giovedì 24 aprile 2014

incidenti nucleari italiani


ITALIA: ALCUNI INCIDENTI NUCLEARI





 di Gianni Lannes


Il vero limite di sicurezza è zero inquinamento, ma purtroppo la soglia, grazie alla scienza asservita al potere, è stabilita dalla politica con criteri che non rispettano la vita. Secondo la letteratura scientifica, dosi infinitesimali di radioattività sono in grado di innescare patologie tumorali, malformazioni e mutazioni genetiche. I livelli di inquinamento stabiliti in ambito internazionale e nazionale non sono dettati dalla biologia, bensì dal profitto economico.

La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (International Nuclear and radiological Event Scale) è stata sviluppata a partire dal 1989 dall'AIEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, con lo scopo di classificare incidenti nucleari e radiologici e rendere immediatamente percepibile alle popolazioni. Si applica ad eventi associati al trasporto, deposito ed impiego di materiale o sorgenti radioattive, indipendentemente dall'accadere l'evento in un impianto industriale od all'esterno (per esempio durante il trasporto).  

La scala INES comprende 7 livelli (più un livello 0 al di sotto della scala) ed è divisa in due parti: gli incidenti (dal 7o al 4o livello) e i guasti (dal 3o al 1o). Il livello 0 è catalogato come una deviazione. È una scala logaritmica ed il passaggio da un livello all'altro significa pertanto un aumento di danni di circa dieci volte. 
Non si sa molto sugli effetti dei cosiddetti «piccoli incidenti» di livello Ines compreso tra 0 e 3, in quanto è molto complicato correlare un evento puntuale all'interno di uno studio epidemiologico. Di sicuro però aggravano una situazione che a quanto si è visto è già compromessa. secondo un rapporto - pubblicato dalla Federazione dei Verdi - solo nel 2007 ci sono stati registrati 942 incidenti cosiddetti «minori». Quindi non è che siano così rari come qualcuno sostiene. Incidenti che, peraltro, vengono quasi sempre nascosti. In Spagna hanno dato notizia di un incidente sei mesi dopo che era accaduto. In Francia hanno sconfessato apertamente alcuni studi scientifici che avevano dimostrato come si era verificato un aumento delle leucemie nei bambini nei pressi degli impianti. Dal 1980 al 2005, i casi di cancro della tiroide in Francia sono aumentati negli uomini del 433 per cento e nelle donne del 186 per cento (Joseph J. Mangano, direttore del Radiation and Public Health Project di New York). Negli Stati Uniti si è scoperto che in una falda di una centrale americana (Vermont Yankee) il trizio presente è mille volte superiore rispetto a quello ammesso dall'Epa, l'agenzia americana, peraltro molto più restrittiva di quella europea.  

Negli ultimi 40 anni (1970-2010) negli oltre 440 impianti nucleari del Mondo si sono verificati nove incidenti nucleari compresi tra il 4o e il 7o livello Ines:  


1969, 4o livello INES, Lucens (Svizzera);

1973, 4o livello INES, Windscale (Gran Bretagna);

1979, 5o livello INES, Three Mile Island (Pennsylvania, USA);

1980, 4o livello INES, Saint-Laurent-Nouan (Francia);

1986, 7o livello INES, Chernobyl (Ucraina);

1987, 5o livello INES, Goiania (Brasile);

1999, 4o livello INES, Tokaimura (Giappone);

2006, 4o livello INES, Fleurus (Belgio);

2011, 7o livello INES, Fukushima (Giappone).

Statisticamente si verifica un incidente grave ogni 4-5 anni e non sembra poco specie per il tipo di incidente. Ciò basta a smentire le statistiche dei nuclearisti che spesso affermano che la probabilità di un incidente grave è infinitesimale. 
Anche in Italia si deve registrare una sequela di piccoli incidenti di cui i più rilevanti sono stati i seguenti:  

Anni ’60: gravi contaminazioni nucleari nella centrale nucleare militare del Camen a Pisa, su cui vige il segreto di Stato ed il segreto Militare.

