo.
Della luna ippogrifo
reggendo le briglie,
faranno il giro del cielo
a caccia di meraviglie.
SULLA LUNA
Sulla luna per piacere
non mandate un generale
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci una banchiere
sul satellite d'argento
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
A da essere un poeta
sulla luna ad allunare
con la testa nella luna
lui da un pezzo ci sa stare.
A sognare i più bei sogni
è da un pezzo abituato
sa sperare l'impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori.
Post scriptum
Gianni Rodari è stato uno dei più grandi autori del Novecento italiano e le sue idee di pace, solidarietà, uguaglianza, amore per la natura e per l'infanzia, sono state espresse attraverso numerosissime poesie e filastrocche e anche racconti, a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, fino a tutti gli anni Settanta. Le sue opere, rivolte non solo al mondo dell'infanzia ma anche agli adulti, hanno precorso i tempi, indicando un sentiero di consapevolezza ecologica e di grande empatia con bambini e bambine di diverse generazioni, la vita, la natura e il nostro pianeta, e sono al giorno d'oggi sicuramente ancora di grande attualità per tutti coloro che si sentono vicini al pensiero ecopacifista.
Rodari aveva la purezza di un bambino, la stessa trasparenza e gli stessi interrogativi profondi.
Rodari aveva la purezza di un bambino, la stessa trasparenza e gli stessi interrogativi profondi.
Gianni Rodari è uno degli autori italiani più tradotti nel mondo. Quello che traccia Rodari, in senso realmente ecologista, è un sentiero che potrebbe portarci, proprio in un mondo migliore, ma non ci è dato sapere quando ci arriveremo, e se ci arriveremo noi o le future generazioni, perciò è importante la pratica quotidiana, può dare un senso alla nostra vita. Ed ecco le sue poesie e filastrocche ispirarci tale pratica, ogni giorno, con i nostri cari, a scuola, con gli amici al lavoro, nel territorio dove viviamo, in armonia con la natura, le piante, gli animali, le montagne, i fiumi, i mari e il cielo, sentendoci come parte di una grande famiglia. Rodari stesso, nel finale del libro La storia degli uomini, afferma:
«Il mondo di domani può essere migliore, più giusto e più libero. Un mondo senza prepotenze, senza fame, senza ignoranza. Un mondo più unito, più fraterno. Se questo mondo nascerà domani o tra cinquant'anni o cento, e che aspetto avrà, non sappiamo: ma che altro ci rimane da fare se non lavorare per il suo avvento, costruirlo giorno per giorno, in modo che corrisponda ai nostri sogni».
https://www.youtube.com/watch?v=yOKu6tOtw9A
https://www.youtube.com/watch?v=kXKxANC3ozs
https://www.youtube.com/watch?v=5-dXJzeY-4A
https://www.youtube.com/watch?v=OKrfIoSjhtQ
https://www.youtube.com/watch?v=yOKu6tOtw9A
https://www.youtube.com/watch?v=kXKxANC3ozs
https://www.youtube.com/watch?v=5-dXJzeY-4A
https://www.youtube.com/watch?v=OKrfIoSjhtQ
fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it
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