martedì 7 gennaio 2014

ultimo tango

Una storia sull’incomunicabilità fra gli esseri umani e sull’amore. Più è forte l’amore, più la comunicazione sembra impossibile. Lo scacco destinato a tradursi solo nel dolore supremo della morte.
Paul 43 anni e Jeanne 20 anni si incontrano mentre visitano un appartamento da affittare e restano travolti da una fulminante attrazione sessuale scatenata dal bisogno frustrante di abbattere la propria incapacità di vivere, sfogo animale che attraverso la carne cerca di afferrare l’anima con violenza.
Nonostante il patto, da lui voluto, di non dirsi nemmeno il nome, nei successivi incontri, i due, Paul soprattutto, tracciano i loro minuziosi ritratti di esseri alla deriva.
Jeanne è combattuta fra l’attrazione e il disgusto per il maturo amante  senza pero’ ribellarsi alle pretese piu’ ardite di lui. Entrambi hanno bisogno uno dell’altro, ognuno a suo modo.
Dentro quelle quattro mura dove hanno deciso di incontrarsi cercano di estraniarsi, escludendo le cause prime che li hanno portati ad incontrarsi. Ma non si può voltare le spalle a lungo al proprio Io, alla propria vita, alla memoria, ai ricordi, alla propria dignità e non ultima alla propria essenza. Ritornano come fuoco che infiamma e brucia ogni proposito di cambiamento, di sospesa libertà, di incidente liberazione.
Non c’è Eros a salvare Paul e Jeanne da Thanatos. La loro passione, estensione di tutto ciò che non possono permettersi fuori nel mondo, diviene gabbia dentro la quale esasperare ogni delirio amoroso. Anche se è fortissimo il desiderio di smantellare i vacui codici della coppia si devono confrontare alla fine con l’impossibilità di vivere effettivamente una sessualità puramente animale.
Ciò che accomuna di più i due amanti è la condizione di solitudine in cui inevitabilmente versano.
Ma la solitudine può tramutarsi in una mescolanza di sensazioni simili all’amore? …sì…..
Il sesso può colmare i vuoti dell’animo umano?…..no…
Paola

fonte: fattidarte.wordpress.com

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