Maggio 1974 - Casaccia (Italia). Si spacca un recipiente contenente plutonio. Non si sa altro.  

Centrale Garigliano - lavori per la realizzazione della centrale. Gli incidenti furono 18 fino al 1982, ma solo nel novembre del 1980 ci fu la prima segnalazione ufficiale ai comuni limitrofi delle Province di Caserta e Latina. In quell'occasione venne denunciato un incidente dovuto alle infiltrazioni di acqua di falda nei sotterranei della centrale dove c'erano i contenitori di stoccaggio delle resine provenienti dal sistema di purificazione delle acque del reattore della centrale. L'incidente provocò la fuoriuscita di ingenti quantità di materiale radioattivo (in particolare Cesio 137, Cesio 134 e cobalto 60). Qualche giorno dopo l'incidente si registrò la morte di 25 bufale che avevano pascolato in aree sommerse dal fiume e la moria di grossi pesci lungo il tratto di mare dove sfocia il fiume Garigliano.  

1978 Maggio - Caorso: il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 Maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.  

Marzo 1993 - Impianto ITREC di Trisaia, Rotondella, Italia. Primo incidente radioattivo nell'impianto: versamento sulla spiaggia di liquido contaminato della condotta di scarico a mare.  

12 Maggio 2000 - Il sottomarino nucleare inglese Tireless subisce un'avaria e rilascia in mare l'acqua radioattiva del circuito di raffreddamento.  

2 Ottobre 2000 - A Saluggia la piena della Dora Baltea lambisce il deposito nucleare Eurex, Carlo Rubbia afferma che è stata sfiorata la catastrofe planetaria.  

22 Giugno 2001 - Puglia, un peschereccio «pesca» un sottomarino nucleare USA nelle acque territoriali italiane.  

15 Novembre 2002 - La Maddalena, un sommergibile nucleare USA entra in collisione con una motonave.  

12 Agosto 2003 - La Maddalena, il sommergibile nucleare Hartford Usa si trova in avaria, sconosciute le cause.  


17 Ottobre 2003 - La Maddalena. Si avverte una scossa sismica, i militari italiani affermano che è dovuta a un terremoto in Corsica ma la Francia smentisce. Dopo 20 giorni, un giornale americano riporta la notizia che un sottomarino nucleare si era incagliato in una secca riportando gravi danni allo scafo e all'elica.  

2004 - Vicenza presso le Acciaierie Beltrame, fusione accidentale di Cesio 137.  

8 Gennaio 2004 - La Maddalena. La CRIIRAD rileva in campioni di alghe tracce di radioattività anomala.  

29 gennaio 2004 - Galliate (No) Trafugato Kripto 85, mai più rinvenuto.  

10 marzo 2004 - Massafra (Ta). Trafugato Iridio 192.  

3 Marzo 2004 - Napoli. Sequestrato presso le ferrovie materiale radioattivo.  

10 Agosto 2004 - A Caprera un sottomarino nucleare USA s'incaglia, l'evento viene tenuto segreto per 2 settimane.  

13 Novembre 2005 - Il CNR rileva tracce di trizio e Cs 137 sul Monte Rosa. 

25 Novembre 2005 - Teverola (Mt), trafugato Indio 192, rinvenuto dopo 4 mesi abbandonato in una strada in provincia di Salerno.  

9 gennaio 2006 - Pozzuoli (Na), Trafugato Tecnezio 99M mai più rinvenuto.  

17 gennaio 2006 - Roma, Trafugati 6 fusti radioattivi.  

27 febbraio 2006 - Catania, Trafugato Iodio 131, rinvenuto in seguito sul ciglio di una strada.  

Maggio 2006 - Laboratori Enea di Casaccia: si verifica una perdita di plutonio che verrà riconosciuta solo 4 mesi dopo, 6 persone risultano contaminate.  

31 agosto 2006 - Napoli. Trafugata una sorgente di Radio.  

31 agosto 2006 - Salerno. Trafugata una sorgente di Radio. 

12 Settembre 2006 - La Maddalena. Il fronte indipendentista sardo denuncia che gli USA scaricano l'acqua radioattiva dei reattori atomici dei sottomarini davanti alle Bocche di Bonifacio. 
 

Ottobre 2006 - Roma, laboratori nucleari della Casaccia. Dichiarata fuga di Plutonio avvenuta 6 mesi prima.  

10 Novembre 2006 - Roma, laboratori nucleari della Casaccia. Un inspiegata esplosione distrugge le porte del magazzino contenente plutonio.  

10 Giugno 2007 - Abbiate Guazzone, Varese. Scoperta una fonte di Cesio 137.  

 16 Novembre 2007 - Sarezzo, Brescia. Chiuse e Acciaierie Venete in seguito a un incidente di fusione di Cesio 137 che finisce nei fumi di scarico.  
 
10 marzo 2008 - I Carabinieri sequestrano a Brindisi, Campobasso, Treviso, Milano, Lucca, Frosinone, Latina e Mantova 30 tonnellate di acciaio contaminato da Cobalto 60.  

Giugno 2008 - Parma. Una partita di materiale radioattivo viene sequestrata dai carabinieri.  

16 Giugno 2008 - Savignano Irpino, Avellino. Tracce radioattive trovate in un carico di rifiuti diretto alla locale discarica.  

7 Luglio 2008 - Varese. Il quotidiano online Varesenews, riporta che sono stati registrati valori anormali di radioattività nell'aria. Nessun comunicato ufficiale.  

23 Novembre 2009 - Saluggia. L'Arpa Piemonte trova nel sottosuolo Cesio 137 e Cobalto 60 nei dintorni del complesso di Saluggia di cui fanno parte l'impianto Eurex-SO.G.I.N. all'interno del Centro ricerche dell'ENEA, il Complesso Sorin e il Deposito Avogadro che contiene in una piscina 164 elementi di combustibile nucleare irraggiato, cioè quello scaricato dalle centrali nucleari. Di essi, 101 provengono dalla centrale nucleare di Trino Vercellese e 63 dalla centrale nucleare del Garigliano, situata a Sessa Aurunca (Caserta).  

2 agosto 2010 - Sbarco a Salerno dell.a nave Frelon (battente bandiera maltese) proveniente dalla Francia con un carico di rottami metallici radioattivi, poi trasfertiti a Potenza.

18 settembre 2010 - Presso la discarica Cava San, veniva posto sotto sequestro un autocompattatore appartenente alla scuderia A.S.I.A Napoli spa. A un controllo si accertava la presenza di materiale altamente radioattivo tra i rifiuti solidi urbani provenienti da Napoli.

Nel 2013 le autorità sanitarie rilevano tracce di cesio 137 nei cinghiali della Valsesia in Piemonte. Questo radionuclide ha un’emivita di oltre 30 anni. E Chernobyl non c’entra proprio, anche se torna utile per tranquillizzare la popolazione. 

Già nel 1978 le prime rilevazioni scientifiche hanno riscontrato nel Mediterraneo, in particolare nei mari d’Italia, Tirreno, Jonio e Adriatico, addirittura Plutonio 239, Plutonio 240, Cesio 137 e Cobalto 60. L’Enea, invece, ha trovato il Cesio 137 nel fiume Po.




fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

1 commento:

  1. il nucleare in italia è una cosa che mi fa davvero paura, basta guardare il disastro dell' acciaieria tissen crup che nonostante erano migliardari per risparmiare hanno messo a rischio la vita dei loro dipendenti, guarda che è pazzesco, figurati una centrale nucleare qui in italia, dove le morti bianche sono tantissime per la negligenza di padroni e dirigenti figurati un incidente nucleare, ma poi pensate sempre in italia dove stipavano il plutonio ora la fabbrica è chiusa da anni ma il plutonio è ancora li e i cittadini hanno una paura fottuta visto che ormai è vecchia e sta perdendo materiale radiattivo, e si pensa che possa raggiungere le falde acquifere......quindi no al nucleare 1000 volte no!!!!!!!!!!!

